La LIPU di Ostia per il centro culturale dedicato a PPP a Tor San Michele

Una pagina storica di “pasolini.net”

La LIPU di Ostia per il Centro Culturale
dedicato a Pasolini a Tor San Michele

25 novembre 2005 – http://www.lipuostia.it/

La pagina che qui è riproposta si riferisce alle notizie erroneamente diffuse nei giorni scorsi in base alle quali l’ex sindaco di Roma, Alemanno, si sarebbe attivato in tempi recenti per la creazione di uno spazio museale dedicato a Pier Paolo Pasolini. La proposta originaria per realizzare una simile iniziativa è da attribuire in realtà ad Angelo Bonelli, che nel 2005, da Assessore all’Ambiente della Regione Lazio formulò la proposta di creare a Ostia un Centro Culturale intitolato a Pier Paolo Pasolini all’interno di Tor San Michele.

La LIPU, Lega Italiana Protezione Uccelli, di Ostia si schiera pubblicamente a favore della proposta, avanzata dall’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio On. Angelo Bonelli, di creare un Centro culturale intitolato a Pier Paolo Pasolini all’interno di Tor San Michele, collegato al limitrofo Centro Habitat Mediterraneo LIPU.

Da anni la LIPU di Ostia si sta impegnando per il recupero dell’area dell’Idroscalo. In pochi anni, in quella che era una vera e propria discarica a cielo aperto, la LIPU ha ricostruito uno lago di 11 ettari, in cui sono state censite oltre 190 specie di uccelli, con la nidificazione di specie rarissime come l’airone rosso (unica della provincia di Roma) e la moretta tabaccata, il tutto attrezzato con sentieri natura su passerella e capanni per l’osservazione dell’avifauna. Tale area, in poco tempo, è diventata meta di visita da parte di scolaresche, gruppi turistici e ricercatori ed oggetto dell’attenzione da parte di mass media nazionali ed internazionali. A breve inizieranno i lavori per la realizzazione di un centro museale didattico-naturalistico di livello internazionale.

Qualche giorno fa, compreso all’interno del CHM LIPU, è stata inaugurata l’area dedicata alla memoria di Pier Paolo Pasolini, con la nuova stele del Maestro Mario Rosati ed un vero e proprio giardino letterario, il tutto gestito dallo stesso CHM LIPU di Ostia. In tale contesto, da anni, la LIPU Ostia ha chiesto alle autorità competenti il recupero di Tor San Michele ed un coinvolgimento della stessa LIPU nella gestione della struttura (soprattutto per quanto concerne la terrazza, ideale punto di osservazione sull’intera foce del Tevere), considerando anche la contiguità territoriale con il Centro Habitat Mediterraneo (sededella LIPU).

La LIPU di Ostia si dichiara quindi disponibile a mettere a disposizione le proprie strutture e conoscenze affinché questo ambizioso progetto di recupero ambientale e culturale possa trovare attuazione, in memoria di uno dei più grandi artisti ed intellettuali che il nostro Paese abbia mai avuto.

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Tor San Michele, il maschio dell’idroscalo di Ostia, faceva parte del sistema difensivo litoraneo realizzato da Pio IV e Pio V per garantire la sicurezza della navigazione. Dopo la costruzione dell’idroscalo Tor San Michele fu restaurata per utilizzarla come base per il faro dell’aerodromo. La torre, di scuola michelangiolesca, fu edificata nel 1567 a guardia della foce del Tevere. Venne terminata durante il pontificato di Pio V sotto la direzione di Giovanni Lippi (1568) che sostituì Michelangelo dopo la sua morte. Il torrione a pianta diagonale, circondato da un fossato, ha un’altezza di 18 metri. La costruzione interamente casamattata è articolata su tre piani ciascuno con otto vani coperti con volta a crociera; nei sotterranei si custodivano materiali d’artiglieria; al piano terra si trovava il corpo di guardia e gli alloggiamenti per gli uomini; al primo piano si trovava l’alloggio dei comandanti. Completa la struttura la terrazza, circondata da un massiccio cornicione sporgente sostenuto da beccatelli in muratura, che ospita la piazza d’armi. Sul cornicione otto garitte o “bertesche” proteggevano le vedette. La particolarità della torre si nota proprio nella terrazza che ha il pavimento obliquo per facilitare lo scorrimento dei proiettili incendiari e una apertura circolare del diametro di otto metri. Nel 1930 la torre fu restaurata e in questa occasione si aprirono sui muri esterni delle finestre. Utilizzata come faro, fu occupata durante la seconda guerra mondiale dai tedeschi e poi dagli americani. Nel 1892 entrò a far parte degli immobili artistici su incarico della Soprintendenza Archeologica di Ostia Antica. Dal 1994 è passata in consegna alla Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici di Roma. Tor S. Michele è un immobile demaniale di interesse importante ai sensi della legge 1089/39, sulla tutela delle cose d’interesse storico-artistico.