Ripresa dello spettacolo musicale “I dis robàs”, su testi friulani di Pasolini

Di recente è stato ripreso lo spettacolo I dis robàs [I giorni rubati], che richiama nel titolo una poesia friulana di Pasolini, scritta nel 1948 e pubblicata nella plaquette Dov’è la mia patria del 1949, per poi ricomparire nella raccolta La meglio gioventù del 1954. Lo spettacolo, che si avvale della drammaturgia dell’attrice Anna Romano, ha conosciuto una prima ideazione nel 2002 e ora si propone in forma rinnovata, attenta soprattutto alla partitura musicale e al suo dialogo con i suoni della poesia giovanile del cantore di Casarsa.
Qui di seguito un testo promozionale dello spettacolo, uscito su www.modenatoday.it.

“I dis robàs [I giorni rubati]. Nuovo concerto Pasolini”
Compagnia im exil

www.modenatoday.it – 23 marzo 2017

"I dis robàs". Immagine di scena
“I dis robàs”. Immagine di scena

Con l’originale concerto I dis robàs [I giorni rubati]. Nuovo concerto Pasolini della Compagnia im exil, in scena venerdì 24 marzo 2017 alle ore 21.00 a Čajka Teatro d’Avanguardia popolare, diretto da Riccardo Palmieri – lo spazio teatrale in via della Meccanica nel Quartiere Modena Est – si è avviato  alla conclusione il festival Iconoclastie – frammenti di lei.
I giorni rubati, su  drammaturgia di Anna Romano e musiche originali di Sandro Stellin, Trio Entr’Acte e Saverio Bari, vede in scena Antonello Manzo (violoncello), Michele Murgioni (sax, tuba, flauto), Giuseppe La Stella (trombone, bombardino), Giuseppe Fabio Arcifa (percussioni) e Saverio Bari (voce).
I testi delle canzoni sono le poesie friulane di Pier Paolo Pasolini (da La meglio gioventù). Un lavoro intenso e suggestivo, in cui le musiche originali, con arrangiamenti tra il folk ed il jazz, creano atmosfere avvolgenti, intime, a tratti esplosive. Un lavoro che arriva da lontano, che ha cambiato la sua pelle col tempo, ma non ha cambiato la sua natura: è musica che si canta, musica che si ascolta, musica attenta.  Un lavoro appassionato, per riproporre la visione intima e quanto mai contemporanea del grande poeta, del pensatore critico e dell’illuminato analista della società dei consumi.