“Un intellettuale in borgata”. A Potenza il docu-film di Enzo De Camillis

Al Teatro Don Bosco di  Potenza, per il decennale del Liceo Scientifico “Pier Paolo Pasolini”, giovedì 11 dicembre, alle ore 9.30, sarà proiettato il recente docu-film Un intellettuale in borgata (prod. TamTam Online/ SAS Cinema) firmato nel 2013 dal regista Enzo De Camillis e vincitore nella sezione documentari del Festival napoletano “Omovies”.  Dopo la visione, a dialogare con gli studenti sarà lo stesso regista, affiancato da Angelo Fàvaro, docente di latino e greco, nonché collaboratore dell’Università Tor Vergata di Roma.
Sarà un modo per avvicinare i giovani ai primi difficili anni dell’arrivo a Roma nel 1950 del poeta reietto dal Friuli e alla produzione letterario-cinematografica e intellettuale che ne è seguita.  “Proprio la quotidianità e la contiguità con le durissime condizioni di vita delle “borgate” romane – commenta De Camillis – saranno l’osservatorio sociale attraverso il quale il poeta muoverà i primi passi di quella esperienza umana che descriverà nelle opere di indagine e denuncia sociale della maturità intellettuale ed artistica. E’ da queste riflessioni che nasce il romanzo dei ragazzi di Donna Olimpia, Ragazzi di Vita, che suscitò violentissime polemiche negli ambienti degli intellettuali di sinistra e, in particolare, all’interno del PCI. Erano le accuse di un mondo politico miope in contrapposizione alla lungimiranza culturale di Pasolini, che avrà il suo tragico epilogo proprio nelle pagine di Petrolio con la denuncia di un mondo economico che si stava preparando alla globalizzazione dei nostri giorni”.

"Un intellettuale in borgata" (2013), regia di Enzo De Camillis
“Un intellettuale in borgata” (2013), regia di Enzo De Camillis

Tale lungimiranza culturale si spinse fino alla lucida denuncia delle trame oscure del potere affidata alle celebri parole di “Io so … ma non ho le prove”, pubblicate nel 1974 sulle pagine del “Corriere della Sera”. Ed è  proprio la lettura di “Io so … ma non ho le prove” da parte dell’attore Leo Gullotta che fa da filo conduttore della narrazione del docu-film, che è intarsiato poi dalle testimonianze e dai ricordi di tante voci autorevoli: Stefano Rodotà, il compianto Gianni Borgna, Otello Angeli, Maurizio Ponzi, Silvio Parrello, Umberto Mercatante, Antonio Del Guercio, Luciana Capitolo, Citto Maselli, Ugo Gregoretti, Nino Russo, Goffredo Bettini, Vincenzo Vita, Renato Parascandolo, Osvaldo Desideri e Pupi Avati.