Barolo a Nord e Barile a Sud. Due feste del vino dedicate alla tradizione contadina e a PPP

Segnaliamo due iniziative di dicembre che, tra promozione del territorio di paese e amore per la cultura,  paiono accomunate dalla volontà di abbinare la grande letteratura italiana ai valori dell’antica tradizione contadina, con particolare attenzione alla produzione artigianale del vino e al rispetto dell’ambiente che vi è connaturato.
E’ questo spirito che anima gli organizzatori, da un lato, di “Vini corsari”, tenutasi dal 6 al 7 dicembre nel Castello comunale di Barolo (Cuneo) in Piemonte e, dall’altro, di “Vinandum”, che si svolgerà a breve, dal 12 al 13, nel Convento Wine Space di Barile, un piccolo paese della Basilicata.
Nel primo caso, l’associazione culturale “Giulia Falletti di Barolo”, in collaborazione con “Les amis de la cugnette/Vin Passion di Lione e Os Goliardos di Lisbona”, ha chiamato a raccolta per il secondo anno consecutivo un fitto parterre di vignaioli, uno per ogni regione italiana e molti provenienti da Portogallo, Spagna, Francia, Germania e Svizzera, che condividono una stessa mentalità di adesione ai saperi antichi della viticoltura, trasmessi dalle generazioni precedenti e ora valorizzati in nome della difesa delle diversità locali italiane.

Barolo (Cuneo). Castello
Barolo (Cuneo). Castello

Per Barile, invece, si tratta di un debutto, che per la prima edizione dell’iniziativa, organizzata da Prometa Servizi e dal Comune in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier di Basilicata, vedrà la partecipazione delle aziende agricole del territorio, entro un ricco programma articolato da incontri, tavole rotonde di approfondimento storico, presentazione di un libro (Vini e amori di Camilla Baresani e Gelasio Gaetani D’Aragona), suggestioni  musicali e coreografiche.
Non è solo l’amore di ritorno per le pratiche contadine e per l’umanità del passato ad avvicinare queste due periferie italiane, pur così lontane per storia, costumi, tradizioni e geografia. A unirle è anche il nume tutelare di Pasolini, autore con Scritti corsari –dice Marta Rinaldi, anima della kermesse di Barolo- di un implacabile “dissenso nei confronti del consumismo” e “difensore di un’autenticità senza artifici e dunque della rustica semplicità del mondo contadino”. E a maggior ragione  Pasolini, che ai “Vini corsari” della manifestazione piemontese ha prestato un inconfondibile aggettivo, non poteva mancare a Barile, che fu scelta dal cineasta friulano a set di alcune scene iniziali del capolavoro filmico Il Vangelo secondo Matteo. Nella cittadina lucana proprio questo film sarà al centro di una conferenza a più voci, in programma venerdì 12 alle 17, con la partecipazione di Annalisa Percoco, ricercatrice in Geografia dello Sviluppo, Angelo Fàvaro (Università Tor Vergata di Roma), Maura Locantore (Università della Basilicata) e con la lettura di una comunicazione di Angela Felice, direttore del Centro Studi Pasolini di Casarsa della Delizia. A seguire, nel segno dell’amicizia, verrà anche firmato un protocollo d’intesa tra il Comune di Barile e lo stesso Comune di Casarsa, che sarà rappresentato dal sindaco Lavinia Clarotto.
Il programma completo su www.vinandum.it.