Proponiamo la bella intervista all’allenatore
Carlo Ancelotti, attualmente alla guida dell’Everton in Inghilterra, pubblicata venerdì 19 marzo su
La Gazzetta dello Sport a cura di
Andrea Schianchi. Ancelotti ha raccontato quando, a sedici anni, prese parte ad una partita che non scorderà mai.
Il 16 marzo del 1975, una domenica mattina, sul campo del parco della Cittadella di Parma si affrontarono due singolari squadre di calcio: la rappresentativa della troupe di Salò o le centoventi giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini contro quella di Novecento di Bernardo Bertolucci.
Due film che segneranno la storia del cinema italiano, girati negli stessi giorni, a pochi chilometri di distanza.
Carlo Ancelotti, come molti avevano ipotizzato basandosi sulle foto e sui ricordi dell’epoca, ha confermato di essere stato ingaggiato da Bertolucci per giocare quella partita, insieme a un suo compagno delle giovanili del Parma. Grazie al loro fondamentale contributo la troupe di Novecento vinse, lasciando a Pasolini l’amaro in bocca e il sospetto di essere stato ingannato dal suo amico Bertolucci. “Non la bevve – ricorda Ancelotti – Si accorse subito che non tutto era regolare, ma aveva talmente tanta voglia di giocare che passò sopra a quella bugia. Loro, la squadra di Pasolini, intendo, erano bellissimi nelle divise rossoblù fiammanti. Lui portava la fascia di capitano al braccio sinistro. Aveva la faccia scura, anche perché si era fatto male. Mi pare che gli avessero fatto un brutto fallo e che zoppicasse”.