Domenica 22 dicembre inaugurazione mostra “Pasolini America Warhol”

Al Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa sarà inaugurata domenica 22 dicembre 2024 alle 11.00 la mostra Pasolini America Warhol.

L’esposizione, che rimarrà aperta fino al 23 febbraio 2025, rientra nel progetto “Pasolini/America. il poeta, il regista, l’intellettuale davanti al “Nuovo Mondo”, realizzato dal Centro Studi in collaborazione con l’Università di Udine e la Regione Friuli Venezia Giulia, con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con il sostegno di Banca 360.

Nel febbraio del 2025 il progetto culminerà con un convegno internazionale a Casarsa, in occasione del quale verrà presentato anche il catalogo della mostra.

Pier Paolo Pasolini per le strade di New York, 1966 © L’Europeo _ RCS Mediagroup Spa _ Ph. Duilio Pallottelli All Rights Reserved

I curatori sono Alessandro Del Puppo, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Udine e autore del volume Pasolini Warhol 1975 (Mimesis, 2019), e Giada Centazzo, studiosa e critica d’arte.

Il percorso espositivo racconta un capitolo affascinante e poco noto della vita e dell’opera di Pier Paolo Pasolini: il suo rapporto suggestivo con l’America, in un dialogo indiretto e profondo con la cultura, l’arte e la società statunitense.

Fra letteratura, fotografia e arte, la mostra racconta la complessa relazione di Pasolini con gli Stati Uniti, esplorando i temi e le suggestioni che emersero nel corso della sua vita e della sua acuta osservazione delle cose d’America.

Un momento chiave riconduce al 1963, quando Pasolini realizzò il docu-film “La rabbia”. All’interno del film si recita la poesia “In morte di Marilyn”, dedicata a Marilyn Monroe, scomparsa pochi mesi prima. La sequenza cinematografica viene qui proposta in un affascinante confronto con la celebre “Marilyn” di Andy Warhol.

Un capitolo straordinario e profetico è quello sul rapporto a distanza tra Pasolini e Warhol. Sebbene i due artisti non si siano mai incontrati di persona, nell’estate del 1975 Pasolini scrisse un testo di presentazione per “Ladies and Gentlemen”, la serie di serigrafie che Warhol dedicò ai travestiti di New York.

Lungo il percorso il visitatore incontra poi una selezione dei testi di autori americani che Pasolini lesse in gioventù. Il primo approccio alla narrativa statunitense avvenne grazie all’antologia “Americana” curata da Elio Vittorini e pubblicata nel 1941.

Pier Paolo Pasolini con Oriana Fallaci nello studio di Richard Avedon, 1966 © L’Europeo _ RCS Mediagroup Spa _ Ph. Duilio Pallottelli All Rights Reserved

La parte centrale della mostra è dedicata ai due viaggi compiuti da Pasolini negli Stati Uniti, nel 1966 e nel 1969. Il primo avvenne per promuovere i suoi film; al ritorno in Italia, Pasolini incontrò Allen Ginsberg ed ebbe la rivelazione di un’altra America, di un mondo che gli si chiarì più nettamente durante il secondo soggiorno, nel 1969, quando gli Stati Uniti erano in fermento per le lotte sociali e le rivendicazioni dei diritti civili della popolazione afroamericana.

Questo capitolo del rapporto di Pasolini con l’America è illustrato attraverso le fotografie scattate da grandi autori, fra i quali Duilio Pallottelli (Archivio RCS, viaggio a NY 1966) e Duane Michals (viaggio a NY del 1969).

In questa sezione è inclusa anche una parte della celebre intervista che Pasolini rilasciò a Oriana Fallaci dopo i dieci giorni trascorsi nella metropoli pubblicata su L’Europeo nel 1966 e nella quale lui, marxista convinto, rifletteva sul suo amore, inaspettato e apparentemente contraddittorio, per New York, simbolo del capitalismo mondiale.

Pier Paolo Pasolini per le strade di New York, 1966 © L’Europeo _ RCS Mediagroup Spa _ Ph. Duilio Pallottelli All Rights Reserved

Un passaggio della mostra è infine dedicato alle edizioni americane dei libri di Pasolini. Già dai primi anni ’60, i suoi scritti furono tradotti e pubblicati negli Stati Uniti, fino ad arrivare ai giorni nostri, segno di un dialogo duraturo con il pubblico americano.

*Foto in copertina: Duane Michals, Pier Paolo Pasolini a New York, 1969 © Duane Michals _ courtesy Admira, Milano.