A Milano, il libro sul “Vangelo secondo Matteo”, a cura di Roberto Chiesi

Martedì 7 febbraio 2017, alle ore 18, a Milano, nella Sala del Grechetto della Biblioteca Centrale Palazzo Sormani (Corso di Porta Vittoria 6), sarà presentato il libro Cristo mi chiama ma senza luce. Pier Paolo Pasolini e il “Vangelo secondo Matteo”, a cura di Roberto Chiesi (edizioni Le Mani).
L’iniziativa è promossa dall’Associazione Amici dell’Osservatorio della Pro Civitate Christiana di Assisi e dal Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini della Fondazione Cineteca di  Bologna,  in collaborazione con il Comune di Milano. Accanto al curatore Roberto  Chiesi del Centro  Studi  bolognese e per la moderazione di Ivan Grossi, sono previsti gli interventi di Roberto Calabretto (Università di Udine), Margherita Caruso (interprete del ruolo di Maria giovane nel film) e Ester  Bonsante (Associazione  Amici dell’Osservatorio della Pro Civitate Christiana), mentre l’attore Roberto Carusi leggerà la lettera che Pier Paolo Pasolini scrisse a don Giovanni Rossi, fondatore della Pro Civitate Christiana. Varie  voci che saranno impegnate a illustrare una pubblicazione che raccoglie gli esiti di un importante convegno di Assisi del 2014 e del quale, qui di seguito, riproduciamo la quarta di copertina.

"Cristo mi chiama ma senza luce". Copertina
“Cristo mi chiama ma senza luce”. Copertina

«Cristo  mi  chiama  ma  senza  luce»  è il verso di una poesia (La domènia uliva  /  La  domenica  uliva,  del 1942) in cui Pier Paolo Pasolini ventenne evocava  la  propria contraddittoria attrazione per la figura di Cristo, un richiamo  carismatico  ma  «senza  luce»,  perché  Pasolini  era ateo e non credeva alla divinità del Messia.
Dopo  l’emozione  provata  visitando la Cittadella di Assisi e rileggendo i Vangeli,  volle realizzare Il Vangelo secondo Matteo (1964), dove la figura e  le parole di Cristo venivano contrapposte da Pasolini alla «vita come si sta  configurando all’uomo moderno, la sua grigia orgia di cinismo, ironia, brutalità…, compromesso…».
A cinquant’anni di distanza, otto studiosi di diversi istituti e università italiane  affrontano  l’analisi e la lettura del capolavoro pasoliniano, un film che ha segnato un’epoca. Introdotto dalle presentazioni di Ivan Grossi, presidente dell’Associazione Amici  dell’Osservatorio  della  Pro  Civitate Christiana e Chiara De Luca, presidente della Pro Civitate Christiana, il volume riunisce saggi di Marco Antonio  Bazzocchi  (Università  di Bologna), Tony Bernardini (Pro Civitate Christiana),  Roberto  Calabretto  (Università  di  Udine),  Roberto Chiesi (Centro   Studi   –  Archivio  Pasolini  di  Bologna),  Luciano  De  Giusti (Università  di  Trieste),  Virgilio Fantuzzi (La Civiltà Cattolica), Peter Kammerer   (Università   di   Urbino),  Dario  Edoardo  Viganò  (Pontificia Università  Lateranense)  e le testimonianze di alcuni interpreti del film: Margherita Caruso, Ninetto Davoli  e Giacomo Morante.