Addio a Francesco Leonetti, scrittore e intellettuale amico di Pasolini

Il 17 dicembre 2017 è scomparso Francesco Leonetti, poeta, scrittore e  studioso di estetica, nonché, fin dalla gioventù bolognese, amico e collaboratore di Pasolini, di cui era quasi coetaneo (era nato a Cosenza nel 1924).
«Ho un fiume di cose da dire, – gli scrisse Pasolini il 10 febbraio 1953, nel primo tempo dei difficili anni romani – su te, su noi, su quell’indimenticabile e troppo grosso nostro periodo bolognese: sono anni che rimando una sistemazione scritta per liquidarlo, e non ci riesco mai, tanto è ancora turgido e vicino. Sarei ben contento di vedere te e Roversi qui a Roma, e spero anzi prestissimo. Non sono un buon mangiatore, e neanche più un buon parlatore, smantellato come sono, deluso, pieno di una limpidità interiore che non serve a niente, se non a far luce su delle rovine: ma non scoraggiarti, ceneremo e converseremo lo stesso».
Di lì a poco, nel 1955, sarebbe avvenuta a Bologna la fondazione della rivista «Officina», troncata nel 1959, senza che per questo si interrompesse del tutto  il rapporto  tra Leonetti e Pasolini, che coinvolse l’amico anche in qualche film e continuò a recensirne con attenzione le opere.  Come scrisse a proposito del romanzo
Irati e sereni ( su «Tempo», 7 giugno 1974, ora in Descrizioni di descrizioni), Leonetti era dotato di «un candore –quello che si suol chiamare disarmante- che io considero adorabile».
Con Leonetti se ne va ora un altro tassello importante del mosaico di amici e testimoni che furono vicini al poeta delle
Ceneri di Gramsci.

È morto Francesco Leonetti, scrittore e collaboratore di Pasolini
redazionale

www.repubblica.it – 17 dicembre 2017

Pasolini e Francesco Leonetti
Pasolini e Francesco Leonetti

È morto nella notte, a 93 anni, Francesco Leonetti. Ne dà notizia la moglie, Eleonora Fiorani, spiegando che lo scrittore si trovava nella casa di riposo milanese dove aveva trascorso gli ultimi anni della sua vita.
Nato a Cosenza nel 1924, Leonetti ha attraversato le maggiori esperienze letterarie del Novecento. Amico di Pier Paolo Pasolini e Roberto Roversi, con loro ha fondato nel 1955 la rivista «Officina». Negli anni Sessanta ha partecipato alla stesura del «Menabò», rivista culturale fondata da Elio Vittorini e Italo Calvino, aderendo al movimento della Neoavanguardia. Nel 1964 ha collaborato ancora con Pasolini, recitando la parte di Erode nel film Il Vangelo secondo Matteo, oltre a impersonare il burattinaio in Che cosa sono le nuvole? (1968) e il servo di Laio nella trasposizione cinematografica di Edipo re (1967). Ha dato la voce al Corvo di Uccellacci e uccellini e all’oste ne I racconti di Canterbury.
Nella sua lunga vita, Leonetti è stato condirettore di «Alfabeta» e ha insegnato estetica all’Accademia di Brera di Milano. Ha pubblicato libri di versi (La cantica, 1959; In uno scacco, 1979) e opere tra narrativa e saggistica (Fumo, fuoco e dispetto, 1956; Conoscenza per errore, 1961; L’incompleto, 1964; Tappeto volante, 1967; Irati e sereni, 1974; Campo di battaglia, 1981) incentrati sul complesso rapporto tra letteratura e politica.

Da sinistra, Pasolini, Francesco Leonetti, Roberto Roversi, Paolo Volponi, Bologna
Da sinistra, Pasolini, Francesco Leonetti, Roberto Roversi, Paolo Volponi. Bologna, 9 giugno 1957