PPP e “I promessi sposi”. Un incontro a Bologna

Martedì  15  marzo  2016 alle  ore 18.00, presso la Biblioteca Renzo Renzi della Fondazione Cineteca di Bologna, si conclude il ciclo di conferenze “Pasolini poeta  dell’eresia”  con  un  incontro  su  Pasolini  e  “I promessi sposi”, incentrato  sul  libero adattamento, per un film mai realizzato, di Pasolini e Ennio De Concini ispirato al testo di Manzoni.
Nel  1960  Pasolini scrisse con De Concini un’originale rielaborazione del testo  manzoniano  per  un  progetto con il quale il produttore Carlo Ponti pensava   di  replicare  il  successo  di  Guerra  e  pace  (1957).  I  due sceneggiatori  ambientarono  la  vicenda  vent’anni  dopo la fine del romanzo  ed  entrambi  proiettarono  nello scritto elementi autobiografici, specialmente Pasolini, che adombrava nella fuga di Renzo e Lucia la vicenda sua  e di sua madre, costretti ad abbandonare il Friuli per Roma in seguito allo scandalo di Ramuscello che coinvolse il giovane poeta.
Su questo episodio poco noto dell’opera pasoliniana interverranno lo storico e critico  del cinema Gian Piero Brunetta, autore del saggio Pasolini/Renzo e i  “Promessi  sposi” vent’anni dopo, e il critico letterario Guido Santato, direttore  della  rivista  “Studi Pasoliniani” che ha ospitato lo studio di Brunetta nel 2014.

"I promessi sposi" (1941) di Mario Camerini. Con Gino Cervi
“I promessi sposi” (1941) di Mario Camerini, con Gino Cervi

L’occasione tornerà utile per presentare anche l’ultimo numero della rivista “Studi pasoliniani”.  Nata   nel   2007   con  il  sostegno  del  Dipartimento  di  Italianistica dell’Università    di    Padova,    del   Dipartimento   di   Italianistica dell’Università  di Parma, del Centro Studi-Archivio Pier Paolo Pasolini di Bologna  e  dell’Associazione  Internazionale  per  gli  Studi  di Lingua e Letteratura Italiana, “Studi pasoliniani” si avvale anche del contributo  del  Comitato  scientifico composto da Marco Antonio Bazzocchi, Gian  Piero  Brunetta,  Guido  Davico  Bonino,  Roberto  Chiesi, Gian Carlo Ferretti,  Massimo  Fusillo,  Hervé  Joubert-Laurencin, Ben Lawton, Armando Maggi, Angela Oster, Rinaldo Rinaldi, Colleen Ryan-Scheutz e Pasquale Voza.
Nel  2013 la rivista ha ottenuto il prestigioso riconoscimento della Classe A  per  la  qualità della ricerca dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca.
Il  numero 9, pubblicato nel 2015, riunisce i saggi di Roberto Chiesi su 12 Dicembre,   film  realizzato  da  Pasolini  con  un  collettivo  di  “Lotta Continua”,  Fernando  Gonzalez  Garcìa  su Sopralluoghi in Palestina per il “Vangelo  secondo  Matteo”, Emanuel Rota su Il complesso freudiano in “Edipo re”, Fabien  Kunz-Vitali  su  L’histoire  du  soldat,  Chiara  Montanari  su  un parallelo tra Pasolini e Ascanio Celestini.
Si  segnalano  anche  gli interventi di Gian Piero Brunetta sul trattamento per  I  promessi  sposi scritto da Pasolini e Ennio De Concini nel 1960, di Mattia  Bianchi,  Giuseppe  Nencioni  e  Fadil  Moslemani  sulla  ricezione dell’opera  pasoliniana rispettivamente in Spagna, Svezia e nel mondo arabo contemporaneo. Infine le recensioni di The Selected Poetry of  Pier  Paolo  Pasolini. A Bilingual Edition, a cura di Stephen Sartarelli (Fadil  Moslemani);  Pasolini  e il cinema “inconsumabile”. Una prospettiva critica della modernità, di Alessandra Spadino e Pasolini, Sade e la pittura, di  Mathias  Balbi  (Roberto  Chiesi);  Pasolini filosofo della libertà. Il cedimento  dell’essere  e  l’apologia dell’apparire, di Franco Ricordi (Lapo Gresleri);   Dossier   Génies  de  Pasolini,  a  cura  di  Hervé  Aubron  e Anne-Violaine Houcke (Daria Bardellotto).

[info_box title=”Gian   Piero   Brunetta” image=”” animate=””]è  ordinario  di  Storia  e  critica  del  cinema all’Università  di  Padova.  Ha diretto varie collane cinematografiche e ha collaborato  con  il  quotidiano  “la  Repubblica”  e  con numerose riviste letterarie  e  cinematografiche italiane e straniere. Ha collaborato con il regista Gianfranco Mingozzi per programmi televisivi  ed è stato consulente per  il  film  Splendor  di Ettore Scola (1988). È stato curatore di grandi mostre  sull’arte  e  sul  cinema  italiano,  oltre  che della trasmissione radiofonica  Radiocelluloide.  Nel 1995 è stato nominato Commendatore della Repubblica Italiana.
Fra i suoi molti saggi ricordiamo Forma e parola nel cinema  (Mursia,  1970),  Nascita  del racconto cinematografico (Patron, 1974),  Storia del cinema italiano (Editori Riuniti, 1982-1993), Buio in sala  (Marsilio,  1989), Spari nel buio. La letteratura contro il cinema italiano (Marsilio, 1994), Cent’anni di cinema italiano (Laterza, 1995), Il  cinema  di  Hitchcock  (Marsilio, 1995), Il viaggio dell’icononauta. Dalla  camera  oscura  di Leonardo alla luce dei Lumière (Marsilio, 1997),Stanley  Kubrick (Marsilio, 1999), Storia del cinema mondiale (Einaudi, 1999),  Guida  alla  storia  del  cinema  italiano  (Einaudi,  2003) e L’isola che non c’è (Ed. Cineteca di Bologna).
Nel 1969 ha intervistato Pier Paolo Pasolini  per  la  rivista  francese di critica cinematografica “Cahiers du Cinéma”  (intervista  ripubblicata  nel  secondo volume dei Meridiani Pier Paolo Pasolini. Per il cinema, Mondadori, 2001).[/info_box]

[info_box title=”Guido Santato” image=”” animate=””]è professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di  Padova  e  membro  associato  del Groupe d’Etude et de Recherche sur la Culture Italienne dell’Université Stendhal – Grenoble 3. Nel corso dei suoi studi   ha   sviluppato  ampie  indagini  sulla  letteratura  italiana  del Settecento,  in  particolare  sull’opera di Vittorio Alfieri: il suo saggio
Lo  stile  e l’idea. Elaborazione dei trattati alfieriani (Franco Angeli,
1994) ha ottenuto il Premio dell’Accademia delle Scienze di Torino 1996. Ha fatto  parte del Comitato Nazionale per le Celebrazioni di Vittorio Alfieri (1999-2003)  e,  in  collaborazione rispettivamente con Clemente Mazzotta e Vittorio  Colombo  e  con Christian del Vento, ha curato i cataloghi di due mostre  di  manoscritti  e  di  prime edizioni alfieriane (2001 e 2003). Ha redatto   specifiche   sezioni   per   i   prestigiosi  Storia  letteraria
d’Italia 
  (Vallardi,   1990)   e   Storia   generale  della  letteratura italiana  (Federico  Motta,  1999).  Ha  inoltre  dedicato diversi saggi a Pietro Verri, Cesare Beccaria, Giuseppe Parini e Melchiorre Cesarotti.
Si è occupato  anche  di  letteratura  italiana  del  Novecento, con particolare attenzione  all’opera  di  Pier  Paolo  Pasolini: il suo volume Pier Paolo Pasolini.  L’opera  (Neri  Pozza,  1980)  è  la  prima  monografia critica
dedicata  dell’intera  opera  del  poeta-cineasta  ed è stata insignita del Premio  Viareggio  per  la  Saggistica  Opera prima. Nel 2007 ha fondato la rivista  internazionale “Studi pasoliniani”, di cui è direttore. A distanza di  oltre  trent’anni ha pubblicato una seconda monografia pasoliniana, più ampia  della  precedente  e  concepita  interamente  ex  novo:  Pier Paolo Pasolini.   L’opera   poetica,   narrativa,   cinematografica,  teatrale  e saggistica.  Ricostruzione  critica  (Carocci,  2012) cui nel 2015 è stato conferito   il   Premio   Internazionale   Giuseppe  Sormani  per  un’opera sull’autore.[/info_box]