Intitolata a Pasolini l’aula magna del Liceo “Marinelli” di Udine

Il mondo della scuola italiana si apre in maniera sempre più incisiva alla testimonianza artistica e civile di Pasolini. Ne è prova anche la decisione recente di intitolare al nome del grande poeta-cineasta l’aula magna di uno storico Istituto superiore della città di Udine, il Liceo Scientifico “Marinelli”.

A Pasolini la dedica dell’aula magna del “Marinelli”
di Davide Vicedomini

http://messaggeroveneto.gelocal.it/ – 24 dicembre 2016

L’aula magna del Liceo Scientifico “Marinelli” di Udine  verrà intitolata al poeta e regista Pier Paolo Pasolini. La giunta provinciale ha approvato la decisione del Collegio docenti e dal Consiglio d’istituto del liceo di viale Leonardo Da Vinci.
L’iter iniziato quasi un anno fa si concluderà a giorni con la cerimonia pubblica. «Manca solo un parere – spiega il dirigente scolastico Stefano Stefanel -, abbiamo superato lo “scoglio” più importante. L’idea è nata in occasione del convegno “La filosofia fuori di sé” durante il quale si parlò della figura e dell’impegno sociale e civile di Pasolini».
Fu in quell’occasione che la scuola ritenne l’intellettuale friulano «la persona giusta a cui dedicare la nostra aula magna, un luogo di ritrovo e scambio di opinioni dotato di 120 posti», insiste Stefanel senza dimenticare di ricordare che il Marinelli aderisce a un progetto plurilinguistico dove pone attenzione all’inglese e al friulano. E Pasolini era uno scrittore plurilinguistico, capace di scrivere in friulano ma anche in romanesco».

Pasolini durante le riprese romane de "Il fiore delle Mille e una notte" (1973). Foto di Gideon Bachmann
Pasolini durante le riprese  de “Il fiore delle Mille e una notte” (1973). Foto di Gideon Bachmann

Soddisfatto il presidente della Provincia, Pietro Fontanini. «In questo modo – ha commentato – si rende omaggio a questo grande personaggio, regista, sceneggiatore, drammaturgo, giornalista, pittore, romanziere, traduttore che ha dato tanto al Friuli sia attraverso le sue liriche in marilenghe sia mediante il suo impegno politico per l’autonomia del Friuli. Non dimentichiamo che Pasolini fu tra i fondatori del Movimento popolare per l’autonomia friulana assieme a Gianfranco D’Aronco, Luigi Ciceri, Alessandro Vigevani, Chino Ermacora, Etelredo Pascolo».
La stessa Provincia di Udine nel quarantesimo anniversario della morte dell’intellettuale di Casarsa ha proposto una riflessione sulla figura di Pasolini autonomista.
«Pasolini fu fortemente autonomista. Le sue tesi […] la dicevano lunga su come dovevano essere l’autonomia e la realtà del Friuli. Purtroppo sono passati più di 70 anni ma quelle aspirazioni non si sono tradotte in significativi risultati. Poco è stato fatto, troppo poco – ha aggiunto Fontanini – e la tendenza all’accentramento del potere rischia di farci perdere il poco che è stato costruito».
Stefanel non è nuovo a questo genere di intitolazioni. Quando fu sindaco di Pasian di Prato, dedicò la biblioteca proprio allo scrittore di Casarsa della Delizia. «In questo caso, invece, – conclude – è partito tutto dagli insegnanti».