Sullo scaffale. “Pasolini: Teatro come utopia”, un libro di Nicolò Bernini

È fresco di stampa un nuovo saggio che analizza il senso della scrittura di Pasolini per il teatro. Ne è autore il giovane studioso romano  Nicolò Bernini, che, nel libro  Pasolini: Teatro come utopia (ed. L’Erudita, Roma, 2017), si impegna ad esplorare «una delle caratteristiche che vestono il teatro, il cinema, la poesia del grande autore. Il rito, cioè,  inteso come processo psichico capace di cristallizzare una unicità e una identità, che si evidenziano e si riaffermano, nel loro continuo divenire. Una rottura quindi con le leggi, con il Potere». Un aspetto che è particolarmente evidente nella tragedia Orgia del 1968, che nel saggio è oggetto di una specifica disamina, in quanto esemplare della linea interpretativa seguita: è infatti «un dramma che utilizza la coppia borghese per essere antiborghese e andare contro la morale, attraverso l’impianto onirico e libidico []. La diversità allora, diventa un puro termine di negazione della norma in contrasto con il Potere che tenta di nasconderla». Così commenta Niccolò Carosi in una recensione a questo nuovo saggio apparsa su www.informazione.it del 17 dicembre 2017.
Del libro riproduciamo la scheda che compare nella quarta di copertina.

"Pasolini:Teatro come utopia" di Nicolò Bernini. Copertina
“Pasolini: Teatro come utopia” di Nicolò Bernini. Copertina

“Pasolini: Teatro come utopia” di Nicolò Bernini
dalla quarta di copertina

Eclettico, eccentrico, critico, anticonvenzionale e volutamente polemico. A più di quarant’anni dalla sua scomparsa, Pier Paolo Pasolini rimane ancora oggi uno degli intellettuali italiani di maggior spessore, capace di oltrepassare e reinventare i confini delle più disparate forme d’espressione artistica: dalla poesia al giornalismo, dal romanzo alla regia cinematografica, fino al teatro, luogo-non luogo in cui riesce a dare vita a una nuova forma d’arte, il teatro di parola, agorà di confronto, scambio e dibattito ma anche regno indiscusso del lògos, della catarsi e della poesia. Nicolò Bernini, nel centrare sapientemente la propria analisi sulla tragedia Orgia, coglie uno degli elementi base del teatro pasoliniano: il rito. Attraverso una trattazione puntuale e scrupolosa, ricca di spunti originali oltre che di una attenta riflessione critica, l’autore chiarisce come questo testo sia esemplificativo di un immaginario poetico che vede nella tradizione del rituale orgiastico la rottura con il potere e il contatto rigenerativo con il vero io, nel disperato bisogno di riaffermare la propria identità.

[info_box title=”Nicolò Bernini” image=”” animate=””](Roma, 1988) si laurea con lode in Scienze dello Spettacolo presso l’Università degli studi di Firenze, con una tesi in Storia del teatro. Durante il suo percorso approfondisce gli aspetti legati al management culturale e artistico. Si occupa di comunicazione e contenuti creativi.[/info_box]