“I Turcs tal Friúl” di PPP inaugurano Avostanis n.24

Lunedì 3 agosto 2015, alle ore 21,  sarà il ricordo di Pasolini a inaugurare la 24.ma edizione di Avostanis, la tradizionale rassegna di incontri e riflessioni sulla cultura friulana, in calendario ai Colonos di Villacaccia di Lestizza (Udine). «Questa volta, a differenza del solito – spiega il direttore artistico Federico Rossi in una intervista rilasciata al giornalista Mario Brandolin (“Messaggero Veneto”,14 giugno 2015)-, non abbiamo programmato a priori l’asse tematico. Il filo conduttore dell’edizione di quest’anno è emerso dall’interno di una trentina di proposte e progetti che avevamo in cantiere. Si è formata, quasi per germinazione spontanea, senza gerarchie, una piccola galleria di personaggi, scomparsi o viventi, che hanno segnato in profondità la storia e la cultura del territorio friulano, da Pasolini a Cappello, da Sergio Ferigo a Leo Zanier, al quale dedicheremo un duplice appuntamento per i suoi 80 anni, fino a gruppi e artisti contemporanei che appartengono all’eccellenza del nostro patrimonio creativo. Una sorta di necessità etica quella di celebrarli nel senso etimologico del termine, che significa “frequentare”. Questa frequentazione implica un senso di comunità con le generazioni che ci hanno preceduto. Cerchiamo di contrastare la distruzione del passato perpetrata dalla società del presente permanente».
E a proposito di celebrazioni il caso più forte è appunto quello di Pier Paolo Pasolini, sulla cui figura e opera, nel quarantennale della morte, è in atto  una vera e propria ondata di appuntamenti, in Friuli come in tutta Italia. Tra questi, appunto, l’apertura di Avostanis che, in collaborazione con il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa, prevede la proiezione del video dello spettacolo  I Turcs tal Friúl realizzato nell’agosto 1996 in occasione della memorabile messinscena di Elio De Capitani avvenuta proprio ai Colonos nell’agosto del 1996.

"I Turcs tal Friul". Foto di scena. In primo piano Lucilla Morlacchi
“I Turcs tal Friul”. Foto di scena. In primo piano Lucilla Morlacchi

Nel 1995, esattamente vent’anni fa, infatti, andò in scena alla Biennale di Venezia, dopo un’anteprima a San Vito al Tagliamento, I Turcs tal Friúl, dramma di impostazione tragica scritto nel friulano di Casarsa con cui Pier Paolo Pasolini nel 1944 aveva fatto rivivere in un copione teatrale uno dei tanti episodi di scorrerie e incursioni straniere sul suolo friulano. Lo spettacolo, diretto da Elio De Capitani, con musiche di Giovanna Marini, per  la produzione del Teatro dell’Elfo di Milano e dello Stabile del Friuli Venezia Giulia con il concorso volontario di molte compagnie amatoriali friulane, ebbe varie repliche, una delle quali, ormai nella leggenda, avvenne appunto al tramonto del 15 di agosto 1996 proprio ai Colonos di Villacaccia di Lestizza. Da ricordare che il video di quella mitica rappresentazione, previo un opportuno restauro, sarà l’evento di punta con cui la Rai nazionale ricorderà Pasolini, mandando in onda il filmato su Rai5, il prossimo primo novembre, a 40 anni dalla morte.
Intanto, per una sorta di video-anteprima, a introdurre la serata di Avostanis,  sono previsti gli interventi del regista Elio De Capitani, Angelo Battel, studioso pasoliniano e a suo tempo attore “dilettante” nei Turcs del ’96, e Remigio Romano, responsabile nel 1996 delle riprese dello spettacolo.
A seguire, alle ore 22.30,   la serata sarà completata dall’inaugurazione della mostra fotografica di Mario Dondero, con l’esposizione di alcuni celebri scatti provenienti dall’archivio fotografico del Centro Studi Pasolini di Casarsa. Ritraggono Pasolini nei primi anni Sessanta, sia nel suo privato che in varie occasioni di lavoro: sul set de La ricotta (1962-1963), alla moviola per il montaggio del docu-film La rabbia (1963) e a Viareggio per le riprese del documentario d’inchiesta Comizi d’amore (1964). A parlarne sarà Angela Felice, direttore del Centro Studi Pasolini di Casarsa.

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via Giovanni da Udine, 8
33050 Villacaccia di Lestizza (Ud)
t/f 348 10 15 830

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