Con 50 docenti arrivati da varie regioni d’Italia, si è svolto a Casarsa da lunedì 2 a mercoledì 4 settembre, il percorso di formazione per insegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo grado dedicato al tema “Pier Paolo Pasolini. Le contraddizioni della modernità”.
L’obiettivo di questa esperienza unica nel suo genere in Italia, che grazie al Centro Studi Pasolini si rinnova da 5 anni, è quello di fornire competenze ed esperienze utili nell’insegnamento di Pasolini ai loro studenti.
Nella sala consiliare del municipio di Casarsa, per un totale di 20 ore di formazione, gli insegnanti hanno seguito gli interventi di studiosi ed esperti che hanno indagato aspetti particolari dell’opera di Pasolini, per approfondire il nesso fra Pasolini e la modernità, una chiave di lettura che può risultare estremamente utile per l’insegnamento/apprendimento scolastico del Novecento. Attraverso un approccio multidisciplinare, che ha preso in considerazione vari momenti e aspetti della produzione pasoliniana e del suo corpus di opere artistiche, sono state messe in luce le questioni più rilevanti alle quali si sta dedicando la ricerca scientifica più aggiornata.
Nella prima giornata del corso, che è coordinato da Andrea Zannini (Università di Udine e membro del Comitato scientifico del Centro studi di Casarsa), lo stesso Zannini e, in collegamento, Maura Locantore (Université de Poitiers), hanno affrontato al mattino il tema “Lo scrittore, l’intellettuale, la coscienza critica”. Nel pomeriggio, invece, il giornalista Alessandro Gnocchi, caporedattore della sezione cultura e spettacoli del “Giornale”, ha parlato di “Pasolini giornalista, il giornalismo e Pasolini”. Martedì 3 settembre, invece, sono intervenuti sul tema “Fonti pasoliniane: un patrimonio da scoprire” Pier Giorgio Sclippa (Società Filologica Friulana) e Riccardo Costantini (Cinemazero), mentre di “Lingua e lingue. Studiare e insegnare Pasolini” ha parlato Lisa Gasparotto (Università Milano-Bicocca).
L’ultima giornata, mercoledì 4 settembre, è stata dedicata a “Pier Paolo Pasolini in Friuli. I luoghi della presenza pasoliniana”, con visita alla casa materna di Casarsa della Delizia, in cui Pasolini visse dal 1943 al 1950, e ad alcuni luoghi significativi degli anni friulani di Pasolini a Casarsa e nel territorio circostante. A curarla è stato Marco Salvadori, presidente del Centro Studi Pasolini e membro del Comitato scientifico del Centro, che ha voluto sottolineare come l’iniziativa per i docenti sia diventata un appuntamento consolidato e atteso, grazie alla qualità e alla credibilità della proposta, inserita nel più ampio e crescente impegno per la formazione portato avanti dal Centro Studi.