A Roma un’importante occasione di riflessione sui compiti e le procedure cui è chiamata l’educazione nel Duemila, messa a confronto con i temi dell’interculturalità, dell’accoglienza dell’altro, dell’inclusione. Emergenze o, al contrario, opportunità su cui si dibatterà a partire dal pensiero di Pier Paolo Pasolini in campo pedagogico.
E appunto “Pasolini e la pedagogia” è il titolo dell’incontro a più voci in programma mercoledì 13 aprile 2016, dalle ore 10 alle 17, presso la Casa della Cultura di Villa De Sanctis, in via Casilina 665, su promozione congiunta dei Municipi V e XII della Capitale, del Comune di Ciampino e del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa, insieme all’Istituto Comprensivo “Via Ferraironi” e all’Associazione “LibRibelli”.
«In una società in cui il conformismo e l’omologazione sembrano essere sempre più padroni del nostro vivere e pensare – si legge nel programma del convegno, curato dalla studiosa e docente Antonella Tredicine e da Angela Felice, direttore del Centro Studi Pasolini casarsese-, Pasolini e la sua pedagogia costituiscono un ponte per costruire un’umanità “significativa”. La pedagogia della “resistenza”, che vede in Pasolini-maestro un interlocutore privilegiato accanto agli studenti, risponde oggi alla necessità dell’educazione e invita al meccanismo voluttuoso della scoperta in un mondo in cui non ci si sorprende più di nulla. In questa direzione la scuola è la soglia in cui interrogarsi attraverso l’Altro, è educare i giovani ad orientarsi nel pensiero, ad essere partecipi di un’intensa esperienza di rapporti umani. Farsi “scolari” di questa pedagogia, in un divenire di apprendimento contro ogni cristallizzazione, significa percepire ed empaticamente vivere la natura profonda dell’educazione che consiste, pasolinianamente, nel “cogliere le sfumature rischiose ed emozionanti delle differenze”».
Accanto al fitto parterre dei relatori (Antonella Tredicine, Alberto A. Sobrero, Angela Felice, Filippo La Porta, Enzo Lavagnini, Roberto Villa, Lorenzo Capitani, Simonetta Salacone, Paola Genovesi e Annamaria Palmieri, quest’ultima assessore alla Scuola e all’Istruzione del Comune di Napoli), è prevista una significativa presenza di studenti di varie fasce scolastiche (Scuola Secondaria di I grado “Francesco Baracca” e Scuola Primaria “Carlo Pisacane”) che porteranno i loro contributi creativi sull’argomento. E ancora i giovani, in quel caso studenti universitari, saranno investiti del compito di animare il dibattito conclusivo dei lavori, incentrato sul tema della “relazione dialogica tra maestro e scolaro”, rapporto decisivo che resta centrale anche nella proposta pedagogica pasoliniana.