A Volterra, PPP e Terry O’Neill a confronto con Rosso Fiorentino

La splendida città toscana di Volterra, in provincia di Pisa, è strettamente legata al quadro La Deposizione dalla Croce,  capolavoro pittorico di Giovan Battista di Jacopo, detto Rosso Fiorentino.  Dipinto nel 1521 per la Cappella della Croce di Giorno presso la Chiesa di San Francesco a Volterra e oggi conservato alla Pinacoteca Civica della città, questo quadro rappresenta un decisivo momento di svolta nella storia dell’arte italiana, quando pittori come Rosso cercarono di elaborare un nuovo canone pittorico che andasse oltre i risultati raggiunti dal Rinascimento. Nell’opera, di impressionante modernità, il pittore realizzò una figurazione insieme naturalistica e astratta, adattando la luce a quella dell’ambiente per cui era  progettata e agli affreschi che lo decoravano.
Non per nulla, dunque, per il biennio 2014-2015, la città di Volterra ne ha fatto il fulcro del proprio programma di turismo culturale, intitolato Rosso Fiorentino. Rosso Vivo (per la cura di Alberto Bartalini) e pensato in modo dinamico, per un dialogo a rotazione tra quel capolavoro pittorico e altri grandi artisti della contemporaneità.
Rientra in queste intenzioni l’iniziativa di due suggestive esposizioni fotografiche che, a corredo collaterale della Deposizione di Rosso, saranno inaugurate  il 3 aprile (durata  fino al 31 dicembre 2015 ) per un singolare confronto tra due maestri del ‘900 molto diversi tra loro, a volte addirittura opposti nel linguaggio, ma anche accomunati dal terreno comune del non conformismo.
Alla Pinacoteca Civica di Volterra saranno dunque chiamati a convivere da una parte  Pier Paolo Pasolini, regista e poeta nel cui pensiero dominano i corpi e i luoghi del mondo popolare e, dall’altra, Terry O’Neill, uno dei più grandi fotografi del ‘900, che attraverso il suo obiettivo ha immortalato le grandi star dagli anni ’60 in poi.
Pubblichiamo qui di seguito le schede diffuse dagli organizzatori sulle due mostre e sull’intrigante corto-circuito visivo che ne motiva l’inusuale l’accostamento.

"La ricotta". Tableau vivant della "Deposizione" di Rosso Fiorentino
“La ricotta” di Pasolini. Tableau vivant della “Deposizione” di Rosso Fiorentino

www.informazione.it – 27 marzo 2015

Pier Paolo Pasolini: il cinema in forma di poesia
dal 3 aprile al 31 dicembre 2015
Pinacoteca Civica di Volterra
a cura di Sergio Anelli

La drammatica fisicità delle immagini di scena di Pasolini, da Accattone  fino alle immagini fantastiche e tragicamente colorate di Salò o le 120 giornate di Sodoma. Decine di fotografie provenienti dal Museo Nazionale del Cinema di Torino verranno esposte presso gli spazi della Pinacoteca Civica  e racconteranno il genio del grande artista, scomparso nel 1975. E il legame con Rosso Fiorentino è immediato, se si pensa che nei film di Pasolini il ciclo del Cristo (a metà degli anni ’60) prende vita dalla suggestione che la Deposizione di Rosso Fiorentino operò su di lui. Il manierismo coloristico di Rosso nell’invenzione spaziale della Deposizione di Volterra, come la luce di pastelli variegati nella tavola sullo stesso tema del Pontormo di Firenze, suggerì a Pasolini la contrapposizione tra il calvario stilizzato degli altari e della religione ufficiale e la vera sofferenza in bianco e nero di Stracci, il ladrone buono de La ricotta che muore sulla croce.
La mostra, attraverso una significativa e preziosa sequenza di fotografie di scena, compenetrate con un testo di indagine interiore sul regista, si articola poi sui vari momenti della vita e della poetica filmica di Pasolini. La rassegna scopre e ricostruisce, con analisi appassionata, il tormentato percorso dell’avventura unica e premonitrice dello scrittore: dall’immersione nella realtà delle borgate alla rivisitazione dei classici e, in ultimo, all’urlo disperato nella violenta e crudele allegoria di Salò.
In queste straordinarie fotografie di scena si può sentire la forza della poetica pasoliniana, che racconta del sottoproletariato e della contrapposizione al mondo borghese, nonché del linguaggio usato dal poeta, destinato a fare scuola e a divenire una delle tappe fondamentali della cultura del ‘900 non solo per il nostro Paese.
L’esposizione arriva nell’anno del quarantesimo anniversario della scomparsa di  Pasolini e ne celebra il genio in spazi suggestivi e unici come quelli della Pinacoteca che ospita il capolavoro di Rosso.

Terry O’Neill : Pop Icons
dal 3 aprile al 31 dicembre 2015
Pinacoteca Civica di  Volterra
a cura di Cristina Carillo de Albornoz

Terry O’Neill, in un diverso spazio temporale e con mezzi diversi, esprime al pari di Rosso Fiorentino un temperamento forte e unico. O’Neill come Rosso è stato pioniere – non seguendo le tracce di nessuno dei suoi maestri – di uno stile all’avanguardia, carico di forza interiore e potere emozionale. Entrambi gli artisti hanno creato la loro arte seguendo lo spirito del loro tempo: irrequieto e tormentato  per Rosso Fiorentino, rivoluzionario per Terry O’Neill.
Curata da Cristina Carillo de Albornoz, la retrospettiva dedicata a Terry O’Neill contiene alcuni dei suoi lavori più celebri: 47 ritratti che documentano i momenti più intimi e naturali delle icone pop degli ultimi 40 anni. “Ho avuto fortuna. Mi sono trovato nel posto giusto al momento giusto: la Londra degli anni ‘60. Avevi l’impressione che ogni giorno succedesse qualcosa di rivoluzionario”, racconta O’Neill.
Nato a Londra nel 1938, O’Neill può essere definito uno dei fotografi più celebri del nostro tempo che ha saputo cogliere, con straordinaria abilità, immagini autentiche di molte delle leggende del Novecento: personaggi che hanno segnato la storia diventando delle vere e proprie icone. Politici, cantanti e attori con lui trovano la chiave perfetta per esprimere al meglio la propria personalità.
I suoi archivi, recentemente riordinati, rivelano la sua visione poetica della bellezza e del mito degli anni ‘60 e ’70 e della Swinging London di alloraI suoi scatti più belli sono spesso rubati dietro le quinte di set cinematografici e di concerti, momenti informali nei quali i soggetti potevano sentirsi liberi di essere se stessi. O’Neill entra letteralmente a far parte delle loro vite, trascorrendo con loro intere giornate in piena sintonia con il clima disinvolto dell’epoca. La sua grande abilità nel gestire le pubbliche relazioni in rapporto allo star system, insieme alla capacità di essere per i suoi soggetti un osservatore discreto, gli ha permesso di illustrare il successo dalla A alla Z.
L’uso della più leggera e maneggevole 35 mm, una novità assoluta per l’epoca, lo ha aiutato a rendere il suo stile naturale e inconfondibile.
La mostra è da considerare sui generis fin dall’allestimento, pensato nello splendido Chiostro della Pinacoteca di Palazzo Minucci Solaini.
La mostra vede come partner dell’iniziativa Ricola e Trenitalia.

[idea]Info[/idea] Le due esposizioni, che si inseriscono nel ciclo del grande evento 2014 – 2015 Rosso Fiorentino. Rosso Vivo., sono promosse dal Comune di Volterra, prodotte ed organizzate da Arthemisia Group e realizzate con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra e la sponsorizzazione di Generali Italia.
L’ingresso a entrambe le mostre è compreso nella “Volterra Card”, che avrà la validità di 72 ore e consentirà l’ingresso anche alla Pinacoteca Civica, al Museo Etrusco Guarnacci, al Palazzi dei Priori, al Teatro Romano, al Battistero di San Giovanni e all’Ecomuseo dell’Alabastro.

Orari
Gli spazi espositivi sono aperti tutti i giorni nei seguenti orari:
Pinacoteca Civica, dalle ore 9.00 alle ore 19.00
Museo dell’Alabastro, dalle ore 9.30 alle ore 19.00
Palazzo dei Priori, dalle ore 10.30 alle ore 17.30
Museo Guarnacci, dalle ore 9.00 alle ore 19.00
Teatro Romano, dalle ore 10.30 alle ore17.30
Battistero di San Giovanni, dalle ore 10.00 alle ore 18.00