A Bologna presentazione del libro di Gian-Luca Baldi, figlio di Gian Vittorio

Giovedì 16 marzo 2017, alle ore 18.30, presso la Biblioteca Renzo Renzi della Fondazione Cineteca di Bologna, sarà presentato il romanzo di Gian-Luca Baldi  Quello di cui non vogliamo parlare (ed. Giovane Holden, 2016), Premio Bukowski 2016. L’autore, che è musicista e  scrittore, è figlio del regista e produttore, scomparso da poco,  Gian Vittorio Baldi, che tra l’altro produsse il film Porcile di Pasolini (1969). L’incontro, organizzato dal  Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini della Fondazione Cineteca di Bologna e a ingresso, prevede accanto all’autore anche l’intervento del responsabile Roberto Chiesi e, in apertura, la proiezione di un’intervista filmata a Gian Vittorio Baldi.
Qui di seguito il comunicato diffuso per l’iniziativa, insieme a una scheda bio-bibliografica di Gian-Luca Baldi.

Presentazione del libro “Quello di cui non vogliamo parlare”
di Gian-Luca Baldi
(ed- Giovane Holden, 2016)

giovedì 16 marzo, ore 18.30
Biblioteca Renzo Renzi della Fondazione Cineteca di Bologna

intervengono
Gian-Luca Baldi e Roberto Chiesi (responsabile del Centro Studi – Archivio Pasolini di Bologna)
in apertura la proiezione di un’intervista filmata a Gian Vittorio Baldi

"Quello che non vogliamo sapere" di Gian-Luca Baldi. Copertina
“Quello di cui non vogliamo parlare” di Gian-Luca Baldi. Copertina

Un libro che, in forma narrativa e seguendo le digressioni della memoria, rievoca la personalità di Gian Vittorio Baldi, regista di Fuoco! (1968), film emblematico del ’68, e produttore di film di Robert Bresson, Jean-Marie Straub e Pier Paolo Pasolini (Porcile, 1969, e Appunti per un’Orestiade africana, 1970), scomparso nel 2015. L’autore è il figlio Gian-Luca, musicista e docente di composizione presso il Conservatorio di Castelfranco Veneto, che ha ricevuto il Premio Bukowski 2016 per il miglior romanzo. Una breve introduzione, il tempo dell’orazione funebre e poi il ritorno a casa, Quello di cui non vogliamo parlare si svolge tutto nell’arco di una mattinata, ma in realtà spazia, attraverso la memoria, lungo i quarant’anni della vita di una famiglia. Il funerale di un padre, regista e produttore, è l’occasione per un lungo flusso di coscienza che, apparentemente senza ordine, tocca tutta una serie di temi che spesso cerchiamo di evitare, partendo prima di tutto da quello della morte: tanto la morte dei nostri cari quanto la paura della nostra morte. E poi le nostre fobie, la memoria e l’oblio, l’amore e la fine dell’amore, l’omosessualità e i pregiudizi, il ruolo della creatività e della fantasia nella nostra vita: ecco alcuni dei temi toccati che confluiscono in una narrazione fluida e incalzante. Un gesto di verità a oltranza, che non risparmia per primo il suo autore.

Info
Biblioteca Renzo Renzi – Fondazione Cineteca di Bologna
Piazzetta Pier Paolo Pasolini
via Azzo Gardino 65/b, Bologna

[info_box title=”Gian-Luca Baldi” image=”” animate=””]romano d’adozione, vive a Padova dal 2000. Vincitore del concorso per esami e titoli per la cattedra di Composizione nel 1999, ha insegnato per dodici anni presso il Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, e dall’anno accademico 2011-2012 presso il Conservatorio di Castelfranco Veneto. Si è diplomato in Composizione presso il conservatorio Gian Battista Martini di Bologna nel 1991 col massimo dei voti, sotto la guida del compositore di origine ungherese Ivan Vandor. Due anni dopo ha conseguito un Master of Arts in Composizione presso il Mills College, Oakland, California, perfezionando i suoi studi in composizione (Alvin Curran, Chris Brown), in direzione d’orchestra (Jung Ho-Pak) e analisi insiemistica (David Bernstein). Ha inoltre studiato con Maurizio Benini e Michel Tabachnik (direzione d’orchestra) e Ennio Morricone (musica da film, all’Accademia Chigiana, 1995).
Ha al suo attivo una cinquantina di composizioni sinfoniche e cameristiche, eseguite nei teatri e nelle sale da concerto più importanti di oltre una trentina di città italiane e in diversi paesi all’estero, soprattutto negli Stati Uniti. All’estero, è stato eseguito a San Francisco (Mills College Concert Hall, Oakland), New York (Frederick Loewe Theater), Syracuse (Palace Theater), North Hampton (Smith College Recital Hall) ma anche in Spagna (Tres Cantos) e in Brasile. Ha scritto musica per il cinema e per la televisione, e dal 1996 collabora costantemente col mondo della danza. Ha lavorato a lungo con la ballerina e coreografa americana Teri Weikel e più recentemente con Elisa Barrucchieri e Sara Bizzocca.
Dal 2003 si dedica professionalmente anche al mondo dell’infanzia. Ha al suo attivo sei lavori di teatro musicale per “mondi fiabeschi”: (Sergej e la Luna Regina, 2004; Il brutto anatroccolo, 2005/2007; Oiche Shamhna, la notte di Samhain, 2008; Gretel e Hans e il mondo dei robot, 2009; Trilogia del viaggio , basato su tre racconti di Enzo Quarto, 2010); La febbre dell’oro. Omaggio a Charlie Chaplin, 2013, scritto con Roberta Faroldi), due romanzi [ La principessa Amleth e Il Regno degli orchi (2006), Novantanovemila notti senza un giorno. Inferno terrestre 2221, 2009] e una raccolta di sette storie magiche (Il cuoco dei sogni e altre storie).
Nel 2008 è cominciata la sua collaborazione col gruppo veneto di musica popolare Calicanto e l’Orchestra Filarmonia di Treviso, con i quali ha realizzato il progetto S-Confini (da un’idea di Carlo De Pirro), in cui per la prima volta nel nord-est un’orchestra sinfonica si è confrontata e ha dialogato con degli strumenti e un repertorio popolare. Dal 2011 ha cominciato a collaborare con l’Università di Foggia, dove ha tenuto diverse lezioni nell’ambito del corso di Letteratura per l’infanzia della professoressa Antonella Cagnolati, presso la Facoltà di scienze della Formazione (maggio 2011, marzo 2012, novembre 2012).
Da molti anni si dedica con attenzione e amore ad alcuni repertori particolari, come il contrappunto franco-fiammingo (approfondendo soprattutto le Messe di Dufay, Ockeghem e Josquin), le opere dell’ultimo decennio di Johann Sebastian Bach, (e in maniera del tutto speciale alle Variazioni Goldberg, alle quali ha dedicato un lungo articolo), e al vasto ed eterogeneo mondo del pop, studiando approfonditamente le partiture di tutto il repertorio dei Beatles, e recentemente dei Radiohead. Nell’ottobre 2012 è uscito il suo libro dedicato a Rodari e alla sua Grammatica della Fantasia, Grammatica dell’Armonia fantastica – Appunti e Interludi. Nel 2012 ha ricevuto la commissione del Syracuse Film Festival dello stato di New York, per le musiche per La febbre dell’oro di Charlie Chaplin. [/info_box]