Mostra “Immagini della memoria”. Foto casarsesi d’archivio

Taglio del nastro di una nuova iniziativa espositiva presso il Centro Studi Pasolini di Casarsa della Delizia, dove, sabato 23 aprile alle ore 17.30, sarà inaugurata la mostra fotografica “Immagini della memoria. Casarsa e San Giovanni in 80 anni di storia”, ideata dall’Assessorato casarsese alla cultura in collaborazione con Regione, Provincia di Pordenone, Centro Studi e con il sostegno della Banca pordenonese di Credito cooperativo.
Sarà una carrellata di 50 scatti in bianco/nero, talora ingialliti in color seppia dalla polvere del tempo, per documentare fino alla chiusura del 5 giugno un “amarcord” di foto storiche, anche inedite, sull’evoluzione umana, economica e urbanistica dei due paesi lungo il “secolo breve”, dai primi del ‘900 fino agli anni Ottanta. Le immagini, provenienti dagli archivi privati di tante famiglie locali e selezionate da un corpus di oltre 1.500 foto, sono state organizzate in percorso espositivo da Alida Piccoli, Giovanni Castellarin, Sergio Clarotto, Antonio Marinelli e Marco Salvadori, non senza l’ulteriore valore aggiunto di alcuni rari contributi video, curati da Roberto Colussi.
Tutta una comunità, dunque, si è mobilitata da mesi per svuotare i cassetti di casa e rispolverare le tracce del proprio passato prossimo e remoto, dalla povera economia di inizio secolo fino ad anni più recenti, in cui i due paesi si sono messi al passo con i tempi, dotandosi di nuovi assi viari, di impianti sportivi, di funzionali assetti urbanistici e soprattutto valorizzando quel tradizionale spirito cooperativistivo, che trova oggi il suo suggello nella cantina Sociale. E’ stato un progresso emancipativo non facile né lineare, interrotto anzi bruscamente da due guerre mondiali e in particolare dalla seconda, con i suoi martellanti bombardamenti sullo snodo ferroviario di Casarsa e sul ponte del Tagliamento.
Di queste fatiche, ma anche della tenacia tutta friulana per il riscatto, le foto restituiscono frammenti da guardare oggi con tenerezza e rispetto, tra quadri di lavoro nei campi o su impalcature edili, pose di gruppi familiari, vita severa di paese, squarci di costumi frugali e di parentesi di festa provvisoria, come per la rara foto con i giovani coscritti classe 1925. Tra essi compare anche uno spensierato Guido Alberto Pasolini, fratello di quel Pier Paolo che in questo microcosmo da “paese di temporali e di primule” fissò e visse negli anni Quaranta il suo paradiso esistenziale di “rustic amòur”.

[idea]Info Biblioteca Casarsa della Delizia, tel. 0434 873981, biblioteca@comune.casarsadelladelizia.pn.itinfo@centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it[/idea]