Proroga della mostra “Pasolini a Matera” al 12.IV.2015

Per lo straordinario successo di pubblico e critica è stata prorogata fino al 12 aprile 2015 la mostra Pasolini a Matera. Il Vangelo secondo Matteo cinquant’anni dopo. Nuove tecniche di immagine: arte, cinema, fotografia, curata da Marta Ragozzino e Giuseppe Appella, con Ermanno Taviani, e  allestita all’interno di Palazzo Lanfranchi nella Città lucana dei Sassi. Dall’apertura, l’esposizione ha superato infatti le 27.000 presenze, un risultato mai raggiunto prima in Basilicata e un dato eccezionale per Matera Capitale Europea della Cultura nel 2019, il che dimostra -commentano gli organizzatori- che anche a sud, a partire dalla accogliente città di Matera,  si può costruire insieme nuova cultura.
Plausi a questa meritoria iniziativa espositiva, durante i mesi della sua apertura, sono venuti da importanti visitatori come i ministri dei beni culturali Dario Franceschini e dell’istruzione Stefania Giannini, che hanno apprezzato la ricchezza dei materiali esposti, l’articolazione del racconto critico e la novità dell’allestimento, così come anche dalla cugina di Pier Paolo Pasolini, Graziella Chiarcossi, che ha sostenuto il progetto, contribuendo anche con materiali inediti che ha potuto rivedere con piacere nelle sale.
Particolarmente significativa è stata poi la partecipazione del mondo della scuola, come dimostrano non solo le numerosissime presenze, ma anche le note che molti ragazzi hanno voluto scrivere sul Libro dei pensieri, a testimonianza dell’attualità e del valore dell’opera di Pier Paolo Pasolini, uno dei maggiori registi ed intellettuali italiani del Novecento.
Per dare ulteriore continuità a questa fortunata esposizione, ne è stato dunque deciso il prolungamento, che sarà accompagnato nei prossimi mesi anche da nuove iniziative collaterali. Infatti, mentre si sta completando la realizzazione del catalogo, curato da Marta Ragozzino con Giuseppe Appella, sempre a Palazzo Lanfranchi è prevista una rassegna di film del grande cineasta Pasolini, anche in considerazione del successo che sta riscuotendo l’omaggio a  Francesco Rosi Il Cinema della verità, che si concluderà venerdì 30 gennaio.

"IL Vangelo secondo Matteo" (1964) di Pier Paolo Pasolini
“Il Vangelo secondo Matteo” (1964) di Pier Paolo Pasolini

Per chi non avesse ancora avuto modo di visitare l’esposizione, è utile ricordarne l’obiettivo e il percorso, scandito in sette sezioni. Lo scopo principale consiste nella messa a fuoco, in maniera approfondita e grazie a una narrazione originale, della genesi del capolavoro pasoliniano e del rapporto del regista con la città di Matera. Un’occasione utile anche per rileggere – attraverso la scelta del regista e le riprese nella Città dei Sassi – un momento importante nella storia di Matera, quando era la “vergogna nazionale”, gli antichi rioni furono svuotati e abbandonati e la popolazione venne trasferita nei nuovi quartieri della città ‘laboratorio’. Furono anche gli anni in cui la città, teatro di profonde contraddizioni, divenne meta privilegiata di artisti, fotografi, registi, documentaristi, antropologi, intellettuali, sociologi, architetti e urbanisti, che con le loro testimonianze, spesso straordinarie, hanno contribuito a dar forma ad un’immagine della città e dell’intero Mezzogiorno.
Quanto all’allestimento, che fornisce ai visitatori anche una mini-guida e materiali informativi in ogni sala, esso si distingue per la forte connotazione multimediale e interattiva, basata sul  modello delle stazioni creative, e per una narrazione a connotazione visiva, resa possibile grazie al montaggio di documenti originali, dipinti, disegni, fotografie, spezzoni cinematografici, interviste, materiale bibliografico ed oggetti tridimensionali (tra questi la macchina da presa del regista e alcuni esempi dei costumi originali del film), così  da favorire una lettura a più livelli di approfondimento, comprensibile per tutti i diversi pubblici e secondo un’ottica fortemente inclusiva.
Un vero gioiello apre infine l’esposizione nella Chiesa del Carmine sita all’interno di Palazzo Lanfranchi. In quello spazio, cui si può accedere liberamente, scorrono le immagini della performance  Intellettuale di Fabio Mauri, maestro dell’avanguardia italiana del secondo dopoguerra e amico di Pasolini fin dai tempi bolognesi. Fu uno straordinario esempio di body-art, presentata nel 1975 in occasione dell’inaugurazione della Nuova Galleria d’Arte Moderna di Bologna, durante la quale Il Vangelo secondo Matteo  fu proiettato sul corpo dello stesso Pasolini, trasformato da Mauri in una sorta di “schermo umano”.

"Intellettuale" (1975) di Fabio Mauri
“Intellettuale” (1975) di Fabio Mauri

Proprio per il progetto Pasolini a Matera, il ministro Franceschini ha nominato anche Marta Ragozzino, sovrintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, tra i componenti della commissione tecnico-scientifica, presieduta da Dacia Maraini e incaricata di coordinare e promuovere nel 2015 le iniziative culturali intese a celebrare sul territorio nazionale il quarantennale della scomparsa di Pasolini. Con lei sono chiamati al prestigioso compito alcuni nomi significativi di studiosi ed esperti provenienti da tutta Italia, quali Carla Benedetti, Antonio Calbi, Graziella Chiarcossi, Roberto Chiesi, Ninetto Davoli, Mario De Simoni, Gianluca Farinelli, Angela Felice, Fabrizio Gifuni, Gloria Manghetti, Lidia Ravera, Emanuele Trevi, Gianni Torrenti e Walter Veltroni.