Tra Bologna e il Friuli. Tappe per una cronologia

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Fondo Angela Molteni

La vita

Una sintetica scheda sulle tappe principali della giovinezza di Pasolini, legata al periodo di formazione a Bologna e nella materna Casarsa della Delizia, in Friuli. La cronologia è ricavata dalla fondamentale opera biografica di Nico Naldini, Pasolini, una vita (Einaudi, Torino 1989), ripubblicata con aggiornamenti nel 2014 presso l’editore Tamellini di Verona.

Bologna. Casa di via Nosadella in cui nacque Pier Paolo Pasolini
Bologna. Casa di via Borgonuovo 4 in cui nacque Pier Paolo Pasolini

21 dicembre 1921
A Casarsa della Delizia, allora in provincia di Udine, il tenente di fanteria Carlo Alberto Pasolini sposa Susanna Colussi, maestra elementare. Il loro fidanzamento è iniziato prima della Grande Guerra, quando Pasolini aveva da poco intrapreso la carriera militare ed era stato destinato a Casarsa. I due coniugi, dopo la festa nuziale, si trasferiscono a Bologna nell’appartamento della madre di Carlo Alberto Pasolini. Il 5 marzo 1922, a Bologna, nasce Pier Paolo.
La famiglia si trasferisce a Parma (1923), Conegliano (1924), Belluno (1925). I trasferimenti coincidono ogni anno con l’assegnazione di una nuova destinazione militare a Carlo Alberto. A Belluno, il 4 ottobre 1925, nasce il secondogenito, Guidalberto. Poi i Pasolini si trasferiscono ancora a Conegliano.

Targa sulla casa di Bologna, in via Nosadella, in cui nacque Pasolini
Targa sulla casa natale di Bologna, in via Borgonuovo 4

1928
Carlo Alberto Pasolini è agli arresti per debiti di gioco. I mobili della casa di Conegliano sono stati traslocati a Casarsa e Susanna riprende a insegnare alla scuola elementare di Sesto al Reghena. Pier Paolo passa tutto l’anno a Casarsa.

1929
La famiglia Pasolini si riunisce a Sacile. Pier Paolo frequenta la terza elementare. L’anno successivo sono a Idria, oggi in Slovenia, nel ’31 ancora a Sacile. Pier Paolo legge Salgari. All’esame di ammissione alla scuola media viene rimandato in italiano perché il suo tema è sembrato troppo poetico. Per l’esame di riparazione il padre lo porta a Udine.

1932
Pier Paolo Pasolini frequenta la prima classe del ginnasio a Sacile. Ha iniziato già alle elementari a scrivere poesie, e il suo quaderno di poesie si arricchisce di nuove composizioni, illustrate da disegni.

1933
I Pasolini sono a Cremona. Oltre alla scuola Pier Paolo frequenta un corso di scherma. Ora legge i poemi omerici e Carducci. Scrive poemi epici e drammi in versi che finiscono in una vecchia cassapanca. Anche la passione per il disegno fa progressi. Dopo una vacanza a Riccione passa l’estate a Casarsa.

1935
La famiglia si trasferisce a Scandiano. Pier Paolo frequenta la quarta ginnasio a Reggio Emilia, dove incontra il primo amico della giovinezza, Renato Serra: lo ritroverà l’anno successivo al Liceo Galvani di Bologna. Inoltre, studia il violino. Legge Pascoli e D’Annunzio.

1937
I Pasolini si trasferiscono a Bologna, in  via Nosadella. Le letture di Pier Paolo spaziano da Shakespeare a Dostoevskij. In seconda liceo (1938-39) un insegnante supplente  di storia dell’arte, il poeta Antonio Rinaldi, legge in classe Le bateau ivre di Arthur Rimbaud.

1939
Alla fine dell’anno scolastico la media dei voti ottenuta gli fa guadagnare un anno e così nell’autunno supera l’esame di maturità classica. Pier Paolo, a diciassette anni, si iscrive all’Università di Bologna. Legge “un libro e mezzo al giorno”: dopo i poeti provenzali, tutto l’ermetismo italiano da Ungaretti in poi. Frequenta un cineclub dove vede René Clair, il primo Renoir e qualche film di Chaplin: “Lì è incominciato il mio amore per il cinema”, dichiarerà in seguito. Fa anche molto sport: pratica il calcio ma anche la pallacanestro e il ciclismo. D’inverno va a sciare. L’estate la passa come sempre a Casarsa.

1940-41
Terminati gli esami universitari, Pier Paolo parte in bicicletta per Venezia. insieme all’amico Ermes Parini, e visita la Biennale d’arte. Poi, da solo e sempre in bicicletta, arriva a San Vito di Cadore e in seguito a Casarsa. Legge Hölderlin, Strindberg, Montale, le traduzioni di lirici greci di Quasimodo. Con la bicicletta, un cavalletto da pittore e i colori, passa molti pomeriggi in campagna a dipingere. Scrive all’amico e compagno di studi Franco Farolfi, inviandogli copie delle poesie che sta scrivendo. In autunno è nuovamente a Bologna per proseguire gli studi. I suoi più cari amici, oltre a Farolfi, Serra e Parini, diventano Francesco Leonetti e Roberto Roversi. All’Università le lezioni di storia e di arte medievale e moderna sono tenute dal 1934 da Roberto Longhi: quell’anno sono “Sui fatti di Masolino e Masaccio”. Il pomeriggio si allena al calcio nella periferia bolognese verso Borgo Panigale: nel 1941 la squadra della facoltà di lettere – con Serra mediano e Pasolini attaccante – vince il campionato dell’interfacoltà. Tutti e due i fratelli Pasolini ottengono buoni risultati scolastici. Prima delle vacanze estive Carlo Alberto Pasolini, promosso maggiore, parte per la guerra in Africa Orientale. Verrà decorato con una medaglia d’argento al valore prima di esser fatto prigioniero dagli inglesi. A metà luglio Pier Paolo è a Casarsa, dove scrive poesie raccogliendole in una cartella intestata “Scartafaccio”: tra le molte in italiano fanno la loro apparizione improvvisa alcune in friulano. Pier Paolo incontra un giovane pittore, Federico De Rocco. Dipingono insieme. Pier Paolo si dedica in particolare ai paesaggi, che appende poi alle pareti della casa casarsese. Legge le raccolte poetiche di Sereni, Solmi, Rilke. Legge anche Ardengo Soffici e i racconti di Curzio Malaparte. E ancora, Manzoni, Petrarca e le Tragedie di Vittorio Alfieri. Scrive poesie in italiano e in dialetto friulano.

Autoritratto di Pier Paolo Pasolini
Autoritratto di Pier Paolo Pasolini

1942
Il 14 luglio esce la prima raccolta, Poesie a Casarsa, pubblicata a Bologna presso la Libreria Antiquaria di Mario Landi.

1943
In gennaio Pasolini si stabilisce a Casarsa, con la madre Susanna e il fratello Guidalberto.

1944
Nell’aprile esce il primo numero della rivista friulana “Stroligut di cà da l’aga”, cui segue in agosto un secondo numero.
In maggio, scrive il dramma I Turcs tal Friúl, che uscirà postumo nel 1976.
Il 16 ottobre, gli eventi bellici costringono Pasolini e la madre a rifugiarsi a Versuta, un piccolo borgo a poca distanza da Casarsa, nella campagna friulana.

1945
Nel febbraio, muore Guido Alberto Pasolini, fratello di Pier Paolo, in seguito ai fatti delle Malghe di Porzûs, che videro un tragico conflitto a fuoco tra partigiani verdi e partigiani rossi “filotitini”.
Il 18 febbraio, Pasolini fonda a Versuta l’Academiuta di lenga furlana.
In agosto, esce” Il Stroligut” n.1 che si presenta come primo numero della neonata Academiuta.
In ottobre, Pasolini aderisce all’Associazione per l’Autonomia Friulana.
Il 26 novembre, è dottore in Lettere all’Università di Bologna.

1946
In aprile esce “Il Stroligut” n.2.

1947
In gennaio, nasce a Udine il Movimento Popolare Friulano per l’autonomia regionale, del cui  comitato promotore Pasolini fa parte.
In giugno esce l’ultimo numero dello “Stroligut” con il titolo di “Quaderno Romanzo.
Alla fine dell’anno Pasolini si iscrive al Partito Comunista Italiano nella sezione di San Giovanni di Casarsa.

1948
Nel febbraio: Pasolini si dimette dal Movimento Popolare Friulano, perché in disaccordo con la linea filodemocristiana del Movimento.
In novembre, Pasolini diviene segretario della sezione del Pci di San Giovanni.

1949
Pasolini progetta e scrive le pagine in prosa del romanzo I giorni del lodo De Gasperi che poi, ampliato, sarà pubblicato nel 1962 con il titolo Il sogno di una cosa.
Il 22 ottobre Pasolini viene indagato per corruzione di minorenni e atti osceni in luogo pubblico.
Il 26 ottobre è espulso dal Partito comunista italiano e licenziato dalla scuola media statale di Valvasone dove lavora come insegnante di lettere dal 1947.

Casarsa. La stazione
Casarsa. La stazione

1950
Il 28 gennaio, Pasolini  e la madre lasciano definitivamente il Friuli per trasferirsi a Roma.
Nel dicembre,  il pretore di San Vito al Tagliamento proscioglie Pasolini dall’accusa di corruzione e lo condanna a tre mesi per atti osceni.

1952
In aprile, il Tribunale di Pordenone assolve Pasolini dall’accusa di atti osceni per insufficienza di prove.

1975
Pier Paolo Pasolini muore assassinato all’Idroscalo di Ostia. Viene sepolto nel cimitero di Casarsa. Ai funerali di Casarsa è presente  David Maria Turoldo che durante la cerimonia pronuncia l’orazione funebre.

Note
Cronologia ricavata da Nico Naldini, Pasolini, una vita, Einaudi, Torino 1989 (riediz.. Tamellini ed., Verona 2014)