A Capannori (Lucca) un recital per Pasolini con Eros Pagni

Attesa per il reading poetico-musicale in programma mercoledì 26 aprile 2017, alle 21, al cinema-teatro Artè di Capannori (Lucca),  su Pasolini: un poeta, un corsaro con la presenza di Eros Pagni, grande  signore del teatro italiano.
Qui di seguito il comunicato diffuso dagli organizzatori.

Pasolini, reading di Eros Pagni ad Artè
redazionale

http://luccaindiretta.it – 21 aprile 2017

«Eros Pagni all’età di settantasei anni ha fatto un salto di qualità. Prima era un attore bravo, bravissimo. – scrive di lui sul “Corriere della Sera”, Franco Cordelli, il più autorevole dei critici teatrali nonché scrittore – Ora è un grande attore, degno dei massimi del passato e, dico di più, a loro superiore. A tanto è riuscito lasciandosi alle spalle il suo repertorio, classico o moderno».

"Pasolini:un poeta, un corsaro" con Eros Pagni
“Pasolini:un poeta, un corsaro” con Eros Pagni

La serata si inserisce all’interno della rassegna Tra ragione e cuore promossa dal Comune e condotta e ideata da Gianni Quilici. È stata divisa in cinque viaggi, schegge di vitail poetagli amoriil corsaro e infine l’urlo,  e sarà alternata da brani musicali del maestro Fabrizio Datteri, pianista, e del musicista e compositore Gianmarco Caselli all’elettronica.
Perché Pasolini?  «Perché molto di ciò che ha scritto e filmato ancora ci colpisce, ci commuove, ci sorprende, – afferma Gianni Quilici – perché ci è utile per capire chi siamo e dove rischiamo di precipitare. Pasolini è stato, infatti, un grande poeta e insieme un narratore, un intellettuale e, per certi versi, un politico, perché ha capito il suo tempo con lucidità antropologica come pochissimi altri. Inoltre ha avuto il coraggio fisico e psicologico di mettere in gioco il proprio essere tutto. In questo senso si può parlare della vita di Pasolini come di un romanzo, perché è stata una vita costituita di continui strappi: di traumi e di sperimentazioni, di provocazioni e di lotte. Anche da qui il grande fascino che ancora continua a suscitare».
Lo spettacolo prevede un percorso musicale che il pianista Fabrizio Datteri ha pensato come concettualmente assonante alla figura intellettuale di Pasolini. E’ infatti un viaggio nel minimalismo, visto nella sua accezione più alta, ovvero come ricerca di una musica accessibile che parla a tutti, popolare, ma con radici concettuali profonde. Il pianoforte di Datteri si fonderà insieme all’elettronica di Gianmarco Caselli, che per l’occasione ha composto anche il primo pezzo dello spettacolo, in un percorso che da Steve Reich porterà a altri minimalisti storici come Philip Glass, Arvo Part, fino ad arrivare a Ludovico Einaudi, Noto-Sakamoto, la Barcarole di Stefano Ianne (composta per lo stesso Datteri) e Chick Corea.

[info_box title=”Eros Pagni” image=”” animate=””]nato a La Spezia nel 1939, attore e occasionalmente anche doppiatore, compie alla Spezia gli studi, ma coltivando fin dalla più giovane età l’interesse per il teatro.  Ammesso all’Accademia d’Arte Drammatica di Roma all’età di diciassette anni, si diploma nel 1959. Inizia a lavorare al Teatro Stabile di Genova: Gogol, Pirandello, Goldoni, Shakespeare, O’ Neill, Molière sono tra le sue prime principali partecipazioni.
Si dedica anche al doppiaggio e alla recitazione cinematografica; nutrita è la sua filmografia. Il suo film più noto rimane Profondo rosso(1975), ma ha lavorato anche in tre film di Lina Wermüller e ha ricevuto il Nastro d’Argento per la partecipazione a La cena di Ettore Scola (1998).
Nel 2006 ha vinto il Premio E.T.I. Gli Olimpici del teatro  come miglior attore per la sua interpretazione di Willy Loman in Morte di un commesso viaggiatore, per la regia di Marco Sciaccaluga, regista con cui ha avviato negli ultimi anni una fruttuosa collaborazione artistica.
Nel 2008 riceve dal pubblico italiano il Premio Gassman come miglior attore per lo spettacolo La famiglia dell’antiquario  di Carlo Goldoni.[/info_box]

*Foto in copertina: © Vittorio La Verde