A Montepulciano il “Decamerone” del Bruscello anche per PPP

Dal 13 al 16 agosto 2015, nella Piazza Grande di Montepulciano, ritorna l’atteso spettacolo popolare del Bruscello, proposto da una foltissima Compagnia dello stesso nome e sostenuto da Comune locale, Bcc Banca di Credito Cooperativo di Montepulciano, Cantina Contucci, Cantina Crociani, Estra S.p.a . e tanti altri sponsor privati.
Radicata nell’antica tradizione contadina toscana, questa particolare  forma di rappresentazione è legata particolarmente alla Val d’ Orcia e alla Valdichiana, crogiolo di molte tradizioni e contributi culturali dove il Bruscello è nato e si è tramandato e dove la rude parlata aretina si stempera nelle più dolci inflessioni della terra senese.
Bruscello (cioè arboscello dal latino “arbor”),  è una forma di teatro popolare rappresentato per secoli da compagnie itineranti di contadini, che innalzando un ramoscello si spostavano di podere in podere, sulle piazze, negli incroci e davanti alle Chiese all’uscita della Messa, col solo scopo della questua, per una cena di tutta la Compagnia. In tempi più vicini ai nostri, il Bruscello si è urbanizzato, trasferendosi nel 1939 nella Piazza di Montepulciano e alimentando da allora una tradizione nella forma scenica in cui ancora oggi viene rappresentato.
Una bella storia di coinvolgimento collettivo che si è interrotta solo durante la seconda guerra mondiale (1940-1944) e negli anni 1953-1954 in cui la Compagnia attraversò una grave crisi finanziaria che impedì la messa in scena dello spettacolo.  Nel tempo la Compagnia è passata attraverso diverse fasi che hanno anche rappresentato altrettanti momenti di cambiamento, per stare al passo con il mutare dei tempi, continuando in quell’evoluzione naturale del modo di ‘fare il Bruscello’ che costituisce poi l’aggiornamento di una tradizione legata fortemente al territorio.
Oggi la Compagnia, formata sempre da dilettanti, ha prodotto negli anni, quasi per gemmazione, altre compagnie teatrali, che costituiscono per il Bruscello un serbatoio cui attingere per avere un naturale ricambio sia di cantanti che di attrezzisti, tecnici delle luci, scenografi e registi, che si alternano d’agosto sul sagrato del Duomo.

"Il Decameron" di Pasolini
“Il Decameron” di Pasolini

Dopo il repertorio  serio delle ultime edizioni (una trilogia su Dante, la commemorazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia e la trilogia sul Mito dell’amore), il Bruscello 2015 segna un ritorno alla tradizione burlesca con l’allestimento del Decamerone di Boccaccio, riadattato dalle autrici bruscellanti Chiara Protasi e Irene Tofanini e diretto da Franco Romani e Stefano Bernardini, mentre la partitura musicale è di Alessio Tiezzi, direttore musicale del Bruscello e dell’Istituto di Musica H.W. Henze, che per l’occasione ha inserito nell’orchestra anche un gruppo di giovanissimi archi.
Un contagioso e partecipato gioco di popolo, dunque, che insieme vuole essere anche un omaggio indiretto a Pasolini a quaranta anni dalla morte.
“Rappresentare il Decamerone – ha dichiarato infatti  Franco Romani  su www.ilcittadinoonline.it  del 21 luglio – è anche un modo per ricordare i quarant’anni della scomparsa di Pier Paolo Pasolini, poeta, scrittore, polemista, drammaturgo, sceneggiatore e regista, una figura atipica d’intellettuale nel panorama culturale italiano del secondo Novecento. Una vita, la sua, vissuta sempre controcorrente e in opposizione alla società moralista piccolo borghese italiana. Ispirandosi al Decameron nel 1971, il regista Pier Paolo Pasolini, estraendo alcune delle novelle più importanti e caratterizzanti e riadattandole alla sua maniera, intese esaltare i piaceri e i momenti decisivi della nostra vita, caratterizzati nella maggior parte dal sesso e dalla cupidigia, ma anche dall’amore e dal dolore”.

Per saperne di più
www.bruscello.it