«La mattina del 10 settembre 1944 fui svegliato dal suono della sirena…Dopo pochi minuti gli aeroplani erano già su Casarsa e cominciavano a bombardarne la stazione, da cui la mia casa non dista più di duecento metri…tutto questo chiude un periodo della mia vita e ne apre un altro…Cominciò così il nostro esodo da Casarsa a Versuta…»
Con queste parole che si trovano nel racconto Quello lì è il mio padrone, Pier Paolo Pasolini ci fa conoscere Versuta, il borgo dove lui e la madre vivranno sfollati fino alla fine del 1946. Di questi anni di Versuta si è parlato a lungo durante la presentazione del libro di Tonuti (Antonio) Spagnol Il Pasolini Friulano. Ricordi di un discepolo, avvenuta sabato 13 aprile al Centro Studi di fronte ad un pubblico numeroso e partecipe.
Il curatore Sergio Clarotto e Lisa Gasparotto hanno evidenziato l’originalità della scuola per quei ragazzi voluta da Pasolini e conosciuta come l’Academiuta di Lenga Furlana. In particolare è stata evidenziata la sincera vena poetica di Tonuti, scomparso nel 2017 e allora adolescente, considerato come l’allievo più ispirato. Al punto tale da essere citato da Pasolini nell’antologia Poesia dialettale del Novecento, uscita nel 1952.
A ricordare in prima persona quei giorni leggendari è intervenuto Luigi Bertolin, chiamato affettuosamente il Nini, uno dei ragazzi immortalati nella foto scattata da Elio Ciol il 18 febbraio 1945, quando ufficialmente nacque a Versuta l’Academiuta. Presenti all’evento anche la moglie di Tonuti Spagnol, Ida, e il figlio Marco.