Sabato 14 settembre 2019 è stata inaugurata al Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa la mostra fotografica La forma del borgo. Memorie e identità rustiche nelle fotografie di Giovanni Castellarin. La mostra è stata ideata dal Comune di Casarsa in collaborazione con il Centro Studi nell’ambito della rassegna “Lùsignis. A Casarsa nei borghi di Pasolini”. Le 52 fotografie esposte, in un intenso bianco e nero, sono una dichiarazione di amore per un borgo che ora non c’è quasi più ma che all’epoca degli intensi scatti in bianco e nero di Castellarin, in un periodo che va dagli anni Settanta alla metà degli anni Novanta del secolo scorso, era praticamente lo stesso raccontato da Pasolini nelle sue poesie, racconti e romanzi (come Il sogno di una cosa, tema ispiratore di questa edizione di Lùsignis, a 70 anni dalla sua stesura).
Il borgo cominciava con una vecchia strada, larga, proprio dietro la casa di Don Paolo, con le sue grandi facciate grige, di sassi, o ricoperte di intonachi scrostati; dei grandi sottoportici si aprivano in mezzo a quelle facciate, tra i balconcini irregolari, coi portoni sempre spalancati, in modo che si vedevano in fondo verdeggiare i gelsi e le viti degli orti interni […].
Ora, nella fresca luce della mattina, […] era tutto pieno di una vita animata, echeggiante […]. Eppure per ogni dove, con la luce, gravava un silenzio che dava al borgo e ai suoi abitanti, un senso di lontananza e di solitudine. (dal romanzo Romàns, di Pier Paolo Pasolini, pubblicato nel 1994)
“La mostra fotografica – ha affermato l’assessore alla Cultura Fabio Cristante – offre uno sguardo sull’identità architettonica casarsese con una sequenza che attraversa idealmente la topografia dei borghi di Casarsa e San Giovanni.”
La forma del borgo è stata prorogata fino al 3 novembre 2019 ed è visitabile nei consueti orari di apertura del Centro Studi:
– Sabato e domenica: 10.30-12.30 / 15.00-19.00
– Dal lunedì al venerdì: 15.00-19.00
Il catalogo della mostra