Buon compleanno a Elio Ciol e Nico Naldini

Nati entrambi a Casarsa nel 1929 a pochi giorni di distanza uno dall’altro, Nico Naldini il primo ed Elio Ciol il tre marzo. Nella foto scattata nello studio di Antonio Ciol, da sinistra, in scala: Elio Ciol, Nico Naldini e Livio Colussi “socolarI”. Tutti e tre classe 1929.
Tanti cari auguri dagli amici del Centro Studi Pier Paolo Pasolini.

Foto di Antonio Ciol

Domenico (Nico) Naldini è nato a Casarsa della Delizia da Antonio e Enrichetta Colussi, sorella di Susanna, madre di Pier Paolo Pasolini. La sua prima raccolta poetica Seris par un frut è stata pubblicata nelle edizioni dell’Academiuta di lenga furlana nel 1948. In seguito con Scheiwiller, nel 1958, pubblica Un vento smarrito e gentile. In seguito ha raccolto le sue poesie in La curva di San Floreano (Einaudi, 1988) e Piccolo romanzo magrebino (Guanda, 2016). È autore delle biografie di alcuni grandi del Novecento (Comisso, Pasolini, De Pisis). Nel 1982 ha pubblicato per Garzanti La vita e le lettere di Giacomo Leopardi. Inoltre Naldini cura la pubblicazione di Poesie e pagine ritrovate in collaborazione con Andrea Zanzotto (Lato-Side, 1980), Nei campi del Friuli (Scheiwiller, 1984) e Un paese di temporali e primule (Guanda, 1993), tutti dedicati agli anni friulani di Pasolini. Autore di libri di narrativa e memorie, tra i quali Meglio gli antichi castighi (Guanda, 1997), Alfabeto degli amici (L’Ancora del Mediterraneo, 2004), Come non ci si difende dai ricordi (Cargo, 2005), Una striscia lunga come la vita (Marsilio, 2009), Shabrazad ascoltami (L’Ancora del Mediterraneo, 2011), La sibilla non vuole morire (L’Ancora del Mediterraneo, 2012), Il treno del buon appetito (Ronzani Editore, 2017). Sempre con Ronzani è da poco uscita l’ultima raccolta di racconti, Quando il tempo s’ingorga (2019). Ha lavorato nell’editoria, nel giornalismo e nel cinema, a Milano e a Roma. Ora vive a Treviso. Nel 1974 ha realizzato il film Fascista.

– Elio Ciol è nato a Casarsa della Delizia nel 1929. Inizia giovanissimo a lavorare nel laboratorio del padre, acquisisce esperienza tecnica ed elabora un personale modo di esprimersi attraverso la fotografia, soprattutto riguardo al paesaggio. È sempre alla ricerca di nuove dimensioni espressive. Dal 1955 al 1960 è attivo nel circolo fotografico “La Gondola” di Venezia. Fin dall’inizio degli anni Cinquanta svolse un’intensa attività di cineamatore con il Cineclub di Udine, realizzando nel 1957 il cortometraggio Grappoli d’oro. I suoi documentari sono ora raccolti nel DVD Il paese dell’uva. Casarsa 1950-1963. Nel 1962 partecipa come fotografo di scena al film Gli ultimi di Vito Pandolfi e padre David Maria Turoldo. L’anno dopo, 1963, a Milano, collabora con Luigi Crocenzi alla realizzazione della Fondazione Arnaldo e Fernando Altimani per lo studio e il linguaggio delle immagini. Ha esposto in mostre personali e collettive, in Italia e all’estero. Sue fotografie sono presenti in collezioni private e in istituzioni pubbliche, in Italia e all’estero. Molti i premi e i riconoscimenti ricevuti nella sua lunga attività. Nel dicembre 2001 il “New York Times” gli ha dedicato uno spazio nella sezione “Arts and Leisure”. Collabora con importanti case editrici. Ha contribuito alla realizzazione di oltre duecento volumi. Da sessant’anni Elio Ciol scrive con la luce, tracciando un lungo e affascinante itinerario fotografico. È autore di numerosi libri fotografici.

*Fotografia in copertina: © Danilo De Marco, dal volume La corda rotta (1994)