A Trieste, un riflessione su Pier Paolo Pasolini, le acque e il mare

Su promozione dell’Associazione Cizerouno di Trieste, nell’ambito del 28.mo Trieste Film Festival, ritorna anche nel 2017 il segmento del progetto Varcare la frontiera dedicato a Pier Paolo Pasolini. L’iniziativa è prevista mercoledì 25 gennaio 2017, dalle ore 16, al Magazzino delle Idee (corso Cavour) della città di Trieste e prevede un ricco menù.

In apertura, una conversazione con Angela Felice del Centro Studi PPP di Casarsa della Delizia sul rapporto di PPP con il mare e l’acqua nella sua multiforme produzione artistica,  dalla «fontana di aga» del paese materno in Friuli alla tragica morte all’Idroscalo di Ostia.

Immagine tratta da "contro-corrente #1" di Chantal Vey
Immagine tratta da “contro-corrente #1” di Chantal Vey

La manifestazione sarà anche una riflessione sull’attualità di PPP come fonte di ispirazione per artisti, scrittori e registi delle nuove generazioni. Tre i diari di bordo ispirati dal Pasolini “reporter” che saranno dunque presentati.

Chantal Vey con il video Controcorrente #2, dopo il primo tassello già presentato a Varcare la frontiera nel 2016continua la sua ricerca artistica «costruita sul concetto di territorio. Territorio nel suo complesso, come un Altrove che esploro a piedi e in viaggio, ma anche nell’approccio con l’Altro, che stimolo per scoprire il suo universo. Ispirato a La lunga strada di sabbia, il reportage che descrive un viaggio compiuto da Pier Paolo Pasolini nel 1959, ho seguito questa strada controcorrente, a partire da Trieste e dalla regione della sua infanzia. Lungo la strada e negli incontri casuali, ho rivisto le situazioni descritte e le ho interpretate come artista e donna di oggi; sempre molto vicina agli esseri, come Pasolini amava fare».

Anche Gilles Cotton con il docufilm  Qui finisce l’Italia…  (Belgio 2010, 80’) rifà dopo più di cinquant’anni il viaggio intrapreso da Pasolini a bordo della sua Fiat Millecinquecento, guidato dalle impressioni che il poeta raccolse in forma diaristica lungo un percorso di oltre 4.000 chilometri.

Il terzo “diario di bordo” ispirato da PPP è quello che Paolo Merlini e Maurizio Silvestri, marchigiani,  intraprenderanno nei prossimi mesi e che presenteranno in anteprima: La lunga strada di sabbia ripercorsa solo con i mezzi pubblici. Un viaggiare lento e differente, un lungo reportage sull’Italia, e le identità degli italiani, di oggi che Varcare seguirà anche nei prossimi anni.