Una rassegna con i film ancora attuali e controversi del grande intellettuale
Fino al 15 dicembre 2013
“La Nuova Sardegna”, 14 settembre 2013
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Sono passati quasi quarant’anni dalla morte, ma la sua presenza è sempre viva e vitale. Pier Paolo Pasolini rimane una figura di spicco della cultura italiana, in diversi ambiti. Come quello cinematografico, sia per la sua visione di un “cinema di poesia” sia per le sue provocazioni.
Per rendere omaggio al grande intellettuale l’associazione Casablanca presieduta da Alfredo Moreno ha organizzato, al Cineteatro di Ossi (SS), la rassegna Ricordando Pier Paolo Pasolini. Ha curato la direzione artistica Alessandro Cadoni, critico letterario e autore tra gli altri del saggio “La contaminazione nel cinema di Pier Paolo Pasolini”. Fino al 15 dicembre 2013, ogni domenica (con due o tre spettacoli a seconda della durata del film) verrà proposto un lavoro dell’autore. Una lunga panoramica dei film di Pasolini, con una ricchezza di filmati (alcuni dei quali rari) per esplorare sia l’evoluzione di Pasolini che i suoi contesti.
Un viaggio fatto di immagini e racconti per riscoprire Pasolini, ripercorrendo il suo itinerario creativo e il suo pensiero “corsaro” attraverso i film e alcune interviste. Il primo appuntamento è per domenica 15 settembre (16.30-18.30 -20.30) con la proiezione del film Accattone. Un sottoproletario romano vive alle spalle di una prostituta che finisce in galera. Ne trova un’altra, se ne innamora e cerca un lavoro. Il primo film di Pasolini (del 1961) che vi trasferisce la tensione etica dei suoi romanzi sul sottoproletariato romano.
La rassegna proseguirà sette giorni dopo con il secondo film del regista, girato l’anno dopo: Mamma Roma. Protagonista la grande Anna Magnani che interpreta una prostituta che decide di cambiar vita e di diventare rispettabile. Va a stare col figlio Ettore, cresciuto in una cittadina di provincia, in un appartamento alla periferia della capitale, ma il ragazzo, saputa la verità sul passato della madre, delinque, è arrestato e muore in carcere per i maltrattamenti subiti.
Il terzo appuntamento in programma è quello con La rabbia, film diviso in due parti, un documentario sui principali avvenimenti politici, sociali, religiosi, mondani degli anni Cinquanta e Sessanta. Dopo questi appuntamenti a settembre, ottobre sarà aperto (domenica 6) da uno dei film più noti di Pasolini: Il Vangelo secondo Matteo. Toccherà poi a Comizi d’amore, inchiesta su amore e sesso nell’Italia degli anni Sessanta, e subito dopo a Uccellacci e uccellini con un grande Totò e Ninetto Davoli, padre e figlio che vagano per il mondo e incontrano un corvo parlante.
A chiudere il mese di ottobre, domenica 27, sarà Edipo Re, mentre novembre si aprirà con Teorema. Sarà poi la volta di Porcile, seguito da Medea, il film basato sull’omonima tragedia di Euripide e interpretato da Maria Callas, e poi di Decameron, pellicola a episodi ispirata all’opera di Boccaccio che vinse l’Orso d’argento al Festival di Berlino agli inizi degli anni Settanta.
A dicembre in programma i tre ultimi film della rassegna: I racconti di Canterbury, Orso d’Oro a Berlino, Il Fiore delle Mille e una notte, dall’omonima raccolta di novelle arabe, e a chiudere il 15 dicembre Salò o le 120 giornate di Sodoma, tra i più controversi e scioccanti del cinema di Pasolini e non solo.