Casarsa e Idrija per Pier Paolo

Nel nome di Pasolini un ideale gemellaggio d’anima unisce le comunità di Casarsa e della slovena Idrija, con la complicità del Centro Studi casarsese dedicato al grande poeta e intellettuale friulano. In entrambi quei paesi Pier Paolo trascorse gran parte della sua “meglio gioventù”: in modo più decisivo, certamente, a Casarsa, dove tornava da bambino ogni anno per le vacanze estive e dove poi, a causa della guerra che martoriava Bologna, riparò nel 1943, rimanendovi –lì e nei dintorni – fino al traumatico distacco del gennaio 1950; per un tempo molto più circoscritto a Idrija, allora italiana, dove il padre ufficiale abitò con la famiglia per alcuni mesi tra il 1930 e il 1931 e dove il piccolo Pasolini frequentò anche le scuole elementari.
E’ nel ricordo di quella pur breve permanenza che, venerdì 19 e sabato 20 ottobre, si snoderà a Idrija una serie di manifestazioni commemorative fortemente volute dalla municipalità slovena e dal suo sindaco Bojan Sever, onorati anche dai versi che il giovane poeta volle dedicare nel 1941 a quel lontano soggiorno infantile, “in sponde – così scriveva – perdute nel sogno della memoria”. Fitto e articolato, dunque, il programma delle celebrazioni, a cui parteciperà anche un piccola delegazione friulana, con il sindaco di Casarsa, Lavinia Clarotto, e alcuni rappresentanti del Centro Studi: la presidente Teresa Tassan Viol, il direttore Angela Felice, il segretario Marco Salvadori e il consigliere Raffaele Pisani. Si inizierà dunque venerdì pomeriggio, alle 18, con i discorsi ufficiali delle autorità slovene e friulane, in particolari dei due rispettivi primi cittadini, cui si unirà per una breve prolusione anche l’ex ministro sloveno Tomaž Pavšič. Le parole saranno la premessa alla vernice della mostra fotografica, allestita in una sala del museo ”All’Aquila Nera” in collaborazione con il Centro Studi, e caratterizzata da immagini d’archivio della Casarsa degli anni Quaranta e da alcuni celebri ritratti pasoliniani di Mario Dondero. La mostra sarà corredata anche dalla proiezione del video “Pier Paolo a Idrija” realizzato nel 1996 dalla film-maker slovena Majda Širca, mentre in serata, al Filmsko gledališče, la giornata sarà conclusa dalla visione del film Il Decameron, realizzato da Pasolini nel 1971 come primo tassello cinematografico della sua Trilogia della vita.

Piazza della Torre. Idrija
Piazza della Torre. Idrija

Il clou della cerimonia si concentrerà tuttavia nella mattinata di sabato, quando, alle ore 11, sarà scoperta a futura memoria una lapide commemorativa sulla facciata del palazzo adiacente al Municipio, in cui risiedette la famiglia Pasolini. Una lapide su cui, oltre agli immancabili riferimenti storici, saranno visibili anche i memorabili tre versi, in friulano e in traduzione slovena, della poesia Dedica che apre la raccolta di Poesie a Casarsa. Alla toccante cerimonia faranno seguito un breve momento musicale dal vivo con l’intervento di un coro locale, la relazione ufficiale dell’accademico Ciril Zlocec, poeta e profondo conoscitore della cultura italiana e infine, con ogni probabilità, il saluto conclusivo dell’Ambasciatore Sloveno in Italia. Saranno momenti di prevedibile emozione, che saranno ripresi anche da una troupe della redazione slovena della sede Rai del Friuli Venezia Giulia e che poi, nel pomeriggio di sabato, con inizio alle ore 15, si stempereranno in un clima più leggero di festa popolare con la partita di calcio allo Stadion (Stadio Comunale) tra le “Vecchie Glorie” di Casarsa e di Idrija. Si sigillerà così, all’insegna dell’amicizia, una due-giorni che corona il sogno soprattutto di Tomaž e Julij Pavšič, impegnati a Idrija almeno dagli anni Novanta per concretizzare questo amarcord pasoliniano, e che ora, anche per Casarsa e il suo Centro Studi, cementa il consolidarsi di nuovi rapporti e aperture collaborative anche fuori dei confini nazionali e, in particolare, con le comunità dell’Alpe- Adria.