Milano ricorda PPP, ” il poeta che sfidò il nulla”

Al Centro Culturale di Milano-Galleria Bonelli di via Porro Lambertenghi 6 sarà inaugurata il 28 ottobre 2015  la mostra Pasolini, il poeta che sfidò il nulla (durata fino al 14 novembre), su idea di Camillo Fornasieri e per la cura di Giancorrado Peluso, Fabrizio Sinisi e Alessandro Banfi.
L’esposizione si compone delle fotografie del maestro Elio Ciol, conterraneo e coetaneo di Pasolini, autore del portfolio inedito A Pier Paolo (dalla giovinezza a Casarsa ad Assisi per il Vangelo, oltre a immagini del ‘loro’ Friuli fino alle somiglianze delle periferie come la Bassa milanese); di opere dei maestri dell’arte del Novecento cari a Pasolini (Rosai, De Pisis, Guttuso, Mafai); di  videointerviste realizzate oggi da giovani universitari a personaggi pubblici, tra cui Olivier Rey, René de Ceccatty (traduttore francese di Pasolini), Massimo Recalcati, Pupi Avati, Giulio Sapelli, Massimo Borghesi, Antonio Polito, Mario Martone, Anna Maria Cascetta, Carlin Petrini, Luca Doninelli e altri. Sono in programma inoltre videoletture teatrali di Matteo Bonanni e Andea Carabelli, su drammaturgia di Fabrizio Sinisi, edizioni vintage, libreria pasoliniana a cura di Itaca e  il docufilm di Gabriella Sica e Gianni Barcelloni, prodotto da Rai Educazione.

"Pasolini, il poeta che sfidò il nulla". Locandina
“Pasolini, il poeta che sfidò il nulla”. Locandina

“Pasolini antropologo-artista (è la chiave di lettura della mostra proposta da CMC, come si legge sul sito www.centriculturali.org)  radicava in un senso “sacro” del vivente la sua ricerca di realismo, lo sguardo dolcissimo e duro, debitore dei maestri di pittura, la lingua dantesca struggente e febbrile.
Il concept della mostra è  guardare alla contemporaneità di Pasolini e non far cadere l’attualità delle sue riflessioni sulla tradizione e la sua rottura moderna, l’io e il potere, l’educazione e la grande omologazione, il senso religioso e il sacro, espressi sia dalla poesia che dal suo giornalismo. Questo confronto con l’oggi si documenta nelle videointerviste a protagonisti della vita culturale e sociale, a cura di giovani studenti universitari.
Accusò la nostra epoca di divenire il regno dell’astrazione e della omologazione. Le sue parole oggi risultano profetiche in anni di perdita di senso del reale (la realtà è il mio idolo, diceva) in favore di un nichilismo che riduce ogni frammento di realtà a frammento di discorso.
Quella mutazione antropologica descritta da Pasolini si intreccia con la crisi delle società che stiamo vivendo? Il grido da lui incarnato del bisogno di significato è ancora parte delle nuove generazioni?
Pasolini andrebbe letto e riletto accanto a coloro che hanno visto l’eclissi e il manifestarsi del sacro come scena profonda della nostra epoca. Su tale scena profonda seppe leggere le scene di superficie come l’affermazione del modello consumista”.

[idea]Info[/idea]
La mostra Pasolini, il poeta che sfidò il nulla 
dal 28 ottobre al 14 novembre 2015
Galleria Giovanni Bonelli via Porro Lambertenghi 6 , Milano
tutti i giorni h. 14.00 – 19.00
chiuso domenica e lunedì
ingresso libero (gradita donazione)

Come approfondimento della mostra il CMC propone la proiezione di alcuni film di Pasolini
presso Cinemax Teatro San Carlo, via Morozzo della Rocca, 12 (MM2-Cadorna – S. Ambrogio)
4 novembre ore 21.00:  Accattone
11 novembre ore 21.00:  Il Vangelo secondo Matteo
18 novembre ore 21.00:  La Ricotta / Che cosa sono le nuvole?
(€ 6,00 Intero – Amici CMC € 3,00)

Rassegna stampa della mostra
Pasolini e il sacro di Mario Borghesi (da “Avvenire”, 11 ottobre 2015)
Il dibattito delle idee (da “Corriere della Sera”, 10 ottobre 2015)