Si terrà il 30 e 31 ottobre 2015 il convegno pasoliniano di studi che, come da tradizione, il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa organizza in autunno e che quest’anno è organizzato dunque a pochi giorni di distanza dal 2 novembre, giorno in cui cade la ricorrenza del quarantennale della tragica scomparsa del poeta. Una data e un anniversario che stanno mobilitando in tutto il mondo una miriade esplosiva e sorprendente di manifestazioni, tra incontri, creazioni artistiche, iniziative espositive, retrospettive, occasioni di riflessione. E’ un Pasolini che, dopo le censure e gli ostracismi subiti in vita, pare elevato ora a mito della contemporaneità, a testimone inconsumabile, a fenomeno culturale di insostituibile presenza.
Proprio questa vistosa fortuna postuma, popolare e colta, ha indotto il Centro studi casarsese ad accantonare temporaneamente le indagini monografiche che nei convegni precedenti sono state condotte dentro la sterminata e multiforme opera pasoliniana, selezionata di volta in volta attorno a singoli aspetti e filoni, e invece a cercare di capire le ragioni di un così straordinario successo. Ciò anche al di là della occasione celebrativa e soprattutto in considerazione dell’abuso d’immagine mediatica che per molti aspetti rischia di logorare il significato dell’opera e della figura di Pasolini a inerte “prodotto” di consumo, a icona di moda o anche a pretesto per varie strumentalizzazioni.
Nelle due sezioni che articolano i lavori, di raggio internazionale e nazionale, saranno così sondate le radici profonde della permanente (in)attualità di Pasolini, nelle tante sfaccettature della sua creatività debordante e della sua acuta sensibilità, e si farà il punto aggiornato della fortuna critica di un autore che continua a interrogarci e a parlarci come nessun altro della sua generazione.
Da ricordare che il progetto, ideato dal Centro studi casarsese in collaborazione con Teatro Verdi di Pordenone, Cinemazero, Pordenonelegge e Università degli Studi di Udine, all’interno dei percorsi “Pasolini nostro contemporaneo” della Provincia di Pordenone, è inserito nel calendario delle manifestazioni nazionali per il quarantennale della morte di Pasolini promosse e patrocinate dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Programma
Convegno di studi
Pasolini. Le ragioni di una fortuna critica
30_ 31 ottobre 2015
Casarsa della Delizia / Pordenone
in collaborazione con
Teatro Verdi Pordenone, Cinemazero, Università degli Studi di Udine
con il sostegno di
Regione Autonoma Fvg, Provincia di Pordenone, Comune di Casarsa della Delizia
all’interno dei percorsi di
“Pasolini nostro contemporaneo”
Provincia di Pordenone
progetto inserito nelle manifestazioni nazionali per il quarantennale della morte di Pasolini
Pasolini 1975-2015 / Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
VENERDI’ 30 OTTOBRE 2015 – h 15.00
Ridotto del Teatro Pier Paolo Pasolini
Casarsa della Delizia
Relazione-quadro introduttiva
Pasquale Voza (Un. Bari)
Pasolini e il tema del «genocidio», tra passato e presente
Sezione internazionale
Mark Epstein (Un. Princeton – Usa)
La ricezione di Procuste: Pasolini visto dall’Impero
Emanuela Patti (Un. Birmingham – UK)
L’impegno di Pasolini tra Gramsci e Dante
Toni Hildebrandt (Un. Berna – Svizzera)
Allegoria dell’innocenza colpevole. Sul film di Zapruder, la dialettica di Kosik e il montaggio della Sequenza del fiore di carta
Fernando Gonzales (Un. Salamanca – Spagna)
L’anno Pasolini in Spagna
Federico Sollazzo (Un. Szeged – Ungheria)
Un’interpretazione dell’interpretazione di Pasolini in Ungheria
Francesca Tuscano (Un. Udine)
La fortuna di Pasolini in Urss e nella Russia post-sovietica
Lisa El-Ghaoui (Un. Grenoble – Francia)
Pasolini in Francia
coordinano
Marco Antonio Bazzocchi (Un. Bologna)
Giampaolo Borghello (Un. Udine)
Un mosaico di punti di vista per delineare e interpretare le caratteristiche della vistosa fortuna critica di Pasolini, che in particolare dagli anni Novanta è divenuto oggetto di attenzione crescente in Italia e nel mondo, fino alle derive del “fenomeno” mediatico di culto. Ai vari studiosi il compito di indagare le ragioni di questa vicenda critica e di individuare quale faccia della versatile operosità di Pasolini sia maggiormente esplorata in relazione ai contesti storici e culturali di singole prospettive nazionali.
VENERDI’ 30 OTTOBRE 2015 – h 19.30
Casa Colussi – Centro Studi Pier Paolo Pasolini
Casarsa della Delizia
in collaborazione con Cinemazero (Pn)
Pianissimo
installazione sonora a cura di Michele Spanghero
proiezione non stop su Casa Colussi del Vangelo secondo Matteo
Tra video e suoni, una citazione allusiva della performance Intellettuale (1975) in cui, per l’inaugurazione della Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna, l’artista Fabio Mauri coinvolse Pasolini, trasformato in “schermo umano” per la proiezione del suo Vangelo secondo Matteo.
SABATO 31 OTTOBRE 2015 – h 9.00
Teatro Verdi – Pordenone
in collaborazione con Teatro Verdi (Pn)
Sezione italiana
Guido Crainz
Pasolini e il “paese mancato”
Alberto Sobrero (Un. La Sapienza – Roma)
Pasolini pioniere dello sguardo antropologico
Pier Aldo Rovatti (Un. Trieste)
Il lascito di Pasolini per la riflessione filosofica del ‘900
Giuliano Scabia
Dopo il Gruppo 63. Il lascito della poesia di Pasolini
Antonio Tricomi (Un. di Macerata)
Sull’opera mancata di Pasolini. Una riflessione aperta
Italo Moscati
La fortuna, il caso, la svolta … Roma
Ermanno Olmi
Il “mio” Pasolini. Una testimonianza scritta
coordinano
Tommaso Cerno (direttore “Messaggero Veneto”)
Angela Felice (Centro Studi Pier Paolo Pasolini)
A più voci e secondo approcci disciplinari diversi, un bilancio aperto dell’opera e del pensiero di Pasolini, artista che sul suo essere non conforme basa la forza di una inconsumabile inattualità.
SABATO 31 OTTOBRE 2015 – H 18.00
Teatro Verdi – Pordenone
in collaborazione tra Teatro Verdi, Pordenonelegge e Centro Studi Pier Paolo Pasolini
Omaggio a Pasolini. Preludio
Alexander Gadjev al pianoforte
Piera Degli Esposti voce recitante
Pier Paolo Pasolini nasce poeta a Casarsa e nasce poeta in friulano, ai tempi delle libere e appassionate creazioni di Versuta, con il coinvolgimento di giovani e giovanissimi amici, con i quali tenta il teatro e la pittura, si interessa di musica e avvia uno straordinario sodalizio in versi friulani, rinnovando dalle radici una tradizione esausta. Con l’amica Pina Kalc proverà a suonare il violino, ma soprattutto ascolterà da lei quelle esecuzioni da Bach che gli resteranno a lungo care e che gli muoveranno considerazioni profonde sulla musica della poesia. Il pianista Alexander Gadjev eseguirà le amate musiche bachiane, intessute in un ordito di parole, in prosa e in versi, dello stesso Pasolini, nelle quali vibra e si spiega il rapporto tra la parola poetica e la musica, attraverso la voce recitante dell’attrice Piera Degli Esposti. Nuovi versi per una musica antica, con il contributo ideativo di Maurizio Baglini, Roberto Calabretto e Gian Mario Villalta.
Gli atti del convegno