A Napoli, in vari e splendidi luoghi, durerà fino al 9 luglio 2017 “Totò genio”, la grande mostra curata da Vincenzo Mollica e Alessandro Nicosia in ricordo di Totò a cinquanta anni dalla morte. Tra le sezioni, anche i 34 fumetti disegnati da Pasolini sul grande attore, al tempo delle riprese del corto La Terra vista dalla Luna, episodio del film collettivo Le streghe (1967). Della grazia di questi disegni, che attestano la felicità pittorica dell’autore, dà conto Enzo Lavagnini, in una scheda uscita sul mensile online di maggio n.50 “Diari di Cineclub”.
Il magico storyboard di Pasolini per Totò
di Enzo Lavagnini
www.cineclubromafedic.it – maggio 2017
Nella magnifica atmosfera del Maschio Angioino a Napoli, nel novero delle varie location che ospitano la “monumentale” mostra Totò Genio (a cura di Vincenzo Mollica e Alessandro Nicosia), tra tante altre “chicche”, per la prima volta sono esposte al pubblico tutte e 34 le tavole della “sceneggiatura a fumetti” concepita e disegnata da Pier Paolo Pasolini per Totò e per l’episodio La Terra vista dalla Luna, inserito nel film collettivo Le streghe (1967, Pasolini, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Mauro Bolognini, Franco Rossi). La “sceneggiatura a fumetti”, realizzata nel 1966 con una tecnica mista di pastelli, gessetti e penna biro su 34 fogli da disegno, proviene dal Fondo Pasolini presso l’Archivio Vieusseux di Firenze ed è stata concessa alla Mostra di Napoli da Graziella Chiarcossi.
A questo suo lavoro Pasolini fa riferimento in una lettera a Livio Garzanti del gennaio 1967, nella quale avanza una proposta editoriale: «Infine, c’è il progetto di un libro molto strano. Si tratta di questo: ho in mente una dozzina di episodi comici, che vorrei girare con Totò e Ninetto, ma forse non potrò farlo per troppi impegni. Ora, la sceneggiatura dell’ultimo episodio La terra vista dalla luna, l’ho stesa sotto forma di un fumetto a colori (ripescando certe mie rozze qualità di pittore abbandonate). Stando così la cosa, mi piacerebbe, piano piano, di mettere insieme un grosso libro di fumetti -molto colorati e espressionistici – in cui raccogliere tutte queste storie che ho in mente, sia che le giri, sia che non le giri». Testimonianza evidente dell’autentica poliedricità di Pasolini la “sceneggiatura a fumetti”, una sorta di storyboard che Pasolini dedica con vero affetto al “suo” «assurdo», «umano», «matto», «dolce Totò», campeggia nella Cappella Palatina del Maschio accanto ai disegni che Federico Fellini dedicò al Principe, a quelli realizzati negli anni ’50 da Ettore Scola per la rivista satirica “Marc’Aurelio”, accanto a disegni di fumettisti celebri come Crepax, Pratt, Manara, Onorato, Nino Za e Pazienza. Nelle sue tavole, semplici come quelle di un cantastorie, si riflette tutta la grandezza che Pasolini, tra i primi, in modo spontaneo e naturale, ha riconosciuto in Totò: alla maschera ed anche all’uomo.
La mostra Totò Genio di Napoli, sarà aperta fino al 9 luglio 2017. Oltre al Maschio Angioino, altre sezioni sono al Palazzo Reale e Convento di San Domenico Maggiore.