“Io so”. Un laboratorio di scrittura nel Carcere di Bergamo

Adriana Lorenzi conduce da dodici anni un laboratorio di scrittura presso la Casa Circondariale di Bergamo, dove inoltre dirige il giornale  “Spazi(). Diario aperto dalla prigione” in cui trovano espressione le parole di molti carcerati, coinvolti anche nel lavoro redazionale.
Nel novembre 2015, sulla traccia di una suggestione di Franco Arminio apparsa su www.doppiozero.com, questo prezioso cantiere della parola liberata  dietro le sbarre ha preso spunto dallo scritto corsaro di Pasolini Il romanzo delle stragi (uscito su “Il Corriere della Sera” del 14 novembre 1974 col titolo Cos’è questo golpe?) e in particolare dal celebre incipit Io so.
Due monosillabi a cui i detenuti, con variazioni sul tema, hanno aggiunto le speranze o le amarezze della loro personale coscienza, maturata in regime di non libertà. Grazie a Adriana Lorenzi per aver messo a disposizione del nostro blog le umane confidenze dei suoi “scrittori”, che ora, nel primo giorno del 2016, affidiamo alla sensibilità dei lettori.  

“Io so” con i detenuti-scrittori della Casa Circondariale di Bergamo
1^ gennaio 2016

a cura della Redazione di “Spazi(). Diario aperto dalla prigione”
Casa Circondariale di Bergamo
novembre 2015 

Io so
liberamente tratto da Pier Paolo Pasolini, 14 novembre 1974. Il romanzo delle stragi
(Scritti corsari, Garzanti, Milano 1975, pp. 74-75)

Guglielmo
A quarant’anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini in Italia sembra che manchi qualcosa, qualcuno, le sue opere e le sue idee. Trasgressivo forse troppo, non aveva pace. Le sue opere colpivano sempre obiettivi importanti in un’Italia al centro di forti tensioni e poteri. Per lui scrivere, dirigere film, parlare era vivere a 360°. Purtroppo, però, tutto questo si è riversato contro di lui. La sua morte è ancora avvolta nel mistero. È forse tenuta nascosta da quelli che lo temevano.

Guglielmo
Io so che la mia vita è cambiata.
Io so che poche persone mi sono state vicino.
Io so che fuori qualcuno mi ama e mi aspetta.
Io so che tutto ciò mi servirà per gli anni futuri.
Io so che la tristezza non ha limiti.
Io so che non riuscirò a dimenticare questo mondo.
Io so che la vita ricomincerà fuori dal cancello.
Io so che ci vorrà tanta forza e volontà.
Io so che solo ritrovando la libertà ritroverò me stesso.

Rossana
Io so che, se spaccio, finisco in galera. Lo so perché è per questo che sono in carcere.
So che non sono mai riuscita a far capire ai miei genitori tutto l’amore che provavo per loro, anche se ora spero che, ovunque loro siano adesso, possano sentirlo. Io, se ripenso alla mia vita con loro, ricordo solamente tutti i litigi e le cose brutte che ho detto loro.
So di aver cercato di fare il possibile per i miei figli, ma so per certo che non è stato abbastanza. So che per riguadagnare la fiducia di tutti i miei cari dovrò dare tutta me stessa. So per certo che vorrei avere una seconda possibilità una volta uscita da qui e stare accanto a loro. So che non voglio incontrare di nuovo Nicola. So che vorrei avere accanto un uomo che sia la metà che sento mancarmi.
So di aver commesso grossi sbagli: per tanti non c’è rimedio ma per alcuni, invece, spero di aver modo di riparare.
So del tempo perso con la droga che mi ha fatto dimenticare le cose veramente importanti. So che non potrò riavere quel tempo. Ma so che lotterò perché qualche sogno torni ancora ad avverarsi.
Non so quando uscirò dal carcere, non so se riuscirò a ricostruirmi una vita, una famiglia, non so neppure se esista qualcuno che si preoccupi per me. Non so se la mia salute sarà così forte fuori dal carcere: ho paura delle malattie e non so se riuscirei a sopportarle come faccio con la vita in carcere. Non so quanto la vita e le persone fuori siano cambiate.
Non so se riuscirò a riconquistare l’amore dei miei figli come quando erano piccoli. Non so se avrò una casa dove andare con loro.
Non so quanto resisterà all’Aids il mio ex-marito. Spero di riuscire a salutarlo. Non so quanto sia dura per lui e quanto lo sia per chi gli sta vicino vederlo deperire. Per fortuna che i miei genitori se ne sono andati senza essere consapevoli di doverci lasciare.
Non so se le promesse che mi hanno fatto verranno mantenute e se le poche amiche che hanno convissuto per poco o tanto tempo con me in cella rimarranno ancora tali una volta uscite dal carcere.
Non so quanto ci vorrà per stare meglio, ma poiché peggio di così non può certo andare, spero che sia come mi ha scritto mio figlio su un foglio l’altro giorno, dopo che era un anno che non lo vedevo né lo sentivo più: «Ciao, mamma, vedrai che le cose presto andranno meglio. Ti voglio bene».

Giovanni
Io so quanto mi pesa lo scorrere del tempo in carcere.
Io so quanto il distacco dalla vita quotidiana, dal vivere il mondo sia ingabbiare la mia voglia di vivere.
Io so quanto soffro la mancanza della moglie e delle figlie, del loro affetto, del confronto con i loro problemi e le loro gioie, di non poter essere loro di aiuto e di sostegno: di non essere con loro.
Io so di essere privato della libertà, di quella fisica, ma so di essere libero nell’animo e nel pensiero. Per questo quello che so lo tengo per me e maschero la mia sofferenza per evitare di far soffrire chi non ha colpe, ma questo – chi ti condanna – non lo sa o forse lo sa e non può fare niente per evitarlo. Solo io dovevo sapere il dolore che avrei provocato.

Gianluigi
Io non so più che cosa pensare!
So solo che sono qui nel dubbio da cui non riesco a uscire.
So che potrei risolvere con qualche pillola, ma so anche che non è quella la soluzione.
Quindi rimango nel dubbio che so, ma che non so.
Sono ricascato nel tranello di essere certo di una cosa e, invece, sono ancora qua a soffriggermi il cervello su questa mia situazione.
A oggi so che sono in dubbio, perché più passa il tempo, più mi faccio domande, quindi il dubbio si sta insidiando sempre di più.
È questo che adesso so.

Vincenzo
Io so che quando esco da questa galera, che fa tanto male, andrò a far visita ai miei genitori che purtroppo sono morti. Ancora oggi mi negano di andare a trovarli. Non voglio un miracolo per poter vedere i miei, basterebbe il buon senso di chi ha l’autorità di poterlo fare.
Io so che sto soffrendo e che di male non ne ho fatto a nessuno.
Io so che trasgredire è bello, come incontrare una persona che ti fa perdere la testa.

Cristiano
Io so che sono in carcere.
Io so che il male che ho fatto alla mia famiglia è irrecuperabile.
Io so che mi sto impegnando per cambiare.
Io so che non sono più giovane.
Io so che il male che ho fatto a me stesso, mi resterà per sempre dentro.
Io so che non ho più tantissimo tempo per rimediare e dimostrare che ne sono capace.
Io so che mi manca mio figlio e i miei familiari.
Io so che manco a mio figlio.
Io so che non avrei potuto essere molto diverso.
Io so che prima o poi il carcere finirà.
Io so che deve servirmi altrimenti ne soffrirei.

Aldi
Io so di non essere un bravo ragazzo.
Io so anche di non avere mai fatto del male a nessuno in nessun modo.
Io so di essere dipendente dalla vita perché senza di lei sono rovinato.

Omar
Io so che il carcere mi serve per gli errori che ho commesso.
Io so che devo guardare avanti perché, nonostante l’errore, la vita può riservarmi ancora qualcosa di buono.
Io so di aver perso l’occasione più bella della mia vita che non mi ricapiterà più.
Io so di non aver dato quanto ho ricevuto nella vita e so anche che adesso non posso più sbagliare.
Io so di dovermi rimboccare le maniche per chi ha creduto in me, ma soprattutto per me stesso.
Io so che stupirò le persone che hanno perso la stima in me e so anche che sarà dura.
Io so che tutto questo è poco, vale quasi niente, ma io so che sono sicuro di me come non lo sono mai stato prima.

Attilio
Io so di essere una persona buona, coerente e di carattere, mettendomi sempre a disposizione degli altri.
Io so che la mia vita è sempre stata in salita.
Io so che il giorno più bello è quando è nato mio figlio.
Io so di non essere stato un padre molto presente e questo mi spacca il cuore.
Io so che ho sbagliato, sono in carcere e devo ‘pagare’.
Io so che quando uscirò, la vita mi darà un’altra chance perché sono molto positivo.
Io so che il carcere è duro ma mi ha insegnato molte cose e qui, anche se può apparire strano, ho trovato un’amicizia diversa da quella fuori.
Io so che la vita ti mette davanti delle scelte che solo chi ha testa e cuore può trovare quella giusta e non sbagliare in questa società così dura.

Abdel
Io so perché sono qua.
Io so che posso cambiare la mia vita.
Io so di essere innamorato della vita.
Io so di poter cambiare le cose.
Io so di fare tante cose sbagliate.
Io so di poter aiutare il prossimo.
Io so che la mia famiglia mi capisce quando sbaglio.
Io so che la vita è breve e va vissuta.
Io so che il mondo va migliorato.
Io so che quest’esperienza in qualche modo è positiva.
Io so che avrò un futuro migliore.

Luca
Io so di essere complicato.
Io so di essere estroverso.
Io so che posso amare fino all’autodistruzione.
Io so di poter diventare insensibile come una pietra.
Io so che la vita è bellissima e so che può diventare un inferno.
Io so che se uno crede in quello che fa, può arrivare ovunque, ma so anche che basta un attimo di debolezza per rovinare l’impegno di anni.
Io so che c’è qualcuno che mi vuole bene.
Io so che c’è qualcuno che mi odia.
Io so di poter cambiare in meglio.
Io so che potrei diventare peggio di così.
Io so di certo che nella vita abbiamo una scelta ma di cosa farne, lo saprò giorno per giorno vivendo.

Mohammed
Io so che non sono solo.
Io so che Dio esiste.
E quando sono solo, so che qui c’è chi mi vuole bene.
Io so che ci sono persone che soffrono a causa mia.
Io so che ho sbagliato.
Io so che devo capire l’errore.
Io so che devo guardare il futuro.
Io so che devo arrivare alla fine con un buon risultato.

Jaouad
Io so l’errore che ho fatto.
Io so la strada che ho seguito.
Io so perché mi trovo in carcere.
Io so la sofferenza che sta vivendo la mia famiglia.
Io so che sono una brava persona.
Io so che ho fatto male solo a me stesso e alla mia famiglia.
Io so che questo incubo finirà.
Io so che la mia vita migliorerà.
Io so che abbraccerò mia madre.
Io so che persona sono.
Io so l’essere umano può sbagliare.
Io so che dallo sbaglio s’impara.
Io so che ogni cosa che ha un inizio ha anche una fine.

Gurjeet
Io so che sono un bravo ragazzo e gli altri fanno i bravi con me.
Ma chi non fa il bravo ma il maleducato, allora faccio lo stesso anche io ma non così tanto maleducato.
Io so che sono innocente e che sono qui per niente però il giudice non lo sa. Io so che il giudice mi condanna lo stesso.
Io so che sono un bravo ragazzo.
Io so che amo la mia famiglia e anche loro mi vogliono bene.

Antonio
Io so che la legge non è uguale per tutti.
Io so gli sbagli che ho fatto.
Io so la sofferenza che ho creato ai miei cari.
Io so che il carcere mi ha cambiato positivamente.
Io so che prima o poi questo incubo finirà.
Io so che ce la farò ad andare avanti onestamente.
Io so che riuscirò a recuperare i rapporti con la mia famiglia.
Io so che sono una persona diversa.
Io so che non sbaglierò più.
Io so che questi anni in carcere hanno cambiato il mio modo di pensare.
Io so che avrò un futuro migliore.
Io so che la libertà non ha prezzo.

Emilio
Io so di essere una persona affidabile.
Io so di essere una persona sincera.
Io so di avere tanti difetti, ma anche tanti pregi.
Io so di amare la mia famiglia più della mia vita.
Io so di aver preso tante strade sbagliate.
Io so che fisicamente non ho mai fatto del male a nessuno.
Io so che la legge italiana è una delle più inaffidabili.
Io so che quando terminerò la ma condanna cambierò vita e modi di agire.
Io so che la mia vita cambierà totalmente.