“L’ultimo Pasolini”, un saggio di Alfredo Traversa

Su segnalazione dello stesso autore, invitiamo alla lettura del saggio L’ultimo Pasolini (ed. Pubblicazioni Italiane, Treviso 2015) scritto dall’attore e regista  Alfredo Traversa, che alterna la scrittura alla pratica del teatro, per lui alternativo. Nel nuovo libro (postfazione di Roberto Chiesi)  racconta la storia dell’ultimo sequestro dell’ultimo film (Salò o le 120 giornate di Sodoma) di Pasolini. Un  “racconto poetico fatto di coincidenze”,  commenta Renzo Paris, su un piccolo grande caso giudiziario risolto da un’incredibile indagine. Riportiamo  qui di seguito una parte della scheda pubblicata su www.basicterzosettore.it/…/Lultimo_Pasolini, aggiungendo insieme che il libro è reperibile presso Pubblicazioni Italiane (info@pubblitaliane.it).

www.basicterzosettore.it/…/Lultimo_Pasolini

1975-2015
A 40 anni dalla morte di Pasolini un piccolo grande caso giudiziario che viene risolto da una incredibile indagine.
È l’incredibile storia dell’ultimo sequestro dell’ultimo film di Pasolini, avvenuto in un paese di Puglia. Una situazione che ha dell’incredibile. Vicende inimmaginabili. Ma questa è la Puglia, che per Pasolini diventa il luogo dove iniziare la propria avventura poetica e dove terminare la propria esistenza con l’ultima conferenza prima di morire (Il riferimento va all’incontro-dibattito, noto come Volgar’eloquio, tenuto da Pasolini al Liceo Palmieri di Lecce il 21 ottobre 1975. ndr). Un’indagine narrata da Alfredo Traversa che mette insieme tasselli della sua vita con le vicende pugliesi di Pasolini. A quarant’anni dalla morte del poeta, un omaggio ad una parte della sua vita sino ad ora poco nota, e che trova anche nella ricostruzione realizzata da Roberto Chiesi (responsabile del Centro Pasolini di Bologna) occasione alta di riflessione sull’ultimo suo film.
L’ultimo Pasolini rappresenta un passaggio o meglio una chiusura alle vicende giudiziarie di Pasolini che – iniziate da Laura Betti ed Alberto Moravia – trovano proprio in questa narrazione di Traversa la giusta conclusione e la definitiva collocazione di un sequestro unico nella storia del cinema in Italia (e forse nel mondo), tanto che lo stesso “giudice” che lo sequestrò venne processato per averlo sequestrato.

"L'ultimo Pasolini". Copertina
“L’ultimo Pasolini”. Copertina

Compagno di vita. Ecco, Pasolini per me è questo. Che in qualche modo il mio paese sia stato protagonista di un fatto così clamoroso, mi fa amare ancor di più questo compagno e mi porta a ricercarlo nella quotidianità della mia vita, tra i miei paesani. In questo inaspettato finale risento lei, Laura, che canta “Ossigenarsi a Taranto/làlàlàlàlà/è stato il primo errore/làlàlàlà…/l’ho fatto per amore/làlàlà….”.  Ricordate? Quanto tempo è trascorso, vero, Laura? Quante vite fa? Cosa ci resta di tutto questo non comprendersi, di tutto questo cercarsi, di tante energie spese per migliorare se stessi e la società in cui si vive? Tu Laura lo hai capito, ora? Anche io, come te, l’ho fatto solo per amore (Alfredo Traversa).

 [info_box title=”Alfredo Traversa” image=”” animate=””]attore e regista, dopo l’Accademia D’Arte Drammatica “S. D’Amico”, si occupa del teatro in luoghi altri. In un hangar della Marina Militare tra aerei da guerra porta immigrati a narrare le proprie storie. E’ tra i primi a sperimentare il teatro multietnico a Siena al Teatro dei Rinnovati con una Divina Commedia che si apre con la preghiera di un muezzin. Attore per le sedi RAI di Bari, Napoli e Roma, compie una significativa l’esperienza di assistente con il regista Krzysztof  Zanussi. Scrive per la Rai uno sceneggiato radiofonico con Tito Schipa Jr. sulla vita del grande tenore italiano. Tra le pubblicazioni  da menzionare Le giornate di un critico teatrale (ed. Bevivino, Milano), Santa che voleva solo vivere (ed. La Meridiana, Molfetta), L’ultimo Pasolini (ed. Pubblicazioni Italiane, Treviso). In Puglia ha inventato il Teatro di Fantiano.[/info_box]