Alla Mostra del Cinema di Pesaro PPP e il cinema di poesia

Nuovo Cinema di Pesaro, la Mostra Internazionale rinasce insieme a Pasolini 
di Maurizio G. De Bonis

www.huffingtonpost.it  – 18 giugno 2015

Pier Paolo Pasolini designò Pesaro “luogo dello spirito”. Nelle primissime edizioni della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema (che si svolge nella città marchigiana, appunto, e che prese avvio nel 1965), l’autore di Accattone  intervenne direttamente, partecipando a convegni che sono rimasti, anche grazie alle sue fondamentali relazioni, nella storia dello studio dell’arte e del linguaggio del cinema.
Non è un caso che il neo-direttore della Mostra di Pesaro, Pedro Armocida, ricordi nel testo scritto per la presentazione dell’edizione del 2015 (20 – 27 giugno 2015), la definizione qui citata all’inizio. La manifestazione cinematografica, di cui ha appena assunto la direzione artistica (e di cui è stato per molti anni responsabile organizzativo), compie cinquanta anni (il + 1 sta a significare una sorta di riavvio del festival) proprio nel ricordo di Pasolini e ancora una volta nel segno della cultura e del cinema d’autore, ospitando un’ampia rassegna delle opere cinematografiche pasoliniane e organizzando una tavola rotonda, coordinata da Bruno Torri (co-fondatore della Mostra di Pesaro insieme a Lino Miccichè) a cui parteciperanno Adriano Aprà, Pedro Armocida, Roberto Chiesi, Gianni D’Elia, Giacomo Marramao, Andrea Minuz, Stefania Parigi, Stefano Rulli, Piero Spila.
Sarà questa una considerevole occasione per cercare di riorganizzare il pensiero critico intorno alla figura di Pasolini, che ancora oggi rappresenta una delle voci intellettuali ed artistiche basilari nell’ambito della storia italiana del XX secolo. Le questioni che verranno affrontate saranno molteplici ma certamente si punterà l’attenzione sulla profondità e qualità del lavoro teorico che Pasolini effettuò sul cinema grazie anche ai memorabili interventi pesaresi.
Ma l’aspetto che ancor più appare significativo sembra quello di voler ancora una volta puntualizzare la forza e la sostanza intellettuale di un autore che negli anni Sessanta-Settanta ha rappresentato una feroce e lucida voce critica in un paese come l’Italia in cui il suo “scandaloso” impegno civile fu di assoluta rilevanza. Nel corso degli anni, dopo la sua morte, intorno alla figura di questo scrittore-cineasta si è scatenata una sorta di irriguardoso tentativo di “accaparramento ideologico del pensiero” da parte di ogni corrente politica. Operazione impossibile, vista l’essenza complessa e libera dello spirito pasoliniano, sempre (fortunatamente) in odore di eterodossia rispetto ai dogmi sia del comunismo che della chiesa cattolica.

Pasolini sul set de "IL fiore delle Mille e una notte" (1973). Fotografia di Roberto Villa
Pasolini sul set de “IL fiore delle Mille e una notte” (1973). Fotografia di Roberto Villa

A Pesaro si potranno vedere alcuni dei suoi capolavori: da La ricotta (1963) a Uccellacci uccellini (1966) , da La rabbia  (1963) a Edipo re (1967), fino a Salò e le 120 giornate di Sodoma (1975). Per concludere, ci sarà anche uno spettacolo di Pierpaolo Capovilla, il quale presenterà il suo reading musicale dalla raccolta La religione del mio tempo.

[idea]Info[/idea]
50+1 MOSTRA INTERNAZIONALE DEL NUOVO CINEMA ( 20 – 27 giugno 2015)
Via Emilio Faà di Bruno, 67 – 00195 Roma Tel. 06 4456643 – 06 491156 – Fax 06 97619267
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