A Prato va in scena “Porcile” per la regia di Valerio Binasco

Diamo spazio, su segnalazione dell’ufficio stampa del Teatro Metastasio di Prato, al comunicato relativo alla ripresa, dopo il debutto estivo, dell’allestimento di Porcile di Pier Paolo Pasolini per la regia di Valerio Binasco. Dopo le repliche pratesi, che si concluderanno il 15 novembre, lo spettacolo arriverà anche a Trieste dal 24 al 29 novembre 2015 al Politeama Rossetti, Sala Assicurazioni.

Dopo aver debuttato al 58 Festival dei 2Mondi di Spoleto la scorsa estate, dal 5 al 15 novembre al Teatro Metastasio di Prato andrà in scena Porcile di Pier Paolo Pasolini con la regia di Valerio Binasco, coproduzione del Teatro Metastasio – Stabile della Toscana e del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia con la collaborazione del Festival di Spoleto.
L’approccio di Binasco a Pasolini è emotivo e antiaccademico; del testo non sposa la causa della stravaganza lessicale, della metafora filosofica, politica o poetica, dei simbolismi, della caricatura alla Grosz. La scelta, piuttosto, è quella di raccontare Porcile come una ‘storia’, senza concettualismi, cercando ciò che di realistico e umanamente semplice Pasolini ha nascosto dietro le sue maschere. Uno spettacolo che si scopre essere tenero e disperato, sorretto dalla suspence che lievita attorno al mistero di Julian e al doloroso terzetto familiare. Un dolore che non comprende il disagio e lo smarrimento del ragazzo, arrivando addirittura ad anteporli a quelli di un ex criminale nazista, come se le colpe di quello fossero preferibili a una disgustosa sessualità: perché un crimine indigna, un degenerato sessuale disgusta. Infine Binasco rintraccia quello sguardo intimo nell’amore per il Padre, un amore immaginario, un incontro disatteso, un’agnizione clamorosamente assente in tutta l’opera pasoliniana.

Porcile è un dramma in undici episodi che Pasolini ha scritto nel 1966 e che poi, nel 1969, ha trasposto nel film omonimo per raccontare l’impossibilità di vivere secondo le proprie coordinate, i propri istinti, preservando l’intima natura di se stessi dal mondo cannibale.
In Porcile la trama si sviluppa nella Germania del dopo nazismo, nel momento in cui la borghesia con il suo modo globalizzante di intendere la democrazia ha preso il Potere e lo gestisce.
Julian, figlio «né ubbidiente né disubbidiente» di una coppia della borghesia tedesca, trova nel porcile paterno un amore ‘diverso’ e ‘non naturale’ che, tuttavia, lui riconosce come scintilla di «vita pura». La passione misteriosa che segna il personaggio fin dal suo ingresso diviene simbolo del disagio di chi non si riconosce nella società coeva, e si rifugia in qualcosa di istintuale ma segreto.
Porcile non fa prigionieri. Condanna tutti, dal primo all’ultimo. Non c’è redenzione, non c’è possibilità di salvezza in questo mondo soggiogato in modo, oramai, antropologico. Non c’è speranza in questo porcile dove tutti mangiano tutto, dove il solo deve essere il tutto.
Valerio Binasco

[idea]Teatro Metastasio, Prato dal 5 al 15 novembre 2015 | feriali ore 21.00, festivi ore 16, lunedì riposo

PORCILE di Pier Paolo Pasolini
regia VALERIO BINASCO

scene Lorenzo Banci
costumi Sandra Cardini
musiche Arturo Annecchino
luci Roberto Innocenti

personaggi e interpreti:
Padre Mauro Malinverno
Madre Valentina Banci
Julian Francesco Borchi
Ida Elisa Cecilia Langone
Hans-Guenther Franco Ravera
Herdhitze Fulvio Cauteruccio
Maracchione Fabio Mascagni
Servitore di casa Pietro d’Elia

nuova coproduzione Teatro Metastasio Stabile della Toscana / Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia con la collaborazione di Spoleto58 Festival dei 2Mondi

Lo spettacolo sarà anche a Trieste dal 24 al 29 novembre 2015 al Politeama Rossetti, Sala Assicurazioni Generali[/idea]