Alla Biblioteca Sormani di Milano una mostra su Giancarlo Vigorelli, amico non-conforme di Pasolini

Milano dedica una mostra al concittadino Giancarlo Vigorelli, giornalista, scrittore, critico letterario militante, nato nel 2013 e scomparso nel 2005. Grande conoscitore del’opera di Alessandro Manzoni, si batté spesso in favore dei colleghi censurati, condannati, zittiti: dalla Spagna ai Paesi dell’Est, ma soprattutto in Unione sovietica, dove «entrò» diverse volte per sostenere le ragioni degli intellettuali  dissidenti. Fu il caso, nel 1966, degli scrittori Andrej Sinjavskij e Julij Daniel, nei confronti dei quali si era appena concluso un processo con una pesante condanna detentiva. Allora Vigorelli ne prese le difese, condividendo questa posizione con Pasolini, di cui fu a lungo amico e confidente.

Biblioteca Sormani, in mostra le carte di Giancarlo Vigorelli
redazionale

www.mi-lorenteggio.com – 11 marzo 2018

Opere di Giancarlo Vigorelli. Collage
Opere e ritratti di Giancarlo Vigorelli. Collage

Sino al 5 maggio 2018, negli spazi espositivi della Biblioteca Sormani, una mostra storico-documentaria racconta la vita e l’attività giornalistica e letteraria di Giancarlo Vigorelli (1913-2005), critico milanese, scrittore, giornalista, presidente del Centro Nazionale Studi Manzoniani e intellettuale di spicco dello scenario culturale del Novecento. La mostra, a cura di Giuseppe Langella, attinge al fondo Vigorelli che la Biblioteca Sormani ha acquisito nelle proprie raccolte e mette in luce il ruolo di Giancarlo Vigorelli quale mediatore interculturale in ambito europeo e protagonista del dialogo culturale tra Novecento italiano ed Europa. Per questo è una tappa importante del percorso idealmente tracciato in città dal palinsesto “Novecento Italiano”, palinsesto del Comune di Milano.
L’attività critica e giornalistica di Vigorelli è raccontata attraverso lettere di Bo, Montale, Quasimodo, Saba, Gadda, Sereni, Sciascia, Calvino, Vittorini, Pasolini, Moravia, Magris; e articoli tratti dalle più importanti riviste letterarie italiane, dal «Frontespizio» a «Letteratura», da «Corrente» a «Campo di Marte», da «Prospettive» a «Primato», con cui Vigorelli ha collaborato. Interessato a tutti gli aspetti della cultura del suo tempo, negli anni Cinquanta e Sessanta Vigorelli ha lavorato anche nel mondo del cinema e del teatro, frequentando registi e attori, come testimoniano le immagini e le lettere ricevute da Gassman, Strehler, Zavattini. Una sezione è dedicata al suo rapporto con gli artisti, documentato attraverso gli articoli di critica d’arte sulle riviste letterarie, i contributi su cataloghi di mostre, lettere autografe e opere di Sassu, Ligabue, Mattioli, Astarita, Gentilini, Vedova, Guttuso e altri.
Spirito anticonformista, Vigorelli ha sempre avuto una spiccata simpatia per gli intellettuali scomodi e fuori dagli schemi, come Bontempelli o Malaparte. Non per nulla è stato molto vicino anche a Pasolini, al quale è dedicata un’apposita sezione della mostra.

Info
“Brama di Vita e di Letteratura. Giancarlo Vigorelli nel clima culturale del Novecento”
in mostra fino al 5 maggio 2018
ingresso gratuito
dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19
sabato dalle 9 alle 12, chiuso domenica e festivi