Concentrazione di spettacoli a ridosso del 5 marzo 2016, giorno in cui si ricorda la nascita di Pasolini, avvenuta a Bologna nel 1922. E’ il caso di due originali progetti teatrali che il 4 marzo coinvolgono Udine e Bologna, città di due luoghi cari alla formazione del giovane Pasolini, da un lato sul piano sentimentale, affettivo e poetico, dall’altro su quello culturale e universitario.
A Udine, capoluogo del Friuli materno, giungerà dunque al capolinea il lavoro di Rita Maffei, artefice per il CSS dello spettacolo Il treno, che in una maratona di quattro ore e mezza accorperà i dodici episodi già presentati separatamente lungo l’arco di un mese e allusivi ad un simbolico viaggio nell’universo stratificato del genio pasoliniano.
A Bologna, per i Laboratori delle Arti dell’Università, la compagnia ErosAntEros proseguirà la sua riflessione sul pensiero del polemista Pasolini e, sul suo esempio, sulla funzione dell’intellettuale e della cultura critica nel mondo contemporaneo.
Appuntamenti a due facce evidentemente da non perdere.
Un double- face teatrale per PPP il 4 marzo 2016
A Udine
Teatro Contatto tx2
Centro servizi e spettacoli FVG
Il progetto de “Il treno” di Rita Maffei
Il 28 gennaio 1950 Pier Paolo Pasolini lasciava Casarsa e il Friuli, assieme alla madre Susanna. Meta del viaggio: Roma. Un momento che ha cambiato radicalmente la vita del poeta.
Quel viaggio è diventato ispirazione per Rita Maffei che lo ha trasformato in uno spettacolo – Il treno – per il progetto di produzione CSS Viva Pasolini!. Per due sere, venerdì 4 e sabato 5 marzo, le cinque parti e i 12 episodi di cui si compone, verranno proposte nella sala ridotto del Teatro Palamostre di Udine in una maratona di quattro ore e mezza (con un intervallo di 30 minuti) che inizierà alle ore 18 e terminerà attorno alle 23 per i 48 spettatori invitati all’interno di un vagone simbolicamente adagiato su un litorale dall’atmosfera rarefatta e onirica.
Il treno si costituisce di quattro macro-temi ispiratori, a partire da un primo episodio – prologo che ha come fonte primaria i memoriali e gli epistolari curati da Nico Naldini sulla biografia di Pasolini, in particolare relativa agli anni di Casarsa, e le lettere scritte da Pasolini agli amici nel fatidico 1950. Ci saranno poi gli episodi contrassegnati da I suoni (episodi 2,3,4), con le voci, i suoni, rumori e la musica del viaggio e della biografia del poeta, in interazione con le ragioni del nostro viaggiare, muoversi, voglia di cambiare, oggi.
Racconta poi I viaggi degli altri (episodi 5,6,7), con estratti da Lettere luterane, poesie come Profezia, le pagine di diario intimo dei Quaderni rossi, ma anche testimonianze di altri viaggi e viaggiatori, di altri cambiamenti esistenziali, per curiosità, necessità e forza maggiore. Le immagini (episodi 8,9,10) è una parte in relazione con il rapporto di Pasolini con l’arte figurativa, il cinema, la televisione. Riscopre le citazioni iconografiche contenute nei suoi film, il suo dedicarsi alla pittura, la critica feroce al ruolo della tv nella rivoluzione antropologica che Pasolini preconizzò nei suoi scritti di saggista ed editorialista. Lo spettacolo ha infine un suo epilogo negli episodi 11 e 12, Una disperata vitalità, in cui sarà centrale la tensione tra amore ed eros, amore per i corpi e presentimento della tragica fine.
Protagonisti della maratona sono cinque attori, Gabriele Benedetti, Emanuele Carucci Viterbi, Paolo Fagiolo, Irene Canali e Giuseppe Attanasio. Alla drammaturgia dello spettacolo ha contribuito la consulenza scientifica di Angela Felice, direttrice del Centro Studi Pasolini di Casarsa, e anche centinaia di spettatori di Teatro Contatto che dal 1 novembre hanno risposto a 5 domande sul valore che il viaggio e i cambiamenti esistenziali hanno assunto in momenti della loro vita. Si tratta di un’azione di arte partecipata e relazionale con il pubblico promossa nell’ambito di Teatro Contatto 34 Tx2.
A Bologna
Al Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna
prosegue l’attività teatrale del Centro La Soffitta
con un progetto a cura di Marco De Marinis
Tra Brecht e Pasolini: due appuntamenti per ErosAntEros
Giovedì 3 e venerdì 4 marzo, alle ore 21, presso i Laboratori delle Arti/Teatro ((piazzetta Pier Paolo Pasolini 5b, ingresso da via Azzo Gardino 65/a, Bologna), si svolgeranno due spettacoli per il progetto ErosAntEros tra Brecht e Pasolini a cura di Marco De Marinis, dedicato al lavoro della compagnia ErosAntEros appartenente alla Terza Avanguardia.
Questi i titoli dei due lavori: Sulla difficoltà di dire la verità. Lettura-concerto da Bertolt Brecht e Come le lucciole.
Sulla difficoltà di dire la verità. Lettura-concerto da Bertolt Brecht, in programma il 3 marzo, è uno spettacolo che prende avvio da Cinque difficoltà per chi scrive la verità, un saggio politico-letterario di Brecht; scritto nel 1934, dopo l’avvento di Hitler al potere, esso è stato per il drammaturgo tedesco in esilio quasi un manuale di strategia militare attraverso cui enunciare le regole programmatiche per dire la verità ai deboli e combattere la menzogna dei potenti. ErosAntEros decide di divulgare questo testo assieme ad alcune poesie di Brecht legate al tema della “difficoltà di dire la verità”, all’interno di una forma tutta concentrata sul piano sonoro-vocale e sull’esecuzione dal vivo della performance vocale di Agata Tomsic, in scena, e del live electronics di Davide Sacco, dalla consolle in regia.
Come le lucciole, in programma il 4 marzo, si interroga invece sull’utilità e il danno dell’artista per la società contemporanea, sulla funzione e la necessità di fare arte e cultura oggi. È opinione comune che l’arte non sia che un passatempo, un orpello inutile, che nel migliore dei casi viene etichettato come intellettualistico o elitario. Purtroppo si dimentica spesso il ruolo capitale che essa ha nell’emancipazione delle coscienze e nello sviluppo di un pensiero alternativo. Si dimentica che l’immaginazione è una facoltà essenziale dell’essere umano, da non confondere con il significato di fantasticheria solitamente mediato dal senso comune, ma da intendere come atto politico, indispensabile per rigenerare la società, per ogni sua evoluzione e rivoluzione. Ecco perché ErosAntEros, in un momento storico come questo, sente il bisogno di affrontare di petto questo argomento, interrogarsi sull’utilità e il danno dell’artista per la società contemporanea, sulla funzione e la necessità di fare arte e cultura oggi. Si parte da un disagio personale, reale e vissuto, ma che è allo stesso tempo collettivo e ci riguarda tutti.
Il progetto è completato da Bagliori di R-esistenza, laboratorio-concerto condotto da Davide Sacco e Agata Tomsic/ErosAntEros che si tenuto nei giorni scorsi (dal 29 febbraio al 2 marzo) e che ha coinvolto gli studenti dell’Università di Bologna.
I progetti de La Soffitta 2016, a cura dei docenti del Gruppo di lavoro del Centro Dipartimentale, sono realizzati grazie al sostegno di Alma Mater Studiorum /Università di Bologna, Regione Emilia-Romagna-Assessorato alla Cultura, Città Metropolitana e Comune di Bologna.
Ingresso gratuito con ritiro coupon un’ora prima dell’inizio (ai Laboratori delle Arti) e fino ad esaurimento dei posti disponibili.