Ci sarà anche l’opera artistica di Isabella Ceciliot, nativa di Cordenons a un passo da Pordenone, alla ricca retrospettiva dedicata dal 3 al 13 ottobre alla figura e all’opera di Pasolini al Kino Sõprus di Tallinn, cuore progettuale dell’iniziativa insieme ad una folta cordata di partner, in ideale dialogo tra Estonia e Italia.
Tra questi, il Ministero estone per la Cultura, la Commissione Interparlamentare Estone per le Relazioni Estonia-Italia, l’Ambasciata d’Italia in Estonia, il Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale di Roma e il Centro Studi Pasolini di Casarsa, fautore di questa originale esposizione. E infatti, lungo le pareti della Sala Grande del Sõprus, il cinema più antico d’Estonia che ospiterà in doppia replica 10 esempi della cinematografia pasoliniana, dall’esordio di Accattone al capolinea di Salò, sarà srotolato il manufatto Per una madre, pensato dall’artista friulana come un omaggio a Susanna Colussi, l’amata “pitinicia” di Pier Paolo. Si tratta di una striscia di tela grezza lunga una dozzina di metri, tinta artigianalmente in color marrone e avvolta alle estremità attorno a due bastoni: un “rotolo della vita”, dice la Ceciliot, quasi tibetano, su cui sono cucite in sequenza alcune immagini tratte dalla biografia di Pasolini, rivisitate e ristampate su carta morbida per un’ideale carrellata del profondo legame che unì il figlio a Susanna, che fu anche Mater Dolorosa ai piedi della croce nel film-capolavoro del 1964 Il Vangelo secondo Matteo.
L’artista vi trasfonde una sentimentale partecipazione al pathos pasoliniano, che ha trovato espressione anche nel libro d’artista “A Pasolini”, premiato nel 1998 al concorso internazionale “Libri mai visti”, promosso dal Comune di Russi (Ravenna), in collaborazione con il Museo dell’Illustrazione di Ferrara e l’Associazione Vaca. Entrambi questi lavori, di cui la Ceciliot ha fatto dono di recente al Centro Studi di Casarsa e che sono così entrati a far parte dei suoi ricchi tesori, sono il frutto anche di una grande perizia artigianale nella manipolazione di materiali naturali e nel loro uso a tramiti di emozioni. Risale infatti ad anni lontani la formazione tecnica di Isabella Ceciliot, che dapprima si è avvicinata all’arte con la calcografia, sotto la guida del maestro incisore Cesare Baldassin di Cordignano, e in particolare ha frequentato dal 1993 la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, allargando i suoi interessi alla grafica sperimentale, alla xilografia, alla realizzazione di libri d’artista e alla fabbricazione della carta a mano. Da lì sono nate opere che hanno ottenuto riconoscimenti e attirato l’attenzione in varie mostre in Italia e all’estero, come avverrà anche a Tallinn, cornice ospitante di un pezzo di cuore femminile friulano nel segno di Pier Paolo e Susanna.