Pasolini: novità in libreria

La pubblicistica riguardante Pier Paolo Pasolini crediamo non abbia eguali fra gli autori italiani e anche in questi primi mesi dell’anno, che ricorderemo come i giorni sospesi dell’epidemia del Covid 19, le uscite in libreria sono proseguite senza sosta.

Siamo tutti in pericolo
di Furio Colombo, Pier Paolo Pasolini (Edizioni Aliberti, 2020)

È proprio di questi tempi l’uscita della nuova edizione della famosissima “ultima” intervista di Pier Paolo Pasolini rilasciata a Furio Colombo il giorno prima dei “fatti dell’Idroscalo”. Il giornalista, che all’epoca della morte di Pasolini era tra le firme più prestigiose del quotidiano La Stampa, raccoglie le ultime profetiche, rabbiose e disperate parole di Pier Paolo Pasolini il quale suggerisce egli stesso il titolo di quella sua “l’ultima intervista”: Siamo tutti in pericolo.


 Il Vangelo secondo Matteo-Edipo Re-Medea
di Pier Paolo Pasolini (Garzanti, 2020)

“Questo volume raccoglie le sceneggiature di tre film tra i più intensi e poetici di Pasolini: opere che al loro apparire suscitarono entusiasmi, discussioni e polemiche. Nel Vangelo secondo Matteo (1964) Pasolini esplora la figura sociale di Cristo e il rilievo storico del suo messaggio. Nell’Edipo re (1967), il film più autobiografico di Pasolini, la tragedia di Sofocle viene riletta in una luce inedita: la vicenda del sovrano di Tebe segna l’imporsi dei tempi circolari della vita e del mito su quello lineare della storia. In Medea (1969) il regista rappresenta nuovamente il conflitto tra una visione religiosa e una visione illuminista e razionalista del mondo.” (dalla prefazione di Morando Morandini).


Pasolini Requiem – Nuova edizione
di Barth David Schwartz (La nave di Teseo, p. 836, 2020)

 A distanza  di 15 anni dalla pubblicazione dell’editore Marsilio della prima edizione italiana, esce ora per iniziativa de La nave di Teseo la monumentale biografia di Barth David Schwartz Pasolini Requiem. Questa nuova edizione  è stata curata curata da Paolo Barlera con la collaborazione di Alberto Pezzotta. Se la precedente edizione con le sue 1060 pagine risultava più ricca rispetto alla prima edizione americana uscita nel 1992 presso Pantheon Books di New York, quella attuale si presenta più ancora più agile dopo gli interventi dello stesso autore effettuati in occasione della seconda edizione pubblicata negli Stati Uniti da University of Chicago Press nel 2017. Il volume si chiude con una inedita postfazione che ricostruisce l’iter processuale della morte di Pasolini e da conto delle tante teorie e inchieste che negli ultimi anni hanno cercato di dare un nome agli assassini e ai loro mandanti.


Pasolini
di Antonio Tricomi (Salerno editrice, 2020)

«Aveva torto e non avevo ragione». Così Fortini in ricordo di un interlocutore la cui grandezza oggi ci si rivela ancor più controversa, ma la cui intelligenza delle questioni e il cui sguardo sulla realtà circostante continuano a offrire un punto di vista con cui è impossibile non confrontarsi. In primo luogo perché, sperimentando soluzioni espressive talvolta addirittura estremistiche, Pasolini ha in fondo sempre cercato il conflitto con l’industria culturale, col senso comune. Scrutato in quest’ottica da Antonio Tricomi, il bulimico work in progress pasoliniano dimostra di trovare i propri capisaldi senz’altro nelle Ceneri di Gramsci e nella Meglio gioventù, nei corto e mediometraggi degli anni Sessanta, in testi teatrali come Orgia e Calderón, ma, ancor più, nei suoi esiti ultimi. In particolare, nei propri risvolti saggistici (dagli Scritti corsari alle Lettere luterane e a Descrizioni di descrizioni), in quell’autentico “incubo” cinematografico che è il Salò o le 120 giornate di Sodoma e, soprattutto, in Petrolio. È in tale, apocalittico «centone» che urge con ogni probabilità rinvenire il capolavoro almeno potenziale di Pasolini.


Il fascismo secondo Pasolini
di Alessandro Viola (Mimesis, 2020)

La riflessione pasoliniana sul fascismo è complessa, peculiare, controversa. Complice la natura letteraria del suo linguaggio, Pasolini è diventato in tempi recenti un’autorità ambigua, contesa e rivendicata, a colpi di citazioni, dalle parti politiche più varie. Questo lavoro si propone di affrontare tale ambiguità, comprendendola. Che cosa pensava Pasolini del fascismo, vecchio e nuovo? E che cosa pensava dell’antifascismo e degli antifascisti del suo tempo? Il saggio cerca di rispondere a questi interrogativi calandoli all’interno del pensiero e della poetica dell’autore, a partire dai primi contributi giornalistici degli anni Quaranta, fino a culminare con gli interventi critici e polemici degli anni Settanta. Ne viene fuori una genealogia a tutto tondo della riflessione pasoliniana, che contempla tanto la natura intimamente letteraria quanto l’ispirazione politica della sua prospettiva.


Pier Paolo Pasolini. Sulle barricate dell’anima
di Patrizia Salvatori (Edizioni Alphaville Cineclub, Roma, 2020)

Presentato a Roma il 5 marzo scorso nel quartiere del Pigneto nell’anniversario della nascita del poeta il libro di Patrizia Salvatori Pier Paolo Pasolini. Sulle barricate dell’anima nasce dalle lezioni di cinema condotte dall’autrice e propone un percorso ragionato e documentato sulla filmografia del regista.


Pier Paolo Pasolini 1922-1975 Der Zorn
(Verlagshaus, Berlino, 2020)

Esce per il lettore di lingua tedesca un volume che raccoglie i testi e dei saggi dedicati al film La rabbia realizzato nel 1963 da Pier Paolo Pasolini. Si tratta di un film di montaggio che utilizza sei annate di un cinegiornale dell’epoca: “Un opera giornalistica, dunque, più che creativa. Un saggio più che un racconto…La mia idea era, diciamo, quella di realizzare una denuncia marxista della società del tempo e di ciò che vi stava avvenendo”: così lo stesso regista. Il libro è arricchito dalle immagini del pittore, illustratore e regista siciliano Guglielmo Manenti, da un saggio di Ricardo Domeneck e si avvale della traduzione di Anna Giannessi.


Poesie-Bàsné / Poesie scelte / Vybor z poezie
di Pier Paolo Pasolini (H&H, 2020)

Si tratta della prima e più ampia selezione dell’opera poetica di Pier Paolo Pasolini tradotta in lingua ceca avvalendosi della traduzione di Alice Flemrovà e Tomàs Matras. Questa nuova raccolta Pasolini. Poesie-Bàsné che riserva uno spazio importante anche alle liriche friulane a partire da Poesie a Casarsa opera una selezione che comprende tutta la produzione pasoliniana ed è arricchita dal testo Il poeta delle ceneri pubblicato in Italia solo dopo la sua morte nel 2010 dall’editore Archinto.