A Matera nel segno di Pier Paolo

Un commosso e commovente omaggio a Pier Paolo Pasolini si terrà tra il 23 e il 27 giugno 2011 nella città di Matera, set tra i “Sassi” di una ideale Palestina, preferita a quella oggettivamente geografica per il film-capolavoro del 1964 Il Vangelo secondo Matteo. La manifestazione, che vede tra gli enti patrocinatori anche il Centro Studi Pasolini di Casarsa della Delizia, conoscerà il suo culmine venerdì 24 giugno, nell’arco dell’intera giornata.
In mattinata, nella Sala delle arcate del seicentesco Palazzo Lanfranchi, sarà inaugurata la mostra fotografica “Il Vangelo secondo Matera” di Domenico Notarangelo, che, allora militante del Pci addetto alla sicurezza del regista, ne diventò poi amico sincero e finì così per procurargli comparse locali, essere coinvolto lui stesso nel cast come “centurione” e soprattutto girare indisturbato sul set per la cattura fotografica di volti e quadri, oggi di ineguagliabile valore affettivo e documentario. A corredo della vernice, ricostruiranno quell’indimenticabile esperienza filmica alcuni illustri testimoni ancora in vita: Margherita Caruso, interprete della giovane Maria, affidata poi per l’età più anziana e dolorosa a Susanna Pasolini; Giacomo Morante, che impersonò Giovanni; Manolo Bolognini, fratello di Mauro e ancora oggi di lucidissima verve (è del 1925) nel ricordo dei vari incroci con il Pasolini cineasta, per il quale fu organizzatore generale (in La ricotta e, appunto, per Il Vangelo secondo Matteo) e poi produttore, nel 1968, per Teorema. Ma il cuore della giornata batterà soprattutto nel pomeriggio, quando alle ore 17.30, nella cornice mozzafiato dei Sassi, il Consiglio Comunale di Matera, convocato in seduta solenne, conferirà la cittadinanza post mortem a Pasolini, insieme a quella onoraria a Enrique Irazoqui, che nel Vangelo diede le fattezze a Gesù, aderendo come una seconda pelle alle intenzioni pasoliniane di un Cristo umano più che divino, tanto mite e dolce per temperamento, quanto acceso e implacabile contro l’ipocrisia e la menzogna.

Enrique Irazoqui, oggi

La cerimonia, cui parteciperà anche il governatore della regione Puglia Niki Vendola, che dalla sua vanta una tesi di laurea di argomento pasoliniano, sarà impreziosita anche dagli interventi di alcuni illustri testimoni e studiosi, come lo stesso Irazoqui, oggieconomista, professore di letteratura ed esperto internazionale di scacchi e di informatica, lo studioso di cinema Goffredo Fofi, il vaticanista gesuita Padre Virgilio Fantuzzi, mentre il Centro Studi casarsese sarà rappresentato dal direttore Angela Felice, invitata direttamente dall’amico Notarangelo a tenere una breve riflessione sulla stagione friulana di Pasolini, anche a partire dalla Preghiera al “Crist” che apre il dramma teatrale I Turcs tal Friúl. Il programma di Matera conoscerà poi altre tappe nei giorni successivi al 24, sconfinando dalla Lucania anche in Puglia. Da rimarcare le iniziative del giorno 25, che prevedono in mattinata la intitolazione ufficiale a Pasolini della Murgia San Vito, dove furono girati i quadri della Passione, e, in serata, presso il Conservatorio, un concerto con le musiche originali di Luis E. Bakalov, che, con quelle di Bach, Mozart, Prokofiev e Webern, fecero da colonna sonora al film pasoliniano incentrato su un Cristo venuto non “a portare la pace ma la spada”. In uno dei luoghi più straordinari dell’urbanistica popolare italiana, ora in ideale contatto con il Friuli pasoliniano, si terrà dunque una dedica pasoliniana di grande valore emozionale e civile. Ma, per chi non potrà essere presente, ne resterà traccia documentaria nel video che per l’occasione sarà girato a Matera e dintorni da Marco Rossitti, regista e docente di Scienze e Tecniche Multimediali all’Università di Udine, presente lui pure con la sua telecamera in questa memorabile iniziativa pubblica di riconoscenza all’indimenticato e amato Pier Paolo, cineasta di popolo cristiano.