È in dirittura d’arrivo il Convegno di studi pasoliniani che, come da tradizione, nel mese di novembre di ogni anno, per la cura del Centro Studi Pasolini di Casarsa, con il sostegno della Regione autonoma del Friuli Venezia Giulia e del Comune di Casarsa, perlustra in modo scientifico uno dei tanti possibili aspetti della multiforme operosità pasoliniana.
Per l’edizione 2017 dell’iniziativa, articolata nei giorni di venerdì 10 e sabato 11 novembre 2017 per la cura scientifica di Luciano De Giusti e Angela Felice, con la consulenza di Franco Zabagli, il tema sotto indagine è “Pasolini e il giornalismo”, argomento finora mai esplorato in modo sistematico nell’ambito della ricerca, nonostante la persistenza e l’importanza dell’impegno di Pasolini nel settore specifico della comunicazione e della stampa periodica.
Si tratta di un impegno che infatti ha coinvolto l’autore già negli anni della formazione universitaria a Bologna e durante la permanenza giovanile in Friuli e che poi ne ha attraversato e connotato l’opera fino agli anni Settanta cosiddetti “corsari” e alla militanza nel cinema d’inchiesta . L’argomento si presta dunque a una ricognizione ad ampio spettro dell’operosità di Pasolini in questo campo, di cui va valorizzata una molteplicità di atteggiamenti convergenti: la tensione pedagogica verso un uditorio da costruire, la vocazione civile, l’interventismo agonistico nel dibattito culturale e politico del proprio tempo, la personalizzazione argomentativa dello stile all’interno del sistema moderno dei mezzi di comunicazione e di informazione.
In considerazione della vastità del tema, oltre che della evoluzione del “giornalismo” pasoliniano, con atteggiamenti di volta in volta diversi a seconda del mutare del contesto storico del secondo Novecento e della stessa visione dell’autore, il Convegno si intende come la prima parte di un’indagine, che poi sarà proseguita con una sessione ulteriore nella primavera del 2018.
Ad articolare questa problematica preliminare è chiamato intanto un autorevole gruppo di studiosi e critici militanti, quali, tra i tanti, Franco Contorbia, Stefano Casi, Elvio Guagnini, Rienzo Pellegrini, Gian Carlo Ferretti, Massimo Raffaeli e Anna Tonelli. Di grande spessore professionale e civile anche i giornalisti (tra gli altri, Tommaso Cerno, Tommaso Di Francesco, Nicola Mirenzi, Antonio Padellaro, Benedetta Tobagi) che, in una prevista tavola rotonda a sigillo dei lavori, proporranno in un libero confronto le loro riflessioni sul ruolo svolto da Pasolini nel giornalismo del suo tempo e sul lascito consegnato ai “colleghi” della carta stampata venuti dopo di lui.
Da non dimenticare poi che, a impreziosire il percorso, è in programma anche un reading teatrale sugli Scritti corsari, letti e commentati da Moni Ovadia, attore-autore e intellettuale di acuminata e libera intelligenza critica.
A questo ricco parterre di teste pensanti spetterà dunque portare un contributo di conoscenza in un argomento di grande rilievo anche per la nostra attualità, secondo approcci disciplinari diversi. A breve sarà diffuso il programma definito dei lavori, la cui importanza è rimarcata anche dai patrocini concessi alla manifestazione da tante prestigiose Istituzioni: le Università di Udine e Trieste, la Fondazione per la Critica Sociale di Firenze, l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia e di Pordenone. Enti, questi ultimi, che hanno inserito il convegno nel calendario degli incontri professionali utili all’assegnazione dei crediti per la formazione dei giornalisti della Regione.
Centro Studi Pier Paolo Pasolini, via Guidalberto Pasolini 4, 33072 Casarsa della Delizia
tel. 0434 870593, info@centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it
*Fotografia in copertina: di Gideon Bachmann / © Cinemazero Images