È attesa al Teatro Stabile Sloveno di Trieste (via Petronio), dove venerdì 10 marzo 2017, alle ore 20.30, andrà in scena in prima nazionale lo spettacolo Teorema che, su adattamento di Milan Marković Matthis e per la regia di Sebastijan Horvat, si ispira all’omonimo romanzo e film di Pasolini del 1968. Il lavoro, che sarà sovratitolato in italiano (repliche fino al 19 marzo) , dà seguito all’impegno pasoliniano dello Sloveno che, già nella stagione 2006-2007, si era cimentato nell’allestimento del dramma Porcile. Ora si tratta di una nuova sfida, che porta in scena un testo non pensato per il teatro e mai trasposto sul palcoscenico, se si esclude il precedente liberamente sperimentale dei Motus, autori del lavoro L’ospite. Una sfida, che non a caso mobilita un vigoroso cast di interpreti ed è corredato da alcune iniziative collaterali, come spiega il materiale promozionale diffuso dall’ufficio stampa del Teatro Sloveno.
Teatro Stabile Sloveno Trieste
Milan Marković Matthis
dal romanzo Teorema di Pier Paolo Pasolini
TEOREMA
regia Sebastijan Horvat
dal 10 marzo al TSS di Trieste
Qualunque cosa questo mio urlo voglia significare,
esso è destinato a durare oltre ogni possibile fine.
Pier Paolo Pasolini, Teorema
Dopo l’incisivo allestimento di Porcile nella stagione 2006/2007, l’opera di Pier Paolo Pasolini sarà nuovamente materia di riflessione ed elaborazione artistica sul palcoscenico del Teatro Stabile Sloveno di Trieste. Il nuovo allestimento, in programma dal 10 al 19 marzo, si basa sul romanzo e sul film Teorema, in un adattamento originale e nella regia di Sebastijan Horvat.
Contenuti
Il romanzo Teorema (1968) è scritto nello stesso periodo della stesura della sceneggiatura del film omonimo, in una forma che alterna prosa e versi. La vicenda ruota attorno all’arrivo di un misterioso sconosciuto che turba l’apparente quiete della famiglia di un imprenditore milanese. La seduzione intellettuale e sessuale emanata dall’uomo strappa la famiglia dalle sicurezze di un ordine consolidato. La tempesta emotiva provocata dall’ospite inatteso rivela la natura nascosta di ognuno dei membri di questo microcosmo borghese: dopo la sua uscita di scena nulla sarà più come prima. Lo straniero è uno schermo sul quale vengono proiettati i personaggi (e anche gli spettatori), qualcosa che, «se inserito nel sistema, porta alla sua rovina».
Nello spettacolo si parla anche della lotta di classe, argomento di grande attualità negli anni del romanzo e del film, che infatti rappresentano la vicenda in un contesto industriale, anche attraverso il rapporto dell’imprenditore con i suoi dipendenti. Questo tema viene riproposto oggi nello spirito di un’epoca diversa, nella quale però la crisi generale della classe medio-alta è nuovamente viva e problematica. L’autore dell’adattamento, Milan Marković Matthis, evidenzia questo doppio sguardo sulla vicenda: il primo atto è legato in modo più diretto al romanzo pasoliniano e si svolge a Milano negli anni ’60; il secondo si svolge invece oggi a Trieste.
Pathos e razionalità hanno un ruolo complementare in questa lettura, come nel film di Pasolini. Il perno attorno al quale ruota l’intero spettacolo è la riflessione sul crollo della fragile facciata di una società benestante, come scrive Matthis nel programma di sala: «Viviamo in un mondo dove percepiamo chiaramente la necessità di trovare una scusante ideologica e un’adeguata tutela per i pilastri della società borghese che è tuttavia talmente avulsa dalla realtà da rendere impossibile qualsiasi tentativo di nascondere la sua ipocrisia e il suo autolesionismo; la crescente pressione può trovare soltanto uno sfogo: la nascita del fascismo».
La traduzione in sloveno del testo è a cura di Gašper Malej (tutti gli spettacoli saranno sovratitolati in italiano) e l’adattamento dal romanzo è il primo in assoluto realizzato per la scena teatrale slovena.
Cast
Protagonisti dello spettacolo sono gli attori della compagnia stabile del TSS e due ospiti. Nel ruolo dei genitori ci sono Vladimir Jurc e Maja Blagovič, i loro figli sono Tadej Pišek e la giovane Sara Gorše, attrice allieva dei corsi superiori all’Accademia d’arte drammatica di Ljubljana e danzatrice. Nikla Petruška Panizon interpreterà il ruolo della domestica Emilia. Lo straniero che sconvolge la vita della famiglia sarà l’attore bosniaco Jasmin Mekić, membro della compagnia del teatro nazionale croato di Fiume e noto per una vivace attività in ambito cinematografico e televisivo.
La regia dello spettacolo è firmata da uno dei maggiori registi sloveni, Sebastijan Horvat, che ritorna al Teatro Stabile Sloveno dopo il successo dell’allestimento di forte impatto dei Servi di Ivan Cankar. Con lui collabora un’équipe consolidata e internazionale: le scene sono di Jürgen Kirner, i costumi di Belinda Radulovič, le musiche originali di Drago Ivanuša. Le coreografie sono di Anja Bornšek.
Prima, videopresentazione
La prima dello spettacolo andrà in scena venerdì 10 marzo alle ore 20.30 nella sala principale del Teatro Stabile Sloveno e sarà sovratitolata in italiano. Porterà inoltre una dedica importante in ricordo del celebre regista sloveno Jože Babič che è stato nei decenni passati uno dei registi di punta del TSS e suo direttore artistico negli anni ’50. Alla sua attività in campo cinematografico è dedicata la mostra della Slovenska Kinoteka-Cineteca slovena e del Slovenski Filmski Center-Centro sloveno del film, visitabile in questi giorni nel foyer della platea del TSS.
Le repliche in abbonamento di Teorema proseguiranno fino al 19 marzo e saranno tutte sovratitolate in italiano. Le repliche della domenica pomeriggio prevedono anche il servizio gratuito di navetta in partenza da Sistiana, Opicina e Muggia.
Anche in questo caso il teatro offrirà al pubblico una prolusione video per illustrare i contenuti del testo e dell’allestimento: nello spazio attrezzato del foyer d’ingresso si potrà assistere mezz’ora prima di ogni spettacolo alla videopresentazione a cura del dramaturg Milan Marković Matthis.
Dopo ogni spettacolo, gli spettatori potranno anche esprimere la propria opinione sugli appositi coupon, partecipando così all’assegnazione del premio del Primorski dnevnik.
Mostra
Il giorno della prima, venerdì 10 marzo, alle ore 20.00, verrà inaugurata negli spazi del Teatro Stabile Sloveno la mostra “Trieste-Ortona 693,44 km”, a cura del collettivo artistico Assopuntoniente.
Da quattro anni il Gruppo Assopuntoniente partecipa alla rassegna artistica Zooart presso la città di Ortona (CH), manifestazione che si svolge all’interno di alcune gabbie che negli anni ‘70 sono state tristemente utilizzate come piccolo zoo cittadino. Grazie al gran lavoro di molti volontari, l’area verde dove si svolge il festival Zooart Ortona ha ripreso vita e dignità, divenendo appuntamento fisso per molti giovani artisti, abruzzesi e non.
La mostra “Trieste-Ortona 693,44 km” celebra l’amicizia tra un gruppo di artisti triestini ed altri abruzzesi che hanno trovato come comune denominatore la passione per la diffusione dell’arte e l’annullamento delle distanze. Infatti, come negli anni la cittadina abruzzese ha ospitato decine di artisti triestini, così questa volta Assopuntoniente ha ricambiato il favore, ospitando prima il fotografo e documentarista Mario Trave e ora gli artisti Francesco Colozzo, Angela Sansini e Gabriele Lacchè. A questi si aggiunge la partecipazione di Simone Zola, Samantha Fermo, Christian Fermo, Giuliano Cesco, Gabriele Bonato, Monica Kirchmayr e Ivan Bidoli.
Le opere esposte, realizzate con vari stili e tecniche, dall’iperrealismo all’astratto e al collage realizzato con oggetti recuperati dalla spiaggia d’inverno, non ha un tema né un filo conduttore, ma vuole essere un’ulteriore esperienza di lavoro di gruppo, a dimostrazione che la passione e la caparbietà portano sempre ottimi frutti.
Slovensko stalno gledališče / Teatro Stabile Sloveno
Milan Marković Matthis
dal romanzo omonimo di Pier Paolo Pasolini
TEOREMA
regia Sebastijan Horvat
traduzione Gašper Malej
adattamento e dramaturg Milan Marković Matthis
scene Jürgen Kirner
costumi Belinda Radulović
musiche originali Drago Ivanuša
coreografie Anja Bornšek
assistente alla regia: Nina Ramšak
con:
PAOLO Vladimir Jurc
LUCIA Maja Blagovič
PIETRO Tadej Pišek
ODETTA Sara Gorše (attrice ospite)
EMILIA Nikla Petruška Panizon
L’OSPITE Jasmin Mekić (attore ospite)
Prima e repliche
venerdì 10 marzo, ore 20.30 – prima
dedicata al centenario della nascita di Jože Babič
sabato 11 marzo, ore 20.30
giovedì 16 marzo, ore 20.30
venerdì 17 marzo, ore 20.30
domenica 19 marzo, ore 16.00
TSS-con sovratitoli in italiano
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