A Bologna sei mesi per  PPP “più moderno di ogni moderno”

Per ricordare Pasolini a 40 anni dalla morte, il Comune di Bologna ha varato il progetto speciale  Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna, in stretta collaborazione con Fondazione Cineteca e con il sostegno della Regione e di Hera, insieme a Unipol e Fondazione del Monte. Un fittissimo programma di iniziative, tra mostre, incontri, film e spettacoli, che per sei mesi, da settembre 2015 a marzo 2016, coinvolgerà le tante realtà creative e artistiche del territorio, impegnate a restituire la grandezza di Pasolini, nel suo rapporto con la città dove ha visto la luce e si è formato e poi nella miriade prodigiosa delle tante sfaccettature espressive che ne hanno reso inconfondibile la complessa operosità. Del calendario e delle sue ricche articolazioni dà conto con dovizia di particolari il resoconto di Annalisa Dall’Oca apparso sul “Fatto quotidiano” del 27 settembre 2015.

Pier Paolo Pasolini. Sei mesi di eventi a Bologna a 40 anni dalla morte
di Annalisa Dall’Oca

www.ilfattoquotidiano.it – 27 settembre 2015

Mostre, proiezioni, incontri e conferenze, ma anche spettacoli di teatro, musica e danza, performance, letture pubbliche e altri interventi artistici, per ricordare Pier Paolo Pasolini a quarant’anni dalla morte, avvenuta il 2 novembre 1975. Bologna, la città in cui nacque il 5 marzo 1922 e dove avvenne la prima fase fondamentale della sua formazione intellettuale, ha organizzato Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna , sei mesi di eventi  che si snoderanno da da settembre 2015 a marzo 2016 in memoria del grande poeta-cineasta e acuto osservatore critico della modernità.
Dopo aver ottenuto il premio per il miglior film restaurato alla 72.ma Mostra di Venezia, Salò o le 120 giornate di Sodoma, ultimo film di Pasolini restaurato dalla Cineteca di Bologna e da Csc – Cineteca Nazionale, la pellicola sarà nelle principali sale italiane proprio dal 2 novembre, nell’ambito de Il Cinema Ritrovato al Cinema. A Bologna sarà presentato al Cinema Lumière in collaborazione con “Gender Bender”.

Bologna. "Più moderno di ogni moderno". Manifesto
Bologna. “PPP. Più moderno di ogni moderno”. Manifesto

Officina Pier Paolo Pasolini è, invece, la grande mostra che Fondazione Cineteca di Bologna, in collaborazione con l’Istituzione Bologna Musei, Università di Bologna e Cinemazero di Pordenone, inaugurerà al Mambo il 17 dicembre. L’esposizione, aperta fino al 28 marzo, è pensata come un itinerario suddiviso in sei sezioni tematiche, dedicate alla formazione di Pasolini a Bologna negli anni di Roberto Longhi e poi ai miti che hanno caratterizzato la sua opera: il mondo contadino, il sottoproletariato romano, l’antichità classica, il terzo mondo. La mostra include anche una sezione incentrata sul complesso laboratorio dell’artista e sulla sua poetica della contaminazione, per terminare infine con tre ‘gironi’ che si addentreranno nella sua visione infernale dello “sviluppo senza progresso” del mondo contemporaneo. Ogni sezione presenta fotografie, filmati, dipinti e disegni, estratti di film, riprese di spettacoli teatrali e documenti audiovisivi, scritti originali e costumi di scena.
Da notare che, da novembre fino a fine mostra, la Cineteca proporrà l’integrale opera cinematografica di Pasolini nelle sale del cinema Lumière, insieme ai film a cui Pasolini si è ispirato e a quelli che si sono ispirati alla sua opera.
Dal 13 ottobre fino al 15 novembre, invece, sarà riallestita  nella piazza Coperta di Biblioteca Salaborsa  la mostra Una strategia del linciaggio e delle mistificazioni, la storia della violenta persecuzione diffamatoria che Pasolini subì da parte della stampa, degli oltraggi feroci sulla sua morte e delle mistificazioni orchestrate negli anni successivi alla sua scomparsa.
Numerosi anche le produzioni originali, i concerti e gli spettacoli in programma. Il primo ottobre, Covo Club presenta al Teatro dell’Antoniano Pasolini, l’incontro  con la band dei “Tre allegri ragazzi morti”, impegnati  in uno spettacolo di disegni, musica e parole. Un ambiente sonoro live che unisce la musica del trio, la voce di Pasolini e i disegni realizzati dal vivo dal fumettista, cantante e musicista Davide Toffolo, autore del romanzo a fumetti Pasolini.  Si prosegue il 2 ottobre, con la Compagnia Laminarie che propone Alì, performance liberamente tratta da Accattone e Alì dagli occhi azzurri. Al Dom, spazio del Pilastro gestito dalla compagnia, sarà allestito un ring per un combattimento di boxe e verrà realizzata un’installazione visiva per mettere in dialogo i lottatori di boxe con le immagini dei film e con brani musicali da La Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach. Alì è realizzata in collaborazione con la storica palestra di boxe A.d.s. Le torri del Pilastro.
E ancora, la Fondazione Musica Insieme per Gruppo Unipol presenta Vorrei essere scrittore di musica- Pier Paolo Pasolini poeta dei suoni. Si tratta di 3 appuntamenti che vedono protagonista il musicista Mario Brunello. Alla lettura di poesie e scritti di Pasolini si accompagnerà l’esecuzione di opere di Bach, così come di canzoni popolari della tradizione romana e friulana, con il contributo di diversi ospiti, quali Vinicio Capossela, Neri Marcorè e Giuseppe Battiston (14 ottobre, 19 e 24 novembre, Unipol Auditorium).

Giovanna Marini
Giovanna Marini

Tributo anche dal festival Angelica,  per tre appuntamenti con Giovanna Marini, protagonista con un’anteprima, una ripresa d’eccezione e una prima assoluta, che vedranno la costante presenza del Coro Arcanto di Bologna. Il 21 ottobre l’Arena del Sole ospita, nell’ambito di “Vie Festival di Ert”, l’anteprima in forma di concerto Sono Pasolini, nuova composizione per coro a voci naturali e un lettore, che poi debutterà in prima assoluta a Roma il 27 ottobre. E ancora, il 23 novembre, all’Oratorio di San Filippo Neri, grazie alla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, sarà riproposto il concerto Le ceneri di Gramsci, musicato dalla Marini il 2 novembre 2005, allora in occasione del trentennale della morte di Pasolini. E’ un oratorio a più voci, dal canto di tradizione orale al madrigale d’autore, con riproduzione della partitura per coro commissionata da Angelica e composta dalla musicista romana, e  con messa in scena curata da Giuseppe Bertolucci e Luisa Grosso.  Proprio per rendere omaggio a Bertolucci, che con Pasolini e Giovanna Marini ha sempre intessuto un prolifico e ricco dialogo, il 18 dicembre, al Centro di Ricerca Musicale del Teatro San Leonardo, si terrà la prima assoluta di Te deum per un amico, un concerto scritto dalla Marini per tre voci, coro femminile e coro misto.
Dedicata a Pasolini è anche la serata inaugurale della stagione teatrale del Duse, il 23 ottobre (con replica il 24). Sul palco di via Cartoleria andrà in scena Tra la carne e il cielo- Pasolini/Bach, un progetto ideato da Valentino Corvino, con Ennio Fantastichini (voce recitante), Valentino Corvino (direttore e violino solista), Elisa Bonazzi (contralto), il Coro del Teatro Comunale di Bologna e l’Orchestra da Camera di Imola.  Memorie, lettere, poesie e interviste di Pier Paolo Pasolini si intersechereanno con immagini dai set dei film TeoremaUccellacci e uccellini, Il Vangelo secondo Matteo e con brani di Bach, che lo stesso Pasolini scelse come colonna sonora di molti suoi film, capolavori che continuano a conservare tutta la loro grande potenza.
Ancora teatro con Is, is oil, il nuovo lavoro di Andrea Adriatico prodotto da Teatri di Vita e ispirato a Petrolio, opera postuma di Pasolini. Lo spettacolo, in cartellone dal 28 ottobre al primo novembre, è una riflessione sulle trasformazioni sociali dagli anni Cinquanta a oggi, su quello che non è cambiato, su ciò che potrebbe travolgere il nostro futuro, sulle perturbazioni della coscienza e dell’eros. Un altro appuntamento teatrale anche il primo novembre, con la maratona Pilade/Pasolini, la lunga performance teatrale firmata da Archivio Zeta. Il 9 novembre si torna poi all’Oratorio di San Filippo Neri, dove andrà in scena, grazie alla Fondazione del Monte, Pier Paolo Pasolini. Il libro e la pistola, uno spettacolo sull’impegno del poeta, inteso come coscienza critica del proprio tempo. In scena il poeta Gabriele Via, che racconterà anche la testimonianza diretta del Pasolini che ha sentito raccontare da Roberto Roversi, suo compagno di scuola e intimo amico, e da Elio Pecora, testimone della stagione romana del poeta. Lo spettacolo è a cura di “Associazione Abc”.
Da novembre a gennaio molti altri incontri, tra teatro, poesia e musica, andranno in scena al Teatro Comunale di Casalecchio di Reno (che il 5 novembre verrà intitolato a Laura Betti, amica del poeta-regista), al Teatro delle Moline e alla Casa della Conoscenza di Casalecchio, dove i misteri giudiziari e letterari a 40 anni dalla morte di Pasolini saranno indagati e raccontati da Carlo Lucarelli.

"Porcile" di Pasolini. Regia di Valerio Binasco. Foto Luca Del Pia
“Porcile” di Pasolini. Regia di Valerio Binasco. Foto Luca Del Pia

Sempre al teatro di Casalecchio andrà in scena Porcile, per la regia di Valerio Binasco, il dramma in undici episodi che Pasolini scrisse nel 1966 e trasferì poi in film nel 1969. Dal 27 al 29 novembre al Teatro San Leonardo, invece,  Immagini corsare articoleranno un percorso di “cortometraggi fotografici” dedicati all’universo di Pasolini, una performance audio-video e una serie di incontri. Sono ideati da “Cheap” invece gli interventi di street poster art che verranno affissi in via Indipendenza. Quindi, in collaborazione con Mambo e Cineteca, è prevista la realizzazione di un’opera su un muro del parco del Cavaticcio.
C’è anche Pasolini dentro l’Università: Bologna 1942/1950/1973, il ciclo d’incontri coordinato da Marco Bazzocchi e Pasolini poeta dell’eresia, ciclo di conferenze a cura della  Cineteca che vedrà come ospite d’eccezione del primo incontro Dacia Maraini (Biblioteca Renzo Renzi). Infine, il 15 ottobre verrà presentato alla Libreria Coop. Ambasciatori, il libro Accattone. L’esordio di Pasolini raccontato dai documenti, edito da Cineteca di Bologna e Cinemazero che con questo volume inaugurano la collana monografica Pier Paolo Pasolini, un cinema di poesia dedicata ai film di Pasolini.
Tra le curiosità, invece, nella biblioteca digitale dell’Archiginnasio sarà consultabile “Il setaccio”, la rarissima rivista della Gil di Bologna sulla quale Pasolini  pubblicò tra il 1942 2 il 1943 i suoi primi scritti. L’esposizione sarà possibile  grazie alla digitalizzazione effettuata per l’occasione dall’Archiginnasio con la collaborazione della Cineteca.

Pier Paolo Pasolini a Bologna (1937)
Pier Paolo Pasolini a Bologna (1937)