Un turismo letterario a tre

In queste ultime estati sono spesso saliti ai disonori della cronaca molti disdicevoli comportamenti  turistici, caratterizzati dalla spregiudicata sciatteria e dall’assenza di rispetto dei luoghi visitati e delle suggestioni artistiche che vi sono depositate. A questa riprovevole deriva si pone in controtendenza un turismo che invece punta a coinvolgere viaggiatori consapevoli, attenti e culturalmente curiosi, attratti dalle bellezze di un territorio, dalla storia che ne ha segnato l’impronta, dalla vocazione enogastromica che ne connota l’originale interesse e, ove possibile, dalla presenza di grandi scrittori, ispirati da specifiche geografie ambientali e umane. E’ con questi intenti in sintonia che si sono  incrociati i paesi di Santo Stefano Belbo (Piemonte), Santa Margherità di Belìce (Sicilia) e Casarsa della Delizia (Friuli Venezia Giulia): tre luoghi, da Nord a Sud della penisola, che hanno tratti comuni sia nella produzione viniviticola che nel  legame stretto con grandi protagonisti della letteratura italiana, in questo caso rispettivamente Cesare Pavese, Giuseppe Tomasi di Lampedusa e Pier Paolo Pasolini.

Auspice l’associazione toscana “Le città del vino”, i sindaci delle rispettive amministrazioni (Luigi Icardi, Francesco Valenti e Lavinia Clarotto) si sono così dati appuntamento nella siciliana Santa Margherita di Belìce, dove il 6 agosto 2014 è stato siglato un protocollo d’intesa per la creazione di una rete condivisa di rapporti turistici e culturali, oltre che nella prospettiva del coinvolgimento di altre località dalle caratteristiche consimili. L’inizio di questo percorso è stato avviato proprio a Casarsa, dove lo scorso 26 aprile, con l’occasione della tradizionale Sagra del Vino, è stato siglato il gemellaggio tra la cittadina friulana e Santo Stefano Belbo, corredato anche da un convegno sul tema della promozione turistica e da un pomeriggio di studi sulle affinità e differenze tra l’opera di Cesare Pavese e  di Pasolini. Al duo si è ora unito anche il comune siciliano caro a Tomasi di Lampedusa, nuovo vertice di un triangolo che si ritroverà a breve in Piemonte per la messa a punto ulteriore dell’importante accordo.