Intervista a PPP sul set di “Uccellacci e uccellini”. Cofanetto/Cineteca di Bologna

Per gli appassionati del jazz e per i pasoliniani più raffinati, segnaliamo una nuova perla editoriale della Fondazione Cineteca di Bologna. Si tratta del cofanetto  Jazz e  altre  visioni,  curato da Olmo Amico, che tra varie documentazioni visive include anche il film  Il cinema  della  realtà, realizzato da Gianni Amico nella seconda metà degli anni Sessanta e prodotto da Gian Vittorio Baldi. Si tratta di un sondaggio del movimento neorealista, ormai archiviato, attraverso le riflessioni di alcuni maestri del cinema italiano che entro la temperie culturale e politica del dopoguerra realizzarono autentici capolavori. Con Cesare   Zavattini, Vittorio De Sica,  Roberto  Rossellini,  Bernardo Bertolucci,  Francesco  Rosi e  Michelangelo Antonioni,  compare dunque anche Pasolini, intervistato da Amico nel 1965 sul set del film Uccellacci  e uccellini.
Qui di seguito, per gentile assenso di Roberto Chiesi, responsabile del Centro Studi-Archivio Pier Paolo Pasolini della Cineteca di Bologna, la scheda descrittiva del progetto.  

"Jazz e altre visioni". Booklet (Cineteca Bologna)
“Jazz e altre visioni”. Booklet (Cineteca Bologna)

Pier  Paolo  Pasolini  intervistato  da  Gianni  Amico  nel 1965  sul set di Uccellacci  e uccellini è una delle sequenze più significative del film Il cinema  della  realtà,  prodotto  da  Gian Vittorio Baldi (il produttore di Porcile)  e  realizzato  da  Amico  fra il 1965 e il 1969, dove il cineasta ligure  analizza  ciò  che  ha  rappresentato il Neorealismo parlandone con Cesare   Zavattini,   Vittorio   De   Sica,  Roberto  Rossellini,  Bernardo Bertolucci,  Francesco  Rosi,  Michelangelo Antonioni, Pasolini, appunto, e altri.
Il  film,  che costituisce un documento di straordinario interesse, è edito dalla  Fondazione Cineteca di Bologna per la prima volta nel cofanetto Jazz e  altre  visioni,  a  cura  di  Olmo  Amico, che comprende anche i film We insist!  Suite  per  la libertà subito (1964), Appunti per un film sul Jazz (1965)  e  il  documentario L’uomo Amico (2014) di Germano Maccioni con gli interventi di Bernardo Bertolucci, Tatti Sanguineti e Stefano Zenni.
Il   booklet,   compreso   nel  cofanetto,  riunisce  scritti  di  Bernardo Bertolucci, Marco Bertozzi, Roberto Chiesi e Jean-Louis Comolli.

[idea]Info[/idea]
Jazz  e altre visioni, edizioni Cineteca di Bologna, in tutte le librerie e i negozi di dvd.

[info_box title=”Gianni Amico” image=”” animate=””]regista, documentarista, sceneggiatore, animatore culturale,  è stato una figura eclettica e singolare del cinema italiano. Al centro della sua  opera,  una  grande  passione  per  la  musica jazz. Il cortometraggio d’esordio,  We insist! Suite per la libertà subito, è ispirato al manifesto del  free  jazz  e  del  nascente  movimento  per  i  diritti  civili degli afroamericani,  We  Insist!  Freedom Now Suite di Max Roach. Appunti per un film  sul  jazz,  girato  durante  il  Festival  Internazionale del Jazz di Bologna  nel  1965,  con  esibizioni,  fra gli altri, di Gato Barbieri, Don Cherry,  Steve  Lacy  e  Mal Waldron, è la testimonianza di una stagione di straordinaria energia creativa.[/info_box]