Addio ad Alberto Grimaldi, produsse gli ultimi film di Pasolini

Domenica 24 gennaio si è spento all’età di 95 anni il noto produttore Alberto Grimaldi. Ritiratosi da tempo negli Stati Uniti, a Miami, era nato a Napoli nel 1925. Fondatore della PEA (Produzioni Europee Associate), Grimaldi si affermò negli anni Sessanta con gli Spaghetti Western, realizzando quelli che ormai sono classici del genere come Per qualche dollaro in più (1965) e Il buono, il brutto, il cattivo (1966) di Sergio LeoneLa resa dei conti (1966) e Faccia a faccia (1967) di Sergio Sollima.

Dalla fine degli anni Sessanta Grimaldi divenne uno dei principali produttori del cinema d’autore. Dal 1968, a partire dall’episodio Toby Dammit di Tre passi nel delirio, iniziò a lavorare con Federico Fellini, un sodalizio che proseguì con Fellini Satyricon (1969), Il Casanova di Federico Fellini (1976) e Ginger e Fred (1986).

Fondamentale la collaborazione con Pier Paolo Pasolini, di cui Grimaldi produsse gli ultimi quattro film, cioè la Trilogia della Vita tra il 1971 e il 1974 (Il Decameron, I racconti di Canterbury e Il fiore delle Mille e una notte) e Salò o le 120 giornate di Sodoma nel 1975.

“Salò o le 120 Giornate di Sodoma” (1975)

Con la United Artists Grimaldi realizzò Ultimo tango a Parigi (1972) e fu coinvolto, insieme a Bernardo Bertolucci, nella lunga e tormentata vicenda legale. Nonostante lo scandalo internazionale, il film riuscì a incassare 36 milioni sul mercato americano e oltre 90 in tutto il mondo. Nel 1976 fu la volta del kolossal Novecento. Grimaldi produsse anche Un tranquillo posto di campagna di Elio Petri (1969), Storie scellerate di Sergio Citti (1973), Cadaveri eccellenti di Francesco Rosi (1976), Viaggio con Anita di Mario Monicelli (1979).
L’ultimo suo grande progetto è Gangs of New York di Martin Scorsese (2002).