“Volponi estremo”. A Urbino un convegno su Paolo Volponi, lo scrittore amico di PPP

Si è chiuso il 31 ottobre nella sala convegni di Palazzo Ducale ad Urbino il convegno di studi internazionale Volponi estremo. L’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo (Dipartimento di Studi Internazionali. Storia, Lingue, Culture),  in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche e con il Teatro Cust 2000, hanno inteso ricordare Paolo Volponi nell’anniversario della morte (1994) e della nascita (1924). Il convegno si è aperto  il 29 ottobre, alle 9.30, con una sessione dedicata a Volponi collezionista d’arte, curata dalla Soprintendenza (relatori, oltre alla stessa direttrice Maria Rosaria Valazzi, Paolo Dal Poggetto, Marco Vallora, Luciano Arcangeli e Nicola Spinosa). Nel pomeriggio, e nel giorno seguente, i lavori sono proseguiti con le sezioni dedicate ad alcuni nodi decisivi dell’opera volponiana,  a cominciare dal rapporto tra letteratura e industria. La mattina del 31 si è tenuto un bilancio dei risultati prodotti,  in una tavola rotonda che ha visto riuniti alcuni tra i maggiori studiosi dell’opera volponiana (Emanuele Zinato, Gualtiero De Santi, Gian Carlo Ferretti, Romano Luperini, Massimo Raffaeli).

Paolo Volponi (1924-1994) è uno scrittore inafferrabile, eccentrico, estremo: la sua scrittura è plurale, dinamica, irriducibile ad un genere letterario; spuria, feroce, sovversiva, aperta tanto alla dimensione lirica e alla durata narrativa quanto all’inserto saggistico e a saperi non letterari. Poeta, romanziere, saggista, collezionista d’arte, dirigente aziendale, politico: Volponi ha sempre concepito la letteratura, anzitutto, come una prassi sociale capace di irrompere nella realtà per migliorarla, come uno strumento di conoscenza e di critica. L’opera di Paolo Volponi chiede di essere interrogata soprattutto all’interno di questa prospettiva di conflitto. Anche l’aspetto più caratteristico del suo stile, infatti, vale a dire l’espressionismo, è sempre diretto a comporre una realtà alternativa, a violare la logica pervasiva del capitale e del potere. Volponi è uno scrittore di parte, estremo, perché esercita la ragione in senso rivoluzionario, perché fa della poesia, dell’utopia, dell’arte e della diversità gli strumenti dialettici privilegiati con cui immaginare una società alternativa. Attribuisce, insomma, alla letteratura delle riserve di significato con cui è possibile opporsi corpo a corpo all’arroganza della finanza mondiale e alla “civiltà” dell’atomica. L’interesse critico nei confronti di Volponi ha subito alterne vicende, ma resta tutto sommato ancora marginale per un autore che dovrebbe occupare una ruolo più centrale nella storia della letteratura italiana del secondo Novecento.
Obiettivo di questo convegno è stato tornare a discutere di Paolo Volponi e in particolare valutare la tenuta stessa della sua scrittura e del progetto utopico che la nutre. Ora la speranza è che i contributi dei vari relatori siano resi disponibili attraverso un’auspicabile pubblicazione.

Convegno "Volponi estremo". Manifesto
Convegno “Volponi estremo”. Manifesto

PROGRAMMA

mercoledì 29 ottobre

VOLPONI COLLEZIONISTA
ore 10

Maria Rosaria Valazzi, Ricordo di Paolo Volponi amante dell’arte e collezionista
Paolo Dal Poggetto, La donazione Volponi
Marco Vallora, Volponi e l’arte
Luciano Arcangeli, Paolo Volponi e la suggestione dell’arte marchigiana
Nicola Spinosa, Paolo Volponi e la pittura napoletana

VOLPONI TRA INDUSTRIA E PEDAGOGIA
ore 15 – moderatore  Emanuele Zinato

Gian Luca Picconi, Il vero compito dell’insegnante. Figure della trasmissione del sapere nell’opera di Paolo Volponi
David Albert Best, Volponi-Olivetti e la difesa della civiltà contadina: La macchina mondiale tra ruralismo e cultura industriale
Manuela Pistilli, Paolo Volponi, un intellettuale alla Olivetti di Ivrea
Alessandro Gaudio, Volponi e i libri degli altri

IL PIANETA SENZA CIVILTÀ
ore 17:20 – moderatore  Gualtiero De Santi

Paolo Zublena, Tra Marx e Leopardi. Lingua e temi del Pianeta irritabile di Volponi
Sandro De Nobile, Il valore del Ficus. L’uso della prosopopea ne Le Mosche del Capitale
Marco Rustioni, Questa civiltà: un’ipotesi su Volponi umorista
Gabriele Fichera, Fra distopie e cecità: le mosche incantate di Volponi

giovedì 30 ottobre

SULLA POESIA
ore 9 – moderatore  Alessio Torino

Mauro Candiloro, L’Appennino contadino: un ragazzo in lotta contro i padri
Massimo Colella, «La notte è parallela al giorno». Ipotesi di lettura della poesia volponiana
Manuel Cohen, Lo spazio frontale. Excursus nella poesia di Paolo Volponi

DE CORPORALE
ore 11 – moderatore  Massimiliano Tortora

Siriana Sgavicchia, Geografia e corpo nel romanzo di Gerolamo Aspri
Giovanna Lomonaco, Paolo Volponi e la neoavanguardia: affinità e divergenze attraverso uno studio su Corporale
Tiziano Toracca, Aspetti neomodernisti di Corporale

MEMORIALI
Ore 15:00 – moderatore  Fabrizio Scrivano

Dario Tomasello, Memoriale del malessere. Paolo Volponi e il paesaggio italiano in mutamento
Anna Bagorda, L’alienazione come cura e ricerca nel Memoriale di Paolo Volponi
Igor Tchehoff, Memoriale di Volponi e il lebbroso di Xavier De Maistre
Claudia Bonsi, La fabbrica dei dolori e La fabbrica di vetro: Volponi e Ottieri allo specchio (ustorio) dell’industria

DIVERSI PERCORSI
ore 17:20 – moderatore  Raffaele Donnarumma

Fabrizio Scrivano, Il “gesto” nei personaggi di Volponi
Massimiliano Tortora,  Volponi e la tradizione del romanzo
Martina Daraio, Il materialismo geografico di Paolo Volponi: dalla «passione di collezionista» al progetto utopico
Federica Maltese, «Scrivo a te come guardandomi allo specchio». L’epistolario Volponi-Pasolini

venerdì 31 ottobre

ULTIMI APPRODI
ore 9 – moderatore  Angelo Ferracuti

Enrico Capodaglio, Da Leopardi a Volponi. Corporale e creaturale
Alessandro Raveggi, Animalità selvagge, animalità utopiche. Il Volponi leopardiano e il suo lascito nella narrativa contemporanea
Elisa Vignali, Nel nome di Volponi. Scrittori italiani di oggi tra letteratura, impegno e società

Ore 11
Tavola rotonda conclusiva
con Emanuele Zinato, Gian Carlo Ferretti, Romano Luperini, Massimo Raffaeli, Gualtiero De Santi