90 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini

Un ricordo partecipato a Casarsa per i 90 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, bolognese “per caso” e friulano per adesione del cuore. Nella mattinata di lunedì 5 marzo, data in cui nel lontano 1922 il neonato Pier Paolo venne alla luce, il Centro Studi Pier Paolo Pasolini ha perciò organizzato nel ridotto del Teatro un’ideale festa di compleanno, pensata per raccogliere intorno al nome del poeta più generazioni: sia i ragazzi del scuole medie del paese che alcuni vecchi testimoni, che in gioventù hanno avuto la fortuna di essere allievi o amici del Pasolini friulano. Sono gli stessi che, insieme al cugino poeta Nico Naldini e tra immagini di campagne, foto e spezzoni d’archivio, impreziosiscono di ricordi toccanti il documentario “Pasolini e il Friuli”, realizzato per la Rai Fvg dal giornalista Mario Rizzarelli e proiettato in anteprima per l’occasione, alla presenza dell’autore e dello staff del Centro Studi, tra cui il direttore Angela Felice, il segretario Marco Salvadori e, per il Comitato Scientifico, Angelo Battel .

foto Cesare Genuzio

A corredo della visione, sono stati proposti anche dei brani, in italiano e in friulano, estrapolati dalla produzione letteraria del giovane Pasolini e letti dai giovani studenti-attori del gruppo udinese “Retroscena” , mentre il sigillo a questo sentito amarcord è stato posto infine dal Fvg Gospel Choir di Rudy Fantin e Alessandro Pozzetto, incantevoli per la rielaborazione di quell’ “Amado mio” che dà il titolo ad un romanzo postumo pasoliniano. Atmosfera palpabile di sincerità e riconoscenza, dunque, come provano anche gli scatti del fotografo pordenonese Cesare Genuzio. Per freschezza e assoluta assenza di retorica, avrebbe gradito anche Pier Paolo.

foto Cesare Genuzio