A Matera la mostra “PPP: il volto icona” con le opere degli studenti dell’artistico. Una recensione di Franco Martina

Negli spazi altamente suggestivi del circolo culturale l’Atrio di Matera, si è chiusa il 13 maggio 2016 la bella mostra inaugurata il 6 maggio  Pier Paolo Pasolini: il volto icona che  ha visto l’esposizione dei lavori pittorici realizzati con tecniche diverse da 43 giovani creativi in erba del Liceo artistico “Carlo Levi” della città dei Sassi. Le tante tavole, tutte interessanti,  sono il frutto di due anni di studio, che hanno comportato non solo la conoscenza dell’intellettuale cineasta che  scelse Matera come sfondo della sua Gerusalemme nel Vangelo secondo Matteo, ma anche la personale rielaborazione visiva nel trattamento del tema, legato in particolare al volto inconfondibile di Pasolini. Ed è anche un giusto orgoglio per il Claudio Vino, il docente e artista che ha favorito e seguito questo progetto, come un esempio di buona scuola pubblica dagli esiti artistici notevoli di cui ora è auspicabile il riallestimento  anche oltre i confini lucani.
Sull’iniziativa pubblichiamo la descrizione entusiastica che ne ha fatto il giornalista Ansa Franco Martina su http://giornalemio.it del 7 maggio 2016.

Una icona … Pasolini e i ragazzi dell’artistico di Matera
di Franco Martina

http://giornalemio.it – 7 maggio 2016

Due anni di lavoro, una traccia, letture e poi una ricerca personale nella vita e sulle orme di un uomo difficile, contro, scomodo, lungimirante nell’analizzare volti, sguardi, storie di una Italia in chiaroscuro (e per tanti versi lo è ancora con il velo dell’ipocrisia diffusa e del compromesso a ogni costo) che lo scrittore, giornalista, regista e altro ancora Pier Paolo Pasolini ha osservato mettendone a nudo ‘’vizi privati e pubbliche virtù’’.
E i ragazzi del Liceo artistico ‘’Carlo Levi’’ di Matera sotto la guida di un docente ‘’fedele alla linea’’ nel senso più pieno della politica del fare …e del coinvolgere, come Claudio Vino, hanno tirato fuori lavori davvero interessanti nella mostra Pier Paolo Pasolini: il volto icona che sarà possibile visitare fino al 13 maggio 2016 presso il circolo culturale l’Atrio al civico 27 di via San Biagio.
I risultati di tanta applicazione, ricerca, sono nelle opere realizzate con tecniche, luci e ‘’squarci’’ diversi nei suggestivi ambienti tufacei dell’Atrio … in continuità con quei luoghi descritti 50 anni fa da Pier Paolo Pasolini nei rioni Sassi con la pellicola  Il Vangelo secondo Matteo. E così il volto dell’irrequieto ma efficace intellettuale friulano poi trasferitosi a Roma è permeato nei tratteggi dallo sky line dei Sassi, tra colori neri, grigi, ocra, con la posa della mano sotto il mento, con o senza occhiali scuri o estrapolati con un fondo blu da una celeberrima foto di Domenico Notarangelo, che lo raffigura con lo sconosciuto attore spagnolo Enrique Irazoqui, nel ruolo di Gesù per il Vangelo Secondo Matteo.

Matera. Mostra "Pier Paolo  Pasolini: il volto icona"
Matera. Mostra “Pier Paolo Pasolini: il volto icona”

Volti, portrait, come li hanno enumerati (esibendo anche pannelli di prove) i giovani artisti del liceo, spaziando dalle pose iperriflessive dell’iconografia consolidata a quella più serena e un po’ scherzosa, dai tratti policromi, di un tratto a metà tra i fumetti di scuola americana e giapponese e con tanto di cravatta simile a una pellicola cinematografica.
Un Pasolini pre…digitale che meriterebbe le strisce di un fumetto. E perché no? La ricerca ha portato a spaziare nella vasta produzione cinematografica e poetica dell’uomo in “bianco e nero’’ : dal collage de  Il fiore delle Mille e una notte ai Comizi d’ amore ai versi senza tempo …Io sono una forza del Passato…, incorniciati e impressi su una tavola sottoposta a invecchiamento. Bella idea: fa arredo e cultura e l’effetto è gradevole per l’occhio e per lo spirito. Vero, professor Vino?
Spazio anche all’amore per la cultura (‘’ Per amare la cultura occorre una forte vitalità: e niente necessita di una più accentuata e matta energia che il desiderio di possesso’’) e alle installazioni che legano l’impegno di cineasta, come ha fatto una studentessa che ha riprodotto utilizzando del cartone la cinepresa utilizzata durante le riprese a Matera per il Vangelo, a quello di impegno di militante intellettuale comunista propria dell’iconografia delle “ Internazionali’’.
Ormai è modernariato, ma anche storia di una Italia e di un mondo di ‘’ideali’’ politici finiti sotto i cingoli dell’epoca virtuale dei ‘’mi piace’’ e degli hashtag #infedeliallalinea.
Restano l’interesse e la qualità della mostra. Merito agli autori che hanno realizzato davvero un bel progetto. Sono Alessandro D’Alcantara, Annalisa Carmela Zuccaro, Angelica Cazzetta, Anna Maria Moramarco, Annalisa Alfarano, Annandrea Di Biase, Antonella Venezia, Dario Di Cuia, Desirèe Di Noia, Eleonora Bonelli. Emanuela Groia,Emilia Laurenzana, Federica Punzi, Felice Furioso, Flavia Clemente, Francesca Fittipaldi, Francesca Natrella, Francesca Soranno, Francesco Ruggeri, Gaia Fiore, Giovanni Matteo Moramarco, Giuditta Gramegna, Giuseppe Taccardi, Grazia Larizza, Ilaria Avena, Luca Castelmezzano, Lucia Chiancone. Luigi Druda, Marco Forte, Marco Sisto, Michela Trotti, Nicola Pietracito, Paola Migliaccio,Paola Oliveto, Pasqua Eleonora Moramarco, Raffaele Dimichino, Raffaele Musci, Roberto Ditaranto, Sara Barbieri, Serena Forte, Silvia Sacco, Valentina Avena e Vincenzo Capurso.
«Il loro lavoro –assicura il professor Claudio Vino, soddisfattissimo per i risultati conseguiti- non si ferma qui e la mostra diventerà itinerante, perché unica e  legata a un progetto condiviso e sviluppato dai ragazzi». E’ un’ottima pratica di una buona scuola, non quella renziana che è tutt’altro, per rinfrescare e attualizzare programmi che, se non fosse per la volontà e la lungimiranza di alcuni docenti determinati, finirebbero allo studio dell’ immarcescibile Alessandro Manzoni, alla seconda Guerra Mondiale o all’ Impressionismo per restare alla storia dell’arte. Svecchiare a e attualizzare i programmi per innovare il Bel Paese: la Buona scuola pubblica ( regole, risorse e organici a parte) passano anche da esperienze come quelle del Liceo Artistico di Matera.
E riconoscimenti per quanto fatto sono venuti anche dall’incontro che i ragazzi hanno avuto venerdì  6 maggio, nella sala consiliare della Provincia, nel corso di un incontro con Angela Felice, direttore del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia (Pordenone) su “Pasolini e la comunicazione di massa’’ e il professor  emerito di Letteratura italiana all’Università di Bari, Pasquale Voza, su Pasolini pedagogo, oltre che da Patrizia Di Franco, dirigente scolastico dell’’Istituto di istruzione superiore “Duni –Levi” di Matera. Quest’ultima nella ampia e compatta presentazione della brochure alla mostra ha offerto molti spunti per continuare il lavoro di ricerca. Ne citiamo un passaggio che sintetizza e valorizza il lavoro svolto.

Matera. Una tavola della mostra "Pasolini: un volto icona"
Matera. Una tavola della mostra “Pier Paolo Pasolini: il volto icona”

«… I lavori in mostra,così come la loro progettazione, rimandano, a una conversazione ininterrotta tra Pasolini e quella dei luoghi della nostra terra, che si definisce in rappresentazioni anche immaginifiche di una vita raccontata e sognata con amore umido, aspra sapienza e dolente giudizio. L’artista, che qui viene rappresentato e in qualche modo narrato attraverso il suo stesso sguardo, non ha paura di sporgersi oltre il ciglio della sua solitudine, di guardarci dentro e di scoprire quello che siamo diventati, con una sorta di magia che brucia la pesantezza della realtà, che risveglia mormoranti emozioni e dà loro colori nuovi».
Dopo Pasolini per i ragazzi dell’artistico di Matera si prepara un progetto su Dino Buzzati, pittore e scrittore, scenografo, dai molteplici interessi, e che ebbe una vita intensa affrontando temi e problematiche differenti come l’angoscia, la paura della morte, la magia, il mistero, la ricerca dell’assoluto e del trascendente, il destino, il fantastico, il surrealismo, l’orrore, l’amore e la fantascienza. Un visionario dalle lucide analisi del suo tempo? Senz’altro un intellettuale e un personaggio del XX secolo da approfondire.
Al professor Claudio Vino il compito di introdurlo agli allievi con un progetto, che si annuncia impegnativo e stimolante … pronto per Matera 2019.

Matera. Un ragazzo del Liceo artistico al lavoro
Matera. Uno street artist del Liceo artistico al lavoro