“Bestemmia”,  racconto visivo di PPP a cura di Guido Harari. Una scheda

E’ uscita il 19 novembre 2015  una nuova pubblicazione di argomento pasoliniano, edita da Chiarelettere per la cura del fotografo e giornalista musicale Guido Harari con la collaborazione di Graziella Chiarcossi. Si tratta del ponderoso e patinato volume Bestemmia.  Pier Paolo Pasolini, di cui abbiamo già dato notizia il 28 novembre. In 320 pagine il libro racconta l’universo artistico di Pasolini attraverso la  sola suggestione visiva di immagini, pagine manoscritte o dattiloscritte, taccuini, copertine di libri, foto, disegni. Un singolare percorso iconico, sul quale pubblichiamo la scheda uscita in rete in dicembre su http://12mesi.it. 

Album Pasolini in immagini e parole
http://12mesi.it – dicembre 2015

Un bellissimo museo di carta, un luogo del cuore che contiene la summa, in immagini e parole, dell’universo poetico di Pier Paolo Pasolini. Un libro come lo avrebbe amato PPP, non convenzionale, non cattedratico, l’esatto contrario dell’opera omnia, piuttosto una vertiginosa lista di pensieri e parole, immagini e autografi, l’inventario di una vita impossibile.
E’ il libro che meglio omaggia, a 40 anni dalla morte, l’intellettuale scomodo e sempre controcorrente, come un corsaro della scrittura, il racconto visivo completo di uno dei più grandi autori italiani. La piccola enciclopedia pasoliniana consta di oltre 1000 illustrazioni tra manoscritti, foto, disegni, testi e documenti inediti. In una Italia che non si scandalizza più di nulla, dove le parole hanno perso il loro peso specifico e non fanno più forza di connotazione, come per il titolo scelto al volume appaiono profetiche le provocanti parole di Pasolini (dall’intervento preparato per il Congresso del Partito Radicale del 4 novembre 1975, a cui la morte impedì a Pasolini di partecipare, ndr.): «… voi non dovete far altro (io credo) che continuare semplicemente a essere voi stessi: il che significa a essere continuamente irriconoscibili. Dimenticare subito i grandi successi: e continuare imperterriti, ostinati, eternamente contrari, a pretendere, a volere, a identificarvi col diverso; a scandalizzare; a bestemmiare.»

"Bestemmia. Pier Paolo Pasolini". Copertina
“Bestemmia. Pier Paolo Pasolini”. Copertina

Una bestemmia, quindi da non intendersi nell’accezione religiosa – sulla religiosità di Pasolini che raggiunse il suo apice nel Vangelo secondo Matteo sono stati già scritti fiumi di inchiostro – ma in un’accezione più ampia, intendendo la capacità di stravolgere le inerzie verbali, le stagnazioni del linguaggio, le assuefazioni linguistiche. Questo libro vuole riproporre la “disperata vitalità” del suo pensiero, capace di rimbalzare dalla parola all’immagine. Non solo una biografia illustrata, ma piuttosto un nuovo, spericolato viaggio visivo attraverso una mole imponente di preziosi documenti per la prima volta messi a disposizione dei lettori.
Una mole che raccoglie e attinge agli archivi privati dello scrittore: taccuini, schizzi, quaderni di appunti, manoscritti, dattiloscritti, le prime poesie in friulano, le sceneggiature dei film, i corrosivi “scritti corsari” destinati ai quotidiani, fotografie e disegni si snodano come un flusso inarrestabile scandito da provocazioni taglienti, intuizioni fulminanti, diagnosi implacabili. Come sempre, quando si fruga nelle carte private di uno scrittore, oltre agli inediti colpiscono le cancellature, le riscritture, i ripensamenti, le note a margine, gli asterischi e i rimandi.
Un libro che si legge come un diario e che si guarda come un film. Quasi una singolare biografia non autorizzata di PPP.