A VolterraTeatro le parole di Pasolini risuoneranno dentro una salina

Il festival VolterraTeatro 2015 sarà accanto ai lavoratori della Smith Bits con due momenti speciali, tra i quali il 25 luglio 2015 uno spettacolo unico, ispirato al Pilade di  Pasolini e rappresentato in mezzo alle cascate di sale delle saline, oggi a rischio di chiusura. Qui di seguito la presentazione del progetto, mosso dai  valori della condivisione e della solidarietà e dal contributo del gesto artistico.

www.quinewsvolterra.it – 4 giugno 2015

Una Città Sospesa dentro la Città Sospesa: nelle due serate di punta, 24 e 25 luglio 2015, il cuore pulsante di VolterraTeatro batterà a Saline di Volterra. In una edizione che sarà tutta dedicata alla bellezza e straordinarietà dei luoghi più vicini all’infinito del territorio italiano, che si faranno palcoscenici naturali della creazione artistica, VolterraTeatro sente così di rappresentare ed esprimere il desiderio di tutta la comunità e delle amministrazioni comunali. Attraverso due eventi di grande valore culturale e impatto mediatico, il festival della città etrusca chiamerà a raccolta tutto il territorio, il pubblico e la stampa , intorno alla questione dei lavoratori della Smith.
Si comincerà venerdì 24 luglio con il concerto di Ginevra di Marco che, insieme ad altri ospiti musicali d’eccezione, sarà protagonista di una serata memorabile, con il concerto dal titolo La fabbrica sospesa appositamente pensato  nell’area “Il Cavo” di Saline.
Sabato 25 luglio andrà poi in scena lo spettacolo-evento del festival: nel tempo sospeso della sera, debutterà Pilade/Campo dei Rivoluzionari, tappa centrale di un progetto teatrale collettivo dedicato a Pier Paolo Pasolini dalla compagnia Archivio Zeta, che nel corso della settimana attraverserà alcuni dei luoghi più sconosciuti, inconsueti, sospesi, del territorio della Val di Cecina. Sul soffice pavimento lunare di una salina, in mezzo alle cascate di sale, all’interno di una architettura industriale unica, sotto le volte di una cattedrale bianca, apocalittica, degna dei più spettacolari hangar europei, oltre settanta cittadini-attori si metteranno  in scena per muovere insieme un passo di sospensione e rivoluzione, e raccontare con le parole di Pasolini le derive del capitalismo industriale.  Ai circa quaranta partecipanti al laboratorio annuale, che Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni hanno tenuto a Volterra, si uniranno infatti, eccezionalmente, i partecipanti di un laboratorio speculare che la compagnia ha condotto con i cittadini di Bologna.

Una salina vuota
Una salina vuota a Saline di Volterra

Proprio a Saline, dove in questi mesi quella deriva del capitalismo ha mostrato il suo volto con feroce evidenza. Col pensiero al gesto poetico dove è necessario che venga pensato, là dove c’è una ferita. Da un lato, per illuminare una fragilità con un atto di sospensione e silenzio, accendendo focolai originali di pensiero e riflessione, e dall’altro per riconquistare all’arte la pregnanza di un significato e di un valore.
Le due proposte verranno realizzate con la collaborazione degli operai della Smith Bits di Saline e delle associazioni ACD Giovanile Val di Cecina e G.I.A.S.C.